Doctor Beppe and Mr. Grillo / 1
29 Maggio 2012Mi rivolgo ai due, tre lettori che amano i post “lunghi”, o almeno non li disdegnano, e mi decido finalmente a postare due articoli di Sandro Brusco per noisefromamerika. Risalendo al Marzo di quest’anno sono pertanto un po’ “vecchiotti”, ma il successo del M5S alle recenti amministrative, associato all’apparente, per ora, presa di consistenza del movimento grillino anche a Palagiano, credo li rendano quantomai attuali.
Buona lettura e buona discussione.
Mimmo Forleo
22 marzo 2012 •sandro brusco
Quel è la politica economica del Movimento 5 Stelle? Non è facile da capire e per questo chiediamo aiuto ai lettori.
È molto probabile, al netto di possibili cambiamenti della legge elettorale, che nel prossimo parlamento troverà rappresentanza il Movimento 5 Stelle. È quindi utile cercare di capire cosa pensano i dirigenti e i militanti di questo movimento sui principali temi di politica economica. Questo non è un compito agevole. Da un lato il movimento, almeno per quel che mi è dato capire, non ha elaborato documenti di politica economica che si possano interpretare come linea condivisa. Dall’altro, Beppe Grillo (che, volenti o nolenti, resta una figura carismatica con ampia influenza nel movimento) si comporta spesso come Dr. Jekyll e Mr. Hyde, assumendo identità e profferendo pensieri completamente divergenti, spesso nello spazio delle stesso articolo.
Prendiamo per esempio un tema ”caldo” come quello delle pensioni. Il 18 agosto Grillo scrive:
Ma qualcuno sano di mente pensa realmente che con 19 milioni di pensionati e 4 milioni di dipendenti pubblici possiamo farcela? Per mantenerli vengono spalati ogni anno nelle caldaie della locomotiva Italia, sempre più lenta, in affanno, con salite ormai proibitive, altri 100 miliardi di debito pubblico, come fossero carbone, che corrispondono almeno a 5 miliardi di interessi annui in più. Pagati dai sempre più rari contribuenti, le aziende chiudono e ci sono 4 milioni di disoccupati.
Partendo da queste premesse, qual è la soluzione? A me parrebbe logico proporre di ridurre il numero di pensionati e dipendenti pubblici. Ossia, per quel che riguarda i pensionati, è necessario aumentare l’età pensionabile (visto che tutti aborriamo le soluzioni cruente). Invece no. Nello stesso articolo Grillo scrive:
La riforma delle pensioni deve iniziare da chi in pensione c’è già senza alzare continuamente l’asticella dell’età pensionabile accampando la scusa risibile dell’aspettativa di vita. Non me frega un cazzo delle statistiche. Dopo 35 anni di contributi ho il diritto di riposarmi.
Queste sono veramente parole sconcertanti. L’aumento dell’aspettativa di vita è una ”scusa risibile”. Nel disegnare il sistema previdenziale possiamo allegramente ignorare tutto quello che sappiamo sulla durata media della vita, e quindi su quanto a lungo le pensioni vanno pagate, (”frega un cazzo delle statistiche”); per cui, chi inizia a lavorare a 20 anni, deve poter andare in pensione a 55 (”ho diritto di riposarmi”). Non sembra sfiorare la mente di Grillo che i 19 milioni di pensionati derivano proprio dal fatto che, grazie al meccanismo delle pensioni di anzianità, moltissima gente è andata in pensione relativamente giovane. E a causa dell’allungamento della vita media, che grazie al cielo è una solida realtà e non una ”scusa risibile”, continuerà a restare pensionata molto a lungo.
Cosa si deve concludere dalla lettura di un post del genere? Personalmente, sono abbastanza a disagio. Da un lato devo riconoscere a Grillo il coraggio di dire qualcosa che nessuno ha il coraggio di dire: occorre diminuire le pensioni di chi in pensione c’è già, e che gode di condizioni vastamente migliori di quelle di cui godranno le generazioni future. È una posizione radicale ma, a mio avviso, sostanzialmente corretta. Al tempo stesso, sentir ribadire che la gente deve andare in pensione dopo 35 anni di contributi, condito con un discreto rifiuto della realtà (perché questo significa ignorare le statistiche e il fatto che l’aspettativa di vita sia aumentata) va esattamente nella direzione contraria e lascia seri dubbi sul fatto che Grillo comprenda come funziona la spesa previdenziale. Cosa mi devo aspettare dal Movimento 5 Stelle su temi pensionistici una volta che questo entrerà in Parlamento? Per esempio, sarebbe a favore o contro il blocco della indicizzazioni per le pensioni oltre una certa cifra, che è stato introdotto come misura temporanea dal governo Monti? Sono costretto a rispondere che non ho capito.
Veniamo a un altro esempio. Lo scorso 14 febbraio Grillo scrive:
Le leve del debito e dell’aumento delle tasse non sono più utilizzabili mentre il gettito fiscale è destinato a diminuire drasticamente per il fallimento di decine di migliaia di imprese e per il mancato Irpef di un milione di disoccupati in arrivo. La spesa è in contrazione. L’unica alternativa per Monti è la rottura del Cerchio Magico dei pensionati e dei dipendenti pubblici che finora hanno sofferto la crisi meno dei privati. L’adozione della soluzione greca è inevitabile. Licenziamenti di decine di migliaia di dipendenti della Pubblica Amministrazione e taglio delle pensioni sopra a un certo tetto con l’introduzione della pensione massima che potrebbe essere di 2000 euro al mese.
Monti non ha scelta, ma preferisce non scegliere perché sarebbe subito defenestrato.
Cosa significa un pezzo del genere? Si dice abbastanza chiaramente che le tasse non possono aumentare e il debito non può essere una soluzione. Quindi occorre tagliare la spesa. Fin qui niente da obiettare, anzi. Ma è la proposta di Grillo o è una qualche catastrofe inevitabile? I licenziamenti nella pubblica amministrazione e la riduzione delle pensioni esistenti sono provvedimenti giusti e necessari o sono semplicemente una disgrazia che gli attuali governanti non sono in grado di evitare? E se al governo ci fosse il Movimento 5 Stelle cosa succederebbe? Di nuovo, sono costretto a rispondere che non ho capito.
Ma il seguito del pezzo accresce ancora di più la confusione.
Intere aree del Centro Sud vivono di pubblica amministrazione e di pensioni. Non si lasceranno morire di fame per salvare le banche.
Per come è messa la frase sembra che l’alternativa sia tra dichiarare la bancarotta sul debito pubblico e ridurre la spesa pubblica assistenziale. Ma Grillo da che parte sta? Perché l’idea che il debito pubblico vada pagato solo ”per salvare le banche” francamente sconcerta. Ha una vaga idea Grillo di cosa succederebbe se veramente l’Italia dichiarasse che non paga il proprio debito? La questione non è salvare le banche, è evitare l’inverno nucleare su tutta l’Europa, e anche più in là. D’altra parte sulle banche Grillo sembra avere le idee incredibilmente confuse. Pochi giorni fa ne ha proposto la nazionalizzazione. Proprio così:
Dalla privatizzazione delle grandi banche voluta da Prodi negli anni ’90, queste si sono allontanate dal loro compito. Sono mostri in libertà. Vanno ri-nazionalizzate. Messe sotto il controllo dello Stato e dei cittadini.
Qua veramente si resta esterrefatti. Prima di tutto, Grillo non sembra essere cosciente che le grandi banche italiane continuano di fatto a essere governate, mediante le fondazioni bancarie, dalla politica. Chiama ”privatizzazione” i timidi e fallimentari tentativi di recidere il legame politica-finanza effettuati da vari governi (non solo Prodi) negli anni ’90, e invoca il ritorno ai bei tempi che furono in cui le banche erano ”sotto il controllo dello Stato e dei cittadini”.
Ora, finché uno fa l’eroe romantico che si batte contro la casta gli si lascia anche passare un po’ di ignoranza e la mancanza di logica. Ma dall’esponente di un movimento che probabilmente entrerà nel prossimo parlamento dobbiamo pretendere di più. Non so se Grillo abbia idea di cosa fosse il sistema bancario durante la prima repubblica, quanto era appunto ”sotto il controllo dello Stato e dei cittadini”. Era un terreno per guerre tra bande, con ciascuna corrente e sottocorrente di partito intenta a piazzare i suoi uomini. Continua più o meno a esserlo, dato che la politica dalle banche non è mai uscita. Quindi, di grazia, cosa risolverebbe mai la nazionalizzazione? Sembra di leggere Tremonti, che infatti del nostro sistema bancario in mano alla politica e che ”non parla inglese” era tutto orgoglioso.
La mancanza di chiarezza su questi temi fondamentali è abbastanza scoraggiante. Il Movimento 5 Stelle ha risposto a una domanda di rinnovamento presente nell’elettorato che gli altri partiti hanno scelto di non ascoltare. Il movimento è stato molto coerente nel denunciare i privilegi della casta, e l’eliminazione di tali privilegi è cruciale per rimettere il paese su un sentiero di crescita. Ma la denuncia della casta e dei privilegi non basta, se poi le idee sono irrimediabilmente confuse, quando non pericolose. Cosa si pensa succederebbe con una rinazionalizzazione massiccia delle banche? Hai voglia di eliminar privilegi se poi ridiamo alla politica il controllo assoluto del sistema finanziario. Il movimento è relativamente giovane, quindi è possibile che le sue idee di politica economica evolvano e si chiariscano. Speriamo, perché sembra essercene un gran bisogno.
http://noisefromamerika.org/articolo/doctor-beppe-and-mr-grillo
“Mi rivolgo ai due, tre lettori che….”
Addirittura!?!! E chi ti credi di essere mò, Alessandro Manzoni??
….la tua boria non ha più nemmeno un briciolo di decenza!
PS: Carm’nù, statt’attenziòn se il nostro scrittore qui volesse intrufolarsi nel tuo nascente moVimento! Dopo averle provate tutte, a destra e manca, finirebbe per portare anche il tuo progetto all’ennesimo fallimento!
Cari nuovi “grillini”, leggete attentamente questo post perche’ e’ giusto che sappiate cio’ che vi aspetta!
In questo caso Mimmo,o chi per lui, ha tirato fuori un post di Grillo dell’anno scorso ma prossimamente aspettatevi qualche battuta “fuori luogo” del sanremo 1982!
Fino all’anno scorso era solo un comico che faceva ridere, ora viene messo costantemente sotto i raggi x e molti “studiosi” riusciranno a pescare ogni “falla” del suo progetto.
Sappiate che e’ un buon segno.
Se avete consegnato qualche verifica un po’ piu’ tardi del vostro compagno di classe o pagato la bolletta di gas in ritardo e’ bene ammetterlo subito, altrimenti sarete attaccati e tacciati !
Vi sara’ detto che fate solo demagogia e populismo spicciolo.
.
E se chiederete un confronto sul vostro programma vi sara’ detto che siete “sognatori” e che il mondo della politica e’ ben altro.
Inizieranno a parlare di loro,di gerarchie, di accordi,di strategie, di simboli,…insomma di roba che puzza a mille miglia!
Sappiate che e’ un buon segno.
… e che siete sulla buona strada.
Life.
Mario, questo è il primo di due articoli, come da me preannunciato, a firma di Sandro Brusco.
Brusco è un professore universitario che vive e lavora negli USA e scrive per noisefromamerika; lo stesso sito per cui scrive anche un certo Boldrin, più volte ospite di Ballarò. Questo per dirti che li si può accusare di tutto, meno che di essere stati condiscendenti con altre forze politiche italiane e tantomeno di scrivere “per me”.
Il tipo di analisi a cui è stato sottoposto il programma economico del M5S è del tutto simile a quello subito da altri: IDV, PD, PDL, ecc. In passato ho proposto ai lettori di Palagiano.net i risultati relativi alle analisi riguardanti le predette forze, ma è la prima volta che sento gridare allo scandalo. Cos’è, ancor prima di appropriarsi di un minimo di potere, il M5S pensa già di far parte degli “intoccabili”?
Diverse volte sei stato tu a chiedere a me di “ripensare” le cose da me scritte, questa volta sono io a farti la stessa richiesta: aspetta la pubblicazione del prossimo articolo e poi torna a dire la tua.
Mimmo Forleo
Grazie dell’incoraggiamento Mimmo! ahahah… Comunque avendo letto quest’articolo cosa dovrei fare? Abbandonare la mia idea perché Grillo ha fatto delle affermazioni che si contraddicono? Ti chiedo scusa ma preferisco far parte di un MoVimento il cui fondatore ha fatto questo tipo di dichiarazioni, che di partiti che dopo un referendum continuano a finanziarsi, che ci promettono una riforma della giustizia da 20 anni. Partiti che ammettono che i loro parlamentari possano essere condannati. Partiti che hanno votato a favore della stangata sulle pensioni e non sulla stangata ai loro stipendi, alla eliminazione dell’auto blu (perché penso che come la gente normale anche loro possano andare a lavoro con la propria auto). Scusami ma credo che qui chi fa errori… è qualcun altro!
Scrivendo dal cellulare ho sbagliato nello scrivere. Riguardo alle auto blu volevo dire che continuano ad usarle e non che le hanno eliminate (cosa che non avverrà mai ovviamente).
Carmine sindaco ,il movimento 5 stelle al potere
Ma no figurati, nessun scandalo,anzi!
Tutto nella norma.
E’ solo una questione di punti di vista, di angolature, di ottiche.
Io la vedo diversamente da te e ti spiego.
Andiamo con ordine.
1) Un giovane ragazzo lancia la proposta di far nascere un Movimento 5 stelle anche a Palagiano.
2) seguono commenti e iscrizioni su FB
3) Tutti tranquilli nell’accettare questa iniziativa a prescindere dallo loro posizione politica.
4) Esce un tuo post con un “copia e incolla” di Brusco che io nemmeno leggo tutto ( sono il primo di quella lunga schiera…) e che nemmeno conosco…(e che nemmeno vado ad informarmi) secondo cui Grillo e’ solo un personaggio confuso che non sa neanche lui cosa proporre !
Rileggiti la scaletta.
E rileggiti l’ottimo commento di Anzolin che pur prendendo le distanze, da’ il suo benvenuto a questo progetto.
Mimmo, non sto dicendo che tu e Brusco state sbagliando, avremo modo di parlarne e quando sara’ il caso scrivero’ anche quello che non va nel “pentastelle”, cosa che ho gia’ fatto proprio nel blog beppegrillo.it.
Sono i tempi che, secondo me, sono sbagliati.
Tu che ne pensi?
Life
Rispondo sia a Life che a Carmine.
Io non scoraggio e non incoraggio nessuno. D’altronde, avendo fatto parte di un partito, il PD, di cui non condividevo la politica economica, sarei anche il meno adatto per criticare le scelte altrui.
Ogni nuova aggiunta alla politica è benvenuta, ma non è assolutamente detto che ogni nuovo arrivo si traduca in un rinnovamento della politica. Da tempo la politica italiana somiglia a una stazione che pretende di essere nuova ad ogni cambio di passeggeri. La stazione dell’esempio, laddove non lo si sia compreso, coincide proprio con le politiche economiche.
Da decenni in Italia ci si illude che cambiando gli uomini al comando, le cose, le troppe cose non vanno, miglioreranno. L’ultimo esempio l’abbiamo avuto a Palagiano e anche Palagiano, come il resto del Paese, andrà incontro all’ennesima delusione. Quando si darà questa nuova illusione, come risponderemo? Con un “Si faccia spazio ai nuovi passeggeri”?
A Carmine, e a quanti vorranno seguirlo, faccio i migliori auguri, ma non credo che questo c’entri qualcosa con l’obbligo di dire come se la si pensa e con i “tempi”. Questo è il tempo di fare gli auguri, senz’altro, ma non dimentichiamo che sempre di politica si tratta. E in politica ogni momento è, deve esserlo, buono per la discussione. La politica non vive di auguri, ma di polemiche.
Mimmo Forleo
Mimmo, prova a pensare che la “stazione” e’ ormai crollata e che i “passeggeri” sono ormai dei “senza tetto”…
Per salvarsi ci sono solo due modi: ricostruire fra le “macerie” o farne una completamente nuova.
Tu cosa sceglieresti?
Life
A me lo chiedi?
Io ho provato a dire precisamente che è inutile rovistare tra le macerie, ma qualcuno ha replicato dicendo che “non è tempo”, che oggi si fanno solo gli auguri. 🙂
Mimmo Forleo
Indro Montanelli diceva qualche tempo fa che l’Italia non puo’ avere un futuro perche’ gli italiani si dimenticano del proprio passato;l’inizio del xxi secolo italiano sta assumendo le stesse connotazioni economiche,politiche e sociali dell’italia del 1 dopoguerra.Detto questo sappiamo che dopo una grande crisi economica si presenta puntualmente un partito restauratore delle istituzioni(queste erano a quell’epoca le intenzioni del partito fascista);ora non e’ mia intenzione paragonare il movimento a 5 stelle a quel partito,pero’ vi invito all’attenzione perche’ un nuovo fallimento stile repubblica di Weimar e’ alle porte, gli argomenti di questo editoriale sono validissimi perche’ ci ”costringono” a riflettere un po’;devo dire la verita’ sono alquanto diffidente sulla figura del comico beppe grillo in ambito politico,pero’ dobbiamo ammettere e spero che in questo punto alcuni siano d’accordo con me che questa insoddisfazione verso la politica-partitica e’ dovuta anche dal fatto che i politici si sono esercitati nell’arte comica.
Servizio pubblico
500 anni fa il terremoto di Ferrara coincise, anzi ne fu una delle cause della decadenza degli estensi che pur fecero tanto per la loro città.
Addirittura, dopo il sisma, diedero incarico ad un architetto per costruire strutture antisismiche…
E’ vero caro servizio pubblico… gli italiani dimenticano il loro passato, se si fosse perseguita la politica degli estensi tutte le vittime dell’attuale terremoto non le avremmo contate.
Caro life, sono d’accordo anche con l’analisi del signor Forleo che a volte mi emoziona…
Un grosso in bocca al lupo a carmineverzillo, ne ha bisogno, sperando che il lupo non lo azzanni più di tanto…
Buona Politica a tutti!
Io sono iscritto al M5, lavoro nel più grande stabilimento siderurgico d’Europa, sono a favore della Tav, del ponte sullo stretto e a Grillo non gliene frega un ca… Sono anch’io confuso se protesto solo contro i partiti al potere?