L’uomo al centro… della spazzatura

L’uomo al centro… della spazzatura

12 Giugno 2012 10 Di Life

Non vorrei dire inesattezze, ché le notizie che ho sono di seconda mano :-), ma pare che gli operai della TeknoService siano entrati in sciopero. Rivendicherebbero qualche centinaio di ore di straordinari non pagati e lamenterebbero turni di lavoro massacranti.

È bene precisare subito che la Ditta c’entra ben poco col disastro concretizzatosi (l’unico dato certo di tutta la vicenda), in quanto a sua volta non vede riconosciuto da mesi il giusto emolumento che le spetta per contratto. Semmai l’unica sua “colpa” è stata di non aver scritto a chiare lettere nella propria Offerta economica, che il Capitolato d’appalto era sballato sotto il profilo dei calcoli. Si era ancora agli inizi di quella che diverrà famosa come “saga della spazzatura”, eppure due normali cittadini – che un incompetente acclarato ebbe la sfrontatezza di definire “ignoranti” – ebbero gioco facile nel prevedere quanto oggi sta accadendo.

Il servizio porta-a-porta, secondo i calcoli allora sviluppati da me e G. Di Pietro, per poter funzionare abbisogna di un numero di unità lavorative ben superiore a quello previsto nel Capitolato, pena il condannarsi a dover convivere come a Napoli con i cumuli di spazzatura sotto casa.

Cosa si può fare oggi?

A nostro avviso le soluzioni rimangono due: 1) incrementare il numero delle unità lavorative, avendo come conseguenza l’ulteriore aggravarsi dei costi calcolati in bolletta, che il cittadino già dovrà pagare aumentati di circa il 40%; 2) optare per un tipo di raccolta stradale, accettando la beffa di riconoscere a una Ditta individuata per fornire il porta-a-porta, invece del prezzo molto più basso bastante per la stradale, quello molto più esoso “calcolato” per un servizio concepito male e destinato a non funzionare mai.

Questo è solo l’aspetto “tecnico” di una dannatissima vicenda fatta di incompetenza alla stato puro e voglia di apparire “intelligenti” vendendo fumo. Non dobbiamo però dimenticare che ve n’è uno pure “politico”.

Prendendo la storia dagli inizi, sono da considerare le considerevoli responsabilità gravanti su quanti amministravano fino a qualche mese fa, e non contenti dei danni già fatti hanno avuto la faccia tosta di ricandidarsi. Per primi gli assessori che approvarono un Capitolato senza neppure leggerlo, come secondi tutti quei consiglieri che omisero di vigilare sul disastro che la Giunta andava preparando ai loro concittadini. Voglio anzi ricordare che vi fu una consigliera dotata di delega, la quale probabilmente mai prima di allora si era imbattuta in un Capitolato, che nel corso di una conferenza stampa ci tenne a precisare che la gara sui rifiuti era “trasparente” come non mai. Come se il problema riguardante la gara fosse di ordine giudiziario e non di ignoranza mista a incompetenza.

Cosa dovrebbero fare adesso quegli ex amministratori ritornati ad essere tali? A rigor di logica dovrebbero avere la decenza di dimettersi, dichiarando di stare continuando a non capirci nulla.

Venendo invece a tempi più recenti, oggi abbiamo un sindaco che durante la campagna elettorale rifiutò un confronto che intendeva chiarire anche gli aspetti inerenti questo problema. Si limitò a promettere, mai saputo come, un alleggerimento della bolletta e a dire che il confronto lo avrebbe avuto con i cittadini.

Bene. Credo proprio sia giunto il momento di convocarlo quel confronto tra il sindaco e i cittadini o. meglio ancora, tra il sindaco e qualche cittadino in grado di spiegargli cosa sta succedendo.

Mimmo Forleo