“Pollai” nella scuola di Palagiano
15 Settembre 2012Un espressione coniata dai giornali nient’affatto felice se si pensa che uno di quei “polli” potrebbere essere nostro figlio, “classi pollaio”. E un fenomeno che all’avvio del nuovo anno scolastico non ha risparmiato la scuola media del neo Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” di Palagiano dove sono state formate classi da addirittura 33 e 32 persone, in meno di 30 mq, anziché 25 + 1 insegnante: neppure 1 mq di spazio a persona, mentre è legittimo uno spazio a disposizione circa doppio! Un fatto grave! Una classe conta 27 persone e un’altra con disabile conta 25 persone (anziché 20 + 2 insegnanti). E’ pacifico ribadire che nella formazione delle classi destinata a determinate aule la cui grandezza è ben conosciuta, il mancato rispetto dei previsti indici minimi di 1,80 e 1,96 mq netti per alunno, è palese inosservanza delle norme di esercizio, inosservanza delle norme generali di igiene oltre che di quelle relative alla sicurezza correlata al massimo affollamento consentito ai fini della efficace gestione delle emergenze e delle eventuali sicure evacuazioni in caso di emergenza. https://www.palagiano.net/press/evviva-la-scuola-si-riparte-ma-le-nostre-sono-sicure-la-classe-di-mio-figlio-e-sovraffollata/
Tuttavia, penso che noi genitori palagianesi dovremmo cominciare ad affrontare questioni che non sono nuove, ma che negli ultimi anni sono diventate particolarmente eclatanti. Bisognerebbe veramente occuparsi delle “classi pollaio”, ha poco senso fare scuola in classi con 30 ragazzi e oltre, magari dove ci sono anche ragazzi col sostegno o stranieri con difficoltà ad esprimersi nella nostra lingua. Bisognerebbe partire da lì e dalla necessità di avere strutture adatte e a norma, di promuovere organizzazioni efficienti, per rendere la scuola una istituzione veramente centrale nella vita e per la crescita del nostro comune.
Oltremodo, i Provveditori agli studi ed i Capi d’istituto provvedono ad effettuare le corrette comunicazioni sindacali sui criteri generali adottati e sugli obiettivi perseguiti… circa la “non corretta formazione delle classi”: perché gli RSU e gli RLS scuola (rappresentanze sindacali unitarie e rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) non intervengono sull’argomento?
Un saluto a tutti
Marcello Tamborrino
Noi genotiri dite??? A me sembra che i genitori che abbiamo come primo interesse i figli, siano in via d’estinzione.
L’anno scorso mio figlio ha iniziato la materna e mi sono trovata davanti ad un problema analogo. Quando ne ho parlato con gli altri genitori mi guardavano come se venissi dal pianeta Marte, ora la storia è lunga e non sto qui a raccontarla tutta ma passo alla conclusione, ora mio figlio frequenta un asilo privato!
Tiziana hai perfettamente ragione. Molti genitori fingono interesse, passione e dedizione amorevole per i loro figli, perchè quando mi è capitato all’asilo di parlare con altri genitori di problemi circa le più elementari norme di sicurezza che mancano, di spazi, di igiene, di 30 bambini in classi di 16 mq. si girano dall’altra parte, scrollano le spalle e vanno via a casa in tutta fretta ansiose solo per navigare su facebook!!!!! Che amarezza…
Viene amarezza senz’altro a sentire le testimonianze di Tiziana e di Luca ai quali va tutta la mia comprensione, di un’altra esperienza analoga ne ero pure venuto a conoscenza. C’è da constatare però che quest’anno si sono iscritti, tanto per citare l’istituto comprensivo più grande ma le questioni possono riguardare le altre scuole del comune, circa 1300 tra bambini e ragazzi. Vogliono dire almeno 2000 genitori! Possibile che siamo tutti concentrati a… navigare su facebook, o comunque su un diverso interesse prioritario rispetto ai nostri figli? Al punto tale che neppure un tot di noi, basterebbe solo qualche decina all’inizio per formare un comitato, riesca a prendere a cuore l’istruzione, la crescita, il futuro dei propri figli, se non proprio la sicurezza (ma mi rifiuto di crederlo!) per cominciare ad occuparsi di certe questioni?… 1300 bambini e almeno 2000 genitori! c’è qualcosa che non mi torna, sono sicuro che si può!
” il mancato rispetto dei previsti indici minimi di 1,80 e 1,96 mq netti per alunno, è palese inosservanza delle norme di esercizio” se così è marcello fai un esposto .Non ci sono vie bonarie che funzionino.
AMoschetti
Non ci sono vie bonarie che funzionino, ahinoi, sono d’accordo con te. Il mio appello è rivolto a quanti, genitori e non solo, hanno a cuore l’argomento in questione convinto che ce ne sono, così che una qualunque iniziativa, anche un esposto, supportata da un nutrito consenso (e numeri alla mano si può raccogliere!) possa procedere in modo efficiente e senz’altro con una maggiore efficacia. Non dovrebbere esserne necessario, ma le testimonianze molto spesso raccontano un’altra verità.