A proposito del Crocifisso a scuola…

24 Settembre 2006 Off Di Life

COMUNICATO STAMPA

Quanto appreso dalla stampa ? davvero avvilente.
Tanto pi? se si considera che le gravi affermazioni vengono da un Rappresentante Istituzionale di alto rango che, per definizione, dovrebbe conoscereil Dettato Costituzionale e la normativa specifica.
Mi riferisco alfarneticante articolo del Consigliere Regionale Scalera a proposito diquanto accadrebbe nella scuola di cui sono Dirigente Scolasticoincaricato per il terzo anno consecutivo.
Allora cerchiamo con ?santa?pazienza di fare chiarezza.

1) E? assolutamente falso che nel nostro Circolo Didattico ?le aule sono spoglie del Crocefisso?: c?erano e ci sono, cos? come previsto da un provvedimento normativo il quale, ancorch? contestato da alcune organizzazioni e sensibilit? culturali e religiose, ? ancora oggivigente.
Al consigliere Scalera sarebbe bastato girare per le aule, o farsi informare un po? pi? puntualmente.

2) Nella nostra scuola, come ? ovvio e come previsto dalla L. 121 del25.3.1985 e DPR N? 751/?85, viene regolarmente impartito l?insegnamento della Religione Cattolica ?nel quadro delle finalit? della scuola? , con pari dignit? con tutti gli altri insegnamenti, (per tutti gli alunni che se ne avvalgono per libera scelta dei lorogenitori) nel rispetto degli obiettivi specifici di apprendimentopropri di tale disciplina definiti dal D.PR del 30 marzo 2004.
Con la stessa pari dignit?, e nel rispetto della coscienza individuale di ognuno, nella nostra scuola viene assicurata la fruizione delle Attivit? Alternative per chi, altrettanto liberamente, non si avvale dell?insegnamento della Religione Cattolica, come disciplinato dalle norme di attuazione, per tutti la C.M. 316 del 28.10.1987.
Nella nostra scuola, come ormai in tutte le scuole, vi sono bambine e bambini provenienti da famiglie di diversa religione, cultura e tradizione: realt? che in questa scuola sono considerate ricchezze e non diversit? o, peggio ancora, marginalit?.

3) Quanto alle attivit? che, invece, possono essere classificate come a ttivit? di culto, ? tutt?altro discorso: ? ben noto che esse non possono essere realizzate durante l?orario delle lezioni e delle normali attivit? didattiche.
Come si vede, mi sono limitato a richiamare, brevemente, quanto previsto dalla normativa e dai principi ispiratori della scuola pubblica in Italia: che per definizione ? laica e pluralista. Questo ? quanto ho richiamato (com?? mio dovere) anche quest?anno durante la fase di discussione ed impostazione della programmazione delle attivit? didattiche e formative nel Collegio dei Docenti: la mia azione ? sempre stata ispirata a massima trasparenza ed alla piena assunzione della responsabilit? che l?incarico comporta. Ovviamente,chi ritiene che io abbia violato qualche norma, ha ben ragione di farlo valere nelle sedi competenti. Cos? come sar? lasciata a me la valutazione dell?opportunit? di tutelare la mia dignit? professionale e quella della Istituzione che ho l?onore di rappresentare, nelle sedi competenti.

Vorrei evitare ogni facile polemica in quanto si tratta di temi di grande importanza per una Societ? e che non possono essere piegati a biechi calcoli strumentali e demagogici. Temi a cui questa scuola dedica da tempo grande attenzione: quelli dell?accoglienza, della solidariet? concreta in collaborazione con Organizzazioni laiche e cattoliche operanti nei luoghi della miseria, della guerra e della povert?; i temi della pace e dell?educazione alla legalit? ed alla convivenza, e da quest?anno entra formalmente nell?orario curricolare,come unanimemente deliberato dal Collegio Docenti, l?educazione all?intercultura.
E potrei continuare.
Questa ? la realt? della nostra scuola, nel rispetto pieno, credo, dei Principi Ispiratori, dei Valori sanciti dalla nostra Costituzione e delle finalit? della scuola pubblica. Che diavolo c?entra ?..la assurda polemica degli ultimi giorni sulle affermazioni del Papa??! e ?..la salvaguardia del rispetto della nostra cultura e del nostro credo..?!?.
Forse il consigliere Scalera non si ? accorto che le crociate son ormai lontane! E che anche la santa inquisizione ? ampiamente sorpassata.
Mi permetto solo ricordare che una democrazia liberale si fonda sul rispetto e sulle garanzie uguali, per le minoranze e per tutti, in modo particolare nel campo delle libert? civili e della libert? di pensiero. O, come dall?alto della Sua autorevolezza morale ed istituzionale, ha ricordato due giorni fa il Presidente della Repubblica nel discorso di saluto agli studenti ed al mondo della scuola:
?La scuola rappresenta uno strumento di equit? e di sviluppo, un luogo ideale diconfronto, uno spazio aperto a tutti. Senza preferenze e discriminazioni. E vorrei che tutti sentissimo la presenza degli studenti stranieri come una risorsa, in un paese che ha bisogno di giovani energie ed intelligenze. .E' questo un impegno in pi?, soprattutto per gli insegnanti.?

Prof. Preneste Anzolin
Dirigente Scolastico Incaricato Circolo Didattico di Palagiano

p.s. mi auguro, sinceramente, che in questa polemica Scalera non sia influenzata dalle prossime scadenze elettorali