A Palagiano “Open doors to art”
4 Ottobre 2014Palagiano, piazza Vittorio Veneto
5 ottobre 2014 alle 19.00
Inaugurazione del percorso di installazioni site-specific “Open doors to art” con gli interventi di Maria Grazia Carriero, Paolo Carta e Angela Colonna
www.associazionestartart.it
Tre artisti contemporanei stanno vivendo e lavorando a stretto contatto con i luoghi del quotidiano in un piccolo paese pugliese. Accade a Palagiano, in provincia di Taranto, dove, grazie alla residenza Open doors to art, gli artisti Maria Grazia Carriero, Paolo Carta e Angela Colonna si stanno relazionando con i cittadini, per poi realizzare, anche con il loro contributo, tre distinte installazioni visibili dal 5 ottobre al 9 novembre 2014 nel centro storico del paese.
L’associazione culturale StartArt, mediante il bando Principi Attivi della Regione Puglia, ha ideato e curato una residenza per i tre artisti, che in questi giorni stanno vivendo a stretto contatto con la storia, le tradizioni e i sogni di Palagiano e di un intero territorio. Il paese diverrà così un museo d’arte contemporanea a cielo aperto, con l’idea di proseguire anche nei prossimi anni il fortunato esperimento di contaminazione e dialogo. Le opere concepite saranno concesse in comodato d’uso gratuito al Comune, partner del progetto.
Secondo Manuela Goffredo, Maria Rosaria Goffredo e Lorenzo Madaro, curatori di Open doors to art, “Far risiedere per alcune settimane i tre artisti, autori di interventi site-specific nel contesto urbano cittadino, è un’esperienza certamente inedita per Palagiano. Questa è stata la sfida che abbiamo proposto ai palagianesi e ai cittadini dei centri limitrofi: vivere accanto all’arte e agli artisti, non più ospiti temporanei ed estranei, ma veri compagni di strada di ogni cittadino, anche grazie alle famiglie che hanno deciso di ospitarli nelle loro case. Dal 5 ottobre il piccolo centro alle porte di Taranto sarà pertanto una tappa obbligata per chi ama il dialogo con i temi e i linguaggi delle arti visive e per chi intenderà scoprire le tradizioni e i costumi di un intero paese, quasi misconosciuto, attraverso lo sguardo inedito di Maria Grazia, Paolo e Angela”.
Maria Grazia Carriero sostiene che “Nonostante io sia originaria di Palagiano, grazie a questo lavoro improntato prevalentemente sull’interazione verbale raccolta in videointerviste, ho potuto stabilire un nuovo rapporto, nuove conoscenze ed una nuova connessione profonda con le mie radici”; mentre per Paolo Carta “Una residenza offre sempre la possibilità di potersi concentrare più o meno totalmente alla propria ricerca senza grossi intoppi. Inoltre, essendo Palagiano una cittadina praticamente vergine nelle arti visive contemporanee, permette all’artista una libertà e una capacità d’azione più intense, che al contrario risultano più complesse in luoghi più caratterizzanti e battuti”. Dello stesso avviso Angela Colonna: “L’esperienza a Palagiano è stata per me una vera sfida, trattandosi di un progetto partecipativo, di scambio reciproco tra me e gli abitanti del paese, della necessità di costruire una relazione, un ponte tra di noi”.
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Schede delle opere e degli artisti:
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Maria Grazia Carriero
Darkness, 2014
video, loop
“L’opera ha lo scopo di delineare il profilo, seppur immaginifico, di un aspetto legato alla superstizione popolare tramandata oralmente, che prende il nome di JÚRJ? o munaciedd.
Diffusa anche, in altri paesi del Sud Italia, in cui il nome varia in base alle inflessioni dialettali delle provincie o delle regioni. Una serie di interviste ai cittadini di Palagiano configura la JÚRJ? con caratteristiche e fenomeni molto simili tra loro, attribuendo a quest’essere la capacità di influire negativamente sulla condotta di vita delle persone e sull’accadimento di eventi futuri nefasti, lasciando un chiaro segno del proprio passaggio come: lividi sul corpo, capelli arruffati con tracce di nodi e bozze di trecce, presenti anche sul crine o la coda dei cavalli. Il video presenta una personale rielaborazione del tema, attraverso una serrata giustapposizione di dettagli, focalizzata sulla gestualità delle mani che in maniera frenetica ed ossessiva crea bozze di trecce e nodi tra i capelli. In questo modo s’intende esorcizzare tale credenza praticandola concretamente attraverso i propri gesti”. (M. G. Carriero)
Maria Grazia Carriero, nata nel 1980 a Gioia del Colle, vive e lavora a Palagiano (TA).
Diplomatasi nel 2004 presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, sezione pittura, presso la cattedra di Nunzio Solendo, in seguito ha conseguito la specializzazione in Arti visive e discipline dello spettacolo presso l’Accademia di Belle Arti di Bari. Instancabile sperimentatrice, passa dalla pittura alla fotografia, alla video arte e alle installazioni, a seconda del mezzo che possa meglio esprimere la sua poetica. Tra le varie partecipazioni a rassegne espositive, il Premio Nazionale delle Arti nel 2010 (finalista), evento tenutosi presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Sempre nello stesso anno espone alle edizioni di Video.it, rassegne di video d’artista allestite presso la Fabbrica del Vapore (DOCVA) di Milano e la Fondazione Merz di Torino. Di recente ha presentato il ciclo Nature e Circle al Museo Pino Pascali di Polignano a Mare.
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Paolo Carta
Giardino della Stornara (Palagiano arboreal habitat), 2014
Piante autoctone, legno, terriccio, ruote
La struttura rappresenta la Riserva Statale della Stornara e vuole richiamare l’attenzione all’osservazione, alla conoscenza e alla tutela di questa vicinissima area protetta istituita nel 1997, risultato dell’unione di due riserve confinanti, la Riserva naturale Stornara e la Riserva naturale Marinella Stornara.
La popolazione di Palagiano è stata invitata a mettere a disposizione una piccola pianta, delle erbe, dei fiori, ovvero una flora autoctona costiera tipicamente mediterranea come il Lentisco, il Mirto, il Rosmarino, l’Asparago selvatico, il Caprifoglio mediterraneo, la Salsapariglia nostrana, la Robbia selvatica, l’Ofride di Taranto, la Romulea, alcuni dei quali in seguito trapiantati all’interno della presente struttura.
Paolo Carta è nato a Roma nel 1977. Vive e lavora in Cagliari. La ricerca è volta all’osservazione del paesaggio e del soggetto arboreo in ambienti naturali e urbani; parte integrante è la catalogazione di oggetti-resti recuperati nei luoghi osservati favorendo lo studio del passaggio dell’uomo. Si forma in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo indirizzo Grafica, presso l’Accademia di Belle Arti di Sassari. Partecipa a diversi workshop con Franko B, Botto e Bruno, Massimo Vitangeli, Diego Perrone, Christian Frosi. Fondatore dello spazio MEME arte contemporanea di Cagliari. Fa parte di Progetto Contemporaneo associazione per la ricerca nelle arti visive contemporanee È operatore culturale, insegna progettazione grafica, video e fotografia
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Angela Colonna
I fatt, 2014
Installazione: suoni, voci, interviste, cartoline, fotografie, oggetti vari raccolti tra gli abitanti.
Seguendo l’insegnamento di Walter Benjamin, per il quale “L’esperienza che passa di bocca in bocca è la fonte a cui hanno attinto tutti i narratori” e più fertili sono le storie “in cui la scrittura” dell’autore “si distingue meno dalla voce degli infiniti narratori anonimi”, I fatt è un’opera corale, realizzata con la partecipazione degli abitanti di Palagiano e radicata nel suo medesimo territorio: voci che raccontano emozioni, ricordi e nostalgie dell’epoca passata, antichi oggetti in disuso ma fortemente evocativi, reperti comuni, vecchie foto, suoni e rumori del luogo – che Quasimodo definì paesaggio omerico della natura – per cucire insieme rinnovandoli, passato presente e futuro del paese.
Angela Colonna vive e lavora a Venezia, dove si laurea nel 2001 in Architettura presso lo IUAV; nel 2002 frequenta presso l’Università di Roma La Sapienza il master in “Rappresentazione fotografica dell’architettura e dell’ambiente”. All’attività professionale nel campo della fotografia di architettura, paesaggio, eventi, affianca la sua ricerca artistica, esponendo in mostre personali e collettive, indagando attraverso la fotografia e le installazioni, luoghi e paesaggi, siano essi reali o legati alla memoria e al ricordo, luoghi intimi. Le sue opere sono narrazioni in cui il tema del tempo e della memoria sono una variabile insita in ogni progetto.
Open doors to art si avvale della competenza di un comitato scientifico composto da:
-?Chiara Agnello, direttore artistico di Careof-Docva, Milano
-?Antonio Basile, critico d’arte e docente di antropologia culturale dell’Accademia di Belle Arti di Lecce
-?Rosalba Branà, direttrice Fondazione Museo Pino Pascali, Polignano a Mare
-?Simona Caramia, curatrice e docente di Storia della fotografia, Accademia di Belle Arti di Catanzaro
-?Giusy Caroppo, curatrice, Eclettica-cultura dell’arte, Barletta
-?Toti Carpentieri, curatore del MUST, Lecce
-?Lia De Venere, curatrice e già docente dell’Accademia di Belle Arti di Bari
-?Nicola Massimo Elia, direttore del MUST, Lecce
-?Marinilde Giannandrea, curatrice
-?Adriana Polveroni, direttrice editoriale del magazine Exibart, Roma
-?M. C. Rodeschini, direttrice Accademia Carrara – GAMeC, Bergamo
-?Valeria Spampinato, architetto urbanista
-?Lorenzo Madaro, critico d’arte e giornalista, StartArt
Il progetto Open doors to art si sta realizzando in partnership con DOCVA, Milano; Eclettica_cultura dell’arte, Barletta; Fondazione Pascali, Polignano a mare; Museo dell’Accademia Carrara-GAMeC, Bergamo; MUST, Lecce. E con il patrocinio di Accademia di Belle Arti di Lecce; Accademia di Belle Arti di Bari; Accademia di Belle Arti di Foggia; e grazie alla collaborazione di Comune di Palagiano; Laboratorio Urbano Culturale “The factory” di Palagiano; Istituto Statale di I.S.S. “G.M. Sforza di Palagiano”; Associazione Slow Food Mare e Gravine di Palagiano.
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I curatori di Open doors to art:
Manuela Goffredo, dopo la Laurea Triennale in Conservazione dei Beni Culturali conseguita presso l’Università del Salento, è stata Assessore al Turismo, eventi e spettacoli del Comune di Palagiano. Attualmente è laureanda in Economia e Gestione delle Aziende e dei Sistemi Turistici presso l’Università di Bari.
Maria Rosaria Goffredo, dopo la laurea in Storia dell’arte all’Università del Salento consegue il master di II livello in Museologia, museografia e gestione dei beni culturali all’Università Cattolica di Milano. Ha collaborato con il Museo Martinitt e Stelline di Milano.
Lorenzo Madaro, dopo la laurea in Storia dell’arte all’Università del Salento consegue il master di II livello in Museologia e museografia all’Università Cattolica di Milano. Collabora come critico d’arte con “La Repubblica” ed. Bari. È direttore artistico del progetto europeo CreArt per il Comune di Lecce. Nell’a.a. 2013/2014 è stato docente a contratto di Storia e metodologia della critica d’arte nell’Accademia di Belle Arti di Lecce.
Associazione culturale StartArt
A Palagiano “Open doors to art” http://t.co/XyHfDIxEOR