A Est o a Sud ??

31 Ottobre 2008 0 Di Life
Qualcuno si sarà meravigliato della posizione assunta dall’ Italia in merito alle normative Ue sull’ ambiente, data l’ evidente incompatibilità col suo ruolo di potenza economica. In particolare ci si è soffermati a riflettere sui paesi che sostengono le tesi italiane.Evidentemente, però, qualcuno non ha ancora capito che l’ Europa dell’ est è anche un po’ qui e si chiama Meridione.

Di quel processo che delocalizza la produzione in territori a maggiormente disponibili ad accoglierla per ragioni di ricattabilità economico-sociale siamo vittime anche noi.
(1)Lo stessa ricattabilità, però, si esaurisce nel momento in cui il prezzo da pagare è più alto dei benefici.Scusate la retorica: mi sto riferendo al rapporto del nostro territorio con l’ Ilva.

(2)Finora la mia valutazione era stata di carattere intuitivo (mi rendo perfettamente conto del mio peccato, perdonatemi…), ma questa volta posso presentare una piccola ma significativa analisi economica.

(3)Si parte da un dato: negli ultimi 25 anni la popolazione della città di Taranto è diminuita di 35000 unità.“ Se un abitante x di una popolazione X trova stabilità economica e sociale,oltre che al benessere personale nel proprio territorio, non ha bisogno di scappare altrove.
”Analisi corretta o sbagliata del dato?
Quante volte, anche solo su questo portale, abbiamo discusso sulla necessità di emigrare?
Quello sulla popolazione è un dato puramente indicativo: il disagio va riscontrato.

Mi limiterò a riscontrare gli eventuali benefici economici perchè  “arma” del ricatto.

I costi ambientali e di salute sono già stati trattati.

“Su 13.011 unità lavorative ,stipendiate e salariate direttamente dal gruppo Riva, solo il 34,16% (4.444) ha la residenza a Taranto.

”Quanto influisce allora l’ Ilva sul resto dell’ economia tarantina? Se buona parte degli stipendi nelle tasche degli operai che dovrebbero finanziare altri settori dell’ economia locale in realtà finiscono fuori dalla città, la risposta è poco.

Spero di aver dato risposta ad alcuni dubbi.

Riferimenti:

(1) La seconda illusione industriale