I numeri, questi sconosciuti.
27 Giugno 2012Neppure quattro giorni dopo l’approvazione della Delibera G.M. n. 95 del 22 giugno 2012, che tanti entusiasmi e tante speranze aveva suscitato nei nostri amministratori, i quali, perso ogni freno inibitorio, avevano trionfalmente annunciato di aver
“approvato la TIA (tariffa di igiene ambientale) 2012 riconfermandola alla pari di quella prevista per l’anno 2011, senza alcun aumento per i cittadini, a differenza di chi sosteneva che la bolletta TIA 2012 sarebbe aumentata del 30 o 40% in conseguenza del nuovo contratto di appalto per la raccolta rifiuti con il sistema del porta a porta.”,
abbiamo invece scoperto che la Delibera in questione non va affatto bene e avrebbe bisogno di urgenti modifiche; da apportarsi già durante il Consiglio Comunale convocato per il 2 luglio prossimo.
Perché apportare delle modifiche, se tutto andava così bene?, vi starete chiedendo.
Per capirlo è necessario mettere a confronto la suddetta Delibera con un’altra del 7 aprile 2011, la n. 62; quella copia-incollata riguardo alle tariffe.
Il confronto fra le previsioni di costo concernenti l’intero servizio e relative agli anni 2011 e 2012, dice questo:
per il 2011 tale previsione ammontava ad euro 1.878.000;
nel 2012 diventa di euro 2.130.000 (da me arrotondata per difetto).
Facendo una semplice sottrazione si ottiene la differenza tra i due costi, che è pari a euro 252.000; vale a dire un incremento percentuale di oltre 13,4 punti. Considerato che siamo ancora nel primo anno della nuova gara, che il canone annuo da versare alla TeknoService crescerà per due anni di seguito fino a stabilizzarsi dal 2014 in poi, e che il dato del 2011 andrebbe depurato degli aumenti interessanti l’ultimo trimestre dell’anno, non siamo affatto lontani dal quel 30-40% di aumento previsto da due “ignoranti incontrati per caso” già nel 2010.
L’aumento dei costi per i cittadini allora, checché ne dicano i signori attualmente investiti dai ruoli di sindaco e assessori, c’è tutto ed è quasi esattamente pari a quello previsto “da chi sosteneva che la bolletta della TIA sarebbe aumentata”.
La domanda da farsi allora diventa un’altra: Come mai sindaco e giunta sono incorsi in uno strafalcione che ha dell’incredibile?
Il motivo è presto detto. Sono dei creduloni e continuano a pensare che Ressa sia un genio incompreso dei numeri. Salvo andare a verificare di persona cosa accadrebbe nel 2012, con le tariffe volute da Ressa nel 2011, ai cittadini che hanno un’attività commerciale.
Ho già scritto in un commento che la Delibera dell’aprile 2011 introduceva di fatto una differenziazione tra cittadini di serie A (detentori di utenze domestiche) e cittadini di serie B (detentori di utenze commerciali). Nel 2011 la differenza di trattamento introdotta è stata pressoché impercettibile, atteso che gli aumenti del canone hanno riguardato solo un trimestre e, se non sbaglio, sono ancora in attesa di essere quantificati sotto forma di conguaglio.
Dal 2012 non potrà più essere così, poiché l’aumento riguarda dodici mensilità e molto difficilmente la differenza tra vecchio costo e nuovo potrà essere conguagliata nel 2013. A meno che non si decida di mandare gambe all’aria la TeknoService in via definitiva, che già adesso vanta crediti pari a quattro o cinque canoni mensili.
A conclusione del post voglio segnalare un probabile errore in cui potrebbe essere incorsa anche la dott.ssa Rizzi, responsabile di Ragioneria.
Nell’ultima Delibera viene detto che i calcoli riguardanti il 2012 sono stati compiuti tenendo conto delle quantità di rifiuti conferita nel 2011 attualizzandone i costi. Bene.
Nel 2011, stando sempre alla stessa Delibera, tale quantità è stata pari a 7.188,18 tonnellate. Ora, se non sbaglio, il 45% di tale quantità dovrebbe essere uguale a 3.234,68 tonnellate, che moltiplicato per 99,00 euro (costo di conferimento di una tonnellata di umido, comprendente l’IVA) dovrebbe darci euro 320.233,32. In Delibera, invece, tale cifra è diventata pari a euro 144.105,04.
Spero di essere io a sbagliarmi, perché in caso contrario bisognerebbe correggere la previsione di costo per il 2012 di ben 176.128,28 euro. Correzione che farebbe crescere detta previsione fino a euro 2.306.262,81. In pratica, considerato che la previsione di entrata parla di 2.150.000,00 euro, mancherebbero all’appello oltre 150.000,00 euro.
Giusto come curiosità finale faccio notare che, nel caso in cui non fossi in errore, l’aumento di costo tra il 2012 e il 2011 passerebbe da 13,4 punti percentuali a 18,6 punti.
Mimmo Forleo
Ed i signori Amatulli e Cervellera che sulla questione rifiuti hanno firmato un esposto all’autorità competente che fine hanno fatto?
Non dicevano di voler bene alla cittadinanza e di voler andare avanti sino in fondo sulla questione?
Un comodo seggio assessorile fa dimenticare il passato e i propri atti?
W Palagiano il paese dei tanti ignoranti non incontrati per caso!
G.
L’ultima parte dell’articolo contiene un mio errore di interpretazione di quanto scritto dalla dott.ssa Rizzi. La dott.ssa è infatti chiara riguardo al calcolo fatto: ha considerato, correttamente, una quantità di umido pari al 45% della differenziata raccolta. Io invece avevo interpretato immaginando che quel 45% fosse riferito alla quantità comprendente tanto la differenziata quanto l’indifferenziata. Alla dott.sa Rizzi pertanto rivolgo le mie scuse.
A trarmi in inganno è stato il non vedere menzionato da nessuna parte che fine faccia il restante 55% di differenziata raccolta. Probabilmente l’omissione è dovuta al fatto che i ricavi di tale conferimento compensano perfettamente i costi di selezione e smaltimento della restante parte di differenziata.
Mimmo Forleo