Anzolin: “Contro il Pino di Lenne, il Comune si costituisca parte civile”
19 Settembre 2012
Procedimento penale n° 11118/2010 a carico di Biondi Silvio e Levchenco Oksana – Richiesta costituzione di Parte Civile
Come si può leggere nel Decreto di Citazione a Giudizio notificato al Comune di Palagiano in data 14.06.2012, il prossimo 1° ottobre 2012 avrà inizio il Processo penale in oggetto a carico dei protagonisti degli ulteriori danni ambientali commessi sul nostro territorio.
L’area in questione e le vicende relative sono ben note anche a codesta Amministrazione: si tratta dell’area su cui sorge il villaggio abusivo “Pino di Lenne”, di fatto in parte acquisita al patrimonio comunale, in conseguenza di precedenti sentenze di condanna.
A distanza di ben 94 giorni da detta notifica, non risulta che codesta Giunta Comunale, Sindaco in primis, abbiano trovato il tempo di occuparsi della vicenda ed assumere le conseguenti responsabili determinazioni. E ciò, nonostante le sollecitazioni in merito rivolta da parte di questa Associazione nel corso del formale incontro con Sindaco ed altri amministratori in data 10.07.2012.
Si rammenta che, a parte ogni altra considerazione, nel procedimento in oggetto “Il comune di Palagiano in persona del Sindaco pro-tempore” è individuato quale Parte Offesa. Viene, cioè, riconosciuto che il Comune e la Comunità da esso rappresentata hanno subito un danno (il Territorio, l’Ambiente ed il Paesaggio sono Beni Comuni!) di cui devono pretendere il ristoro.
Tanto sinteticamente richiamato, ci appare oltremodo doveroso che l’Amministrazione Comunale di Palagiano, a cui compete tutelare in ogni modo ed in ogni sede il territorio, i nostri Beni Ambientali e Paesaggistici, oltre che la Legalità, SI COSTITUISCA PARTE CIVILE NEL PROCEDIMENTO IN OGGETTO.
Si resta in attesa di conoscere le Vs. determinazioni, riservandoci ogni ulteriore iniziativa a difesa degli interessi della Comunità.
p. Il Circolo Legambiente
Preneste ANZOLIN
Signor Anzolin, la prego basta con questo Pino di Lenne. In oltre 30 anni lei ha rappresentato la negazione in questo comune. Non ha consentito alcun tipo di sviluppo; ha soffocato ogni tipo di iniziative nelle zone turistiche – balneari impedendo, così, miglioramenti in quelle zone che lei ha sempre definito beni ambientali paesaggistici. Vorrei tanto capire se nei comuni limitrofi i circoli di legambiente sono stato così attivi e zelanti da impedire la costruzione del villaggio Valentino; lo sfruttamento della foce del fiume di Ginosa marina utilizzato per il varo di piccole imbarcazioni da diporto; i lavori effettuati nella zona di Verde mare ricadente nel comune di Massafra, ecc., ecc.-
Signor Anzolin, in qualità di contribuente del comune di Palagiano sono stanco di pagare i risarcimenti dei danni che in questi anni sono stati versati in favore del signor BIONDI. Adesso invita/istiga il comune di Palagiano a costituirsi parte civile nell’ennesimo procedimento penale. Altro legale e altri soldi. Le propongo un suggerimento: “CHIEDA AL COMUNE DI INDIRE UN REFERENDUM PONENDO UN CHIARO QUESITO SULL’ESISTENZA O MENO DEL PINO DI LENNE E SUL FUTURO DI QUESTA STRUTTURA”.
Infine, signor Anzolin,visto che lei si definisce lo zoccolo duro di legambiente di Palagiano, quindi, un forte assertore che l’ambiente va tutelato a tutti i costi, le vorrei chiedere: – MA A CASA SUA SI SERVE, DI ELETTRODOMESTICI PER L’IGIENE (lavatrici, lavastoviglie, ecc., ecc,.) OPPURE IL BUCATO LO FA CON LA CENERE COME AVVENIVA PRIMA? OVVERO, PER L’IGIENE PERSONALE USA IL SAPONE CHE SI USAVA UNA VOLTA?
Grazie______________ADANEGRO
…e senza stare a raccontare i posti di lavoro persi in 30 anni di ostruzionismo, caro prof., direttore, presidente, segretario, amministratore, ecc… ecc…Anzolin. Ma quanti incarichi ha Lei????
E non venga a dirmi che grazie a lei si è evitato il cemento selvaggio, l’inquinamento e le ecomafie. Noi giovani sappiamo solo chi lì 30 anni fa c’era uno di primi villaggi turistici della provincia di Taranto. Chissà quanti, invece di lavorare all’ilva,(DOVE PERALTRO LEI NON SI è MAI FATTO SENTIRE COME PER IL PINO DI LENNE, CHISSà PER QUALE MOTIVO) a morire di diossina, starebbero a lavorare in hotels sul nostro litorale, sicuramente rispettando le norme anti inquinamento.Inquinamento che sicuramente non sarebbe mai arrivato a quello dell’ilva. E GLI ALBERI SE ABBATTUTI LI AVREMMO RIPIANTATI NELLE IMMEDIATE VICINANZE, SIG. ANZOLIN. ci lasci essere padroni del nostro futuro!
Mariob
Egregi signori Adanegro e Mariob, premesso che mi fa sempre un pò specie discutere di problemi importanti e complessi con chi si nasconde dietro pseudonimi e cmq via web: a me piace molto di più discutere guardando in faccia le persone e, comunque, non all’insegna di slogan, ma con dati di fatto. E tuttavia, pur auspicando possibili occasioni di confronto pubblico, vi fornirò alcuni sintetici elementi di riflessione.
1) sono sicuro che voi siete tra quelle persone che almeno 3 volte al giorno si riempiono la bocca di “legalità”, “giustizia”, “rispetto delle leggi e della Costituzione”, “via la vecchia classe politica affaristica”, ecc. Bene, dovete sapere che la vicenda Pino di Lenne, prima che una questione ambientale (pur assolutamente importante) è una questione di LEGALITA’. Infatti, non io e non Legambiente, ma 3 gradi di giudizio penale tra il 1987 e il 1989 hanno dichiarato completamente abusivo quel villaggio turistico (peraltro, inizialmente campeggio) e condannato gli autori dei vari reati. Il punto è che dopo 33 anni, le connivenze di politici ed amministratori (come quelli che, evidentemente piacciono a voi) hanno omesso di dare esecuzione a quelle sentenze, mentre hanno consentito che continuassero gli scempi su un’area che, dal 1995, è di fatto di proprietà comunale! Ora, come per l’ILVA (fatte le debite proporzioni!) sta intervenendo la Magistratura che ha già posto più volte sotto sequestro l’area e i manufatti.
2) Per le azioni di Legambiente e le vicende relative ai territori di Ginosa e Castellaneta, potete chiedere ai Circoli Legambiente di quei territori, ma quando volete sono a vostra completa disposizione.
3) Lo sviluppo? l’occupazione? quanti lavori ho? come vivo a casa mia?…. e che c’azzecca direbbe Di Pietro! E comunque, il mio personale curriculum vitae e il mio stipendio sono pubblici (come dovrebbe essere per tutti i dirigentei pubblici), mentre quando decidete di passare a stili di vita più sostenibili, vi posso prestare… la mia bicicletta! Ma, per essere seri, controllate il trendo occupazione/disoccupazione anche dei Comuni di Ginosa e Castellaneta; spiegatevi perchè Felifonte (dopo aver compromesso decine di ettari di fertilissimo terreno agricolo) è di fatti morto! Chiedetevi e calcolate quanti posti di lavoro avrebbero potuto creare i 270 miliardi di vecchie lire dello Stato (cioè nostri) a fondo perduto concessi al Valentino, se fossero stati impegnati dallo Stato, per es. per il risanamento ambientale, per la messa in sicurezza del territorio, per l’adeguamento alle norme degli edifici scolastici, soprattutto nelo mezzogiorno, la “solarizzazione degli edifici pubblici e delle abitazioni private (invece dello scempio – di cui oggi fanno finta di pentirsi e correre ai ripari, cambiando la legge – di migliaia di ettari di terreno agricolo per mega-impianti eolici o solari!). C’è voluto un Ministro c.d. “tecnio” per ammettere in queti giorni che negli ultimi 40 anni è stato compromesso irreversibilmente una estensione di terreno agricolo pari a tutta la Lombardi, il Piemonte e l’Emilia! Mentre siamo ormai costretti ad importare generi alimentari. Dobbiamo continuare? ….. Possiamo farlo a lungo!
Solo unpiccolo quesito: perchè non vi indignate e non vi siete mai indignati per il fatto che Palagiano da ormai 46 anni va avanti con un logoro ed illegittimo Programma di Fabbricazione, senza aver un Piano Regolatore Generale (oggi PUG Piano Urbanistico Generale), lasciando compiere ogni sorta di scempio sul territorio, piuttosto che avere uno sviluppo urbanistico organico, razionale, che mettesse a valore in modo sostenibile come la normativa nazionale ed europea impongono, le risorse del territorio? In quell’ambito, con la partecipazione attiva della Comunità, si fanno le scelte di sviluppo!
p.s. il referendum è uno strumento importantissimo di partecipazione popolare, ma non si può fare contro la Legge o sulle Sentenze della Magistratura;
pp.ss. sig. mariob, io non so che mestiere fa Lei, io ho sempre lavorato a scuola, eppure sono sicuro che davanti alle portinerie dell’Italsider prima e dell’ILVA poi alle 6 del mattino ci sono stato più volte io che lei! Ed il mio impegno Politico, Sociale e Civile è sempre stato di assoluto volontariato! Si informi!
Proprio così, signori… è un problema di LEGALITA’!!!
…e a Palagiano ce n’è veramente poca…
condivido il commento del compagno ANZOLIN
Signor Anzolin stasera, visto che non ho niente da fare anche lei avrà un mio intervento, 1) se un piccolo agricoltore non paga o viola le leggi ambientali viene punito e qui da anni..anni …anni… non abbiamo visto nessuno del tribunale buttar fuori il Signor ( come si chiama) di Pino di Lenne 2) visto che, Palagiano non è che abbia chi sà quali industrie o altro per poter dar lavoro ( se non solo le campagne) e anche qui se non si sta attenti si rischia braccianti fuori dal lavaoro, visto che la questione Pino di Lenne va avanti dalla sua amministrazione e qui mi scusi ma sarà l’età non ricordo nemmeno quanti anni sono passati. Perchè invece di istigare l’amministrazione, Lei in qualità di lega ambiente non si costistuisce parte civile in quanto è nel territorio? a spese sue e non del paese. Perchè vede, io difendo l’ambiente, coltivo il verde, da anni chiedo un numero civico e l’amministrazione non ha soldi. Ora io spero che invece di ingrassare avvocati l’amministrazione pensi ai cittadini. Signo Anzolin vuole foto del valentino per vedere cosa è davvero la violazione del verde? o la finiamo qui? Ripeto se lei crede di essere nel giusto si costituisca lei parte civile come lega ambiente a spese SUE
Il comune si costituisca parte civile!
Riprendiamoci i denari e le terre sottratte al nostro comune!
Uno sviluppo turistico e agrituristico sostenibile è possibile al di là della statale 106.
Forse qualcuno ha finalmentye individuato come risolvere gli annosi problemi del nostro comune: chiedendo la grazia!
magari a Medjugorje…
Rispondo volentieri alla signora Antonella (ma vale ancheper lei che, quando vuole, sarò lieto di confrontarmi a viso aperto.
Legambiente si è sempre costituita a proprie spese (cioè a spese mie e degli altri soci volontari!) e mai a carico dei contribuenti (peraltro, cosa non possibile!) Le dirò di più: grazie alla presenza di Legambiente nei procedimenti che il Comune e lo Stato devono essere risarciti di danni e spese (anche se ancora non si attivano per recuperarli: e questo dovrebbe ben di più indignare i benpensanti come Lei). Quando vuole, posso fornire estremi dellesentenze e cifre.
La vicenda Pino di Lenne è lunga 33 anni e non è cominciata con la mia Amministrazione non sarebbe mai cominciata, perchè illegittima sin dal primo momento!), bensì con l’amministrazione Scalera: ed è agli atti, fatti volutamente imprecisi di quel sindaco ed alle connivenze successive se il Comune è stato chiamato a “risarcire i danni”. Ho già dimostrato carte alla mano questa circostanza e sono sempre pronto a ri-dimostrarlo.
Quando io sono diventato Sindaco (1982-84) la vicenda si stava rapidamente concludendo (nel rispetto delle leggi e della Legalità: e per questo, dopo aver provato ad intimorirmi con un’aggressione notturna sotto casa, si “comprarono” qualche consigliere per far cadere l’Amministrazione.
E’ potuta duraretanti anni solo grazie ai colpevoli ritardi ed alle palesi connivenze delle varie amministrazioni succedutesi che hanno in diverse occasioni tentato di aggirare le norme e tentare impossibili sanatorie, sempre stroncate dalla Magistratura. E da ultimo, ci rifletta anche Lei, anche l’attuale Sndaco e l’attuale Giunta, invece di fare quello che sono obbligati a fare (cioè immettersi materialmente nel possesso di quell’area che è già di fatto acquisita al patrimonio comunale, ricevono ancora in pompa magna i rappresentanti del Pino di Lenne e i loro consulenti per tentare ancora …. impossibili sanatorie! Ed ecco perchè ci stiamo nuovamente rivolgendoalla Magistratura!
Sul Valentino hogià scritto esono,comunque a disposizione per ogni ulteriore chiarimento ed informazione.
Caro Tito,
che ne dici di, a memoria (e a beneficio) di tutti, pubblicare qui un memoriale.
Sai la gente non sà o sà quello che gli viene detto.
Ho il timore che alla maggior parte della gente sfugga il concetto di legalità!
Il santo dovrebbe attivarsi per la legalità!!! e non lo fa… chissà perchè… forse c’è l’ombra di 33 anni fà…
Confesso che ci ho pensato più volte. Comunque, in passato ho già pubblicato dei pezzi. Quando ho un pò di tempo proverò a sintetizzare i fatti.