Agenda Lisbona
6 Luglio 2005Agenda di Lisbona: l?On. Giorgio La Malfa, dalle regioni un contributo reale per le politiche Ue
“Considero di fondamentale importanza ci? che le Regioni possono fare nell'ambito del'iniziativa pi? importante in Europa e in Italia, cio? l'attuazione del programma di Lisbona”. Cos? il Ministro per le Politiche Comunitarie, Giorgio La Malfa, durante il suo intervento questo pomeriggio alla Sessione Comunitaria della Conferenza Stato-Regioni. “Perci? mi riprometto di proseguire e intensificare i rapporti di collaborazione istituzionale tra il Governo e le Regioni”, ha proseguito La Malfa ricordando che il nuovo titolo V della Costituzione rafforza il ruolo delle Regioni nella fase di definizione e di attuazione delle politiche e della legislazione comunitaria.
“L'Europa costituisce insieme un vincolo sempre pi? penetrante alla nostra attivit? legislativa e amministrativa ed un'opportunit? da non perdere sia per rilanciare il nostro processo di sviluppo economico sia per migliorare la nostra legislazione e l'amministrazione del nostro Paese”, ha proseguito La Malfa, ribadendo il suo impegno per recuperare il ritardo accumulato dall'Italia nell'attuare la normativa comunitaria e per risolvere il problema delle sanzioni che l'Italia subisce a seguito delle infrazioni per la mancata o irregolare esecuzione delle pronunce della Corte di Giustizia. Infatti, il Ministro ha spiegato che alla data del suo insediamento, il 23 aprile 2005, risultavano ancora da attuare 101 direttive, delle quali 26 contenute nella legge comunitaria 2003 e 50 nella legge comunitaria 2004. “Ho cercato di accelerare per risolvere tale ritardo ed ho portato al Consiglio dei Ministri il mese scorso il primo gruppo di 26 direttive, di cui 10 sono state attuate in via definitiva e 16 in prima lettura”, ha illustrato La Malfa, precisando che del secondo gruppo di 50 direttive, 3 sono state recepite attraverso la legge comunitaria 2004 e che ora l'obiettivo ? di dare attuazione alle restanti 47 entro i primi mesi del 2006.
“Il Governo, per il mio tramite, auspica che prosegua la proficua e tempestiva collaborazione che fino ad oggi questa Conferenza, anche in sede unificata, ha sempre garantito”, ha sottolineato il Ministro.
“Considero di fondamentale importanza ci? che le Regioni possono fare nell'ambito del'iniziativa pi? importante in Europa e in Italia, cio? l'attuazione del programma di Lisbona”. Cos? il Ministro per le Politiche Comunitarie, Giorgio La Malfa, durante il suo intervento questo pomeriggio alla Sessione Comunitaria della Conferenza Stato-Regioni. “Perci? mi riprometto di proseguire e intensificare i rapporti di collaborazione istituzionale tra il Governo e le Regioni”, ha proseguito La Malfa ricordando che il nuovo titolo V della Costituzione rafforza il ruolo delle Regioni nella fase di definizione e di attuazione delle politiche e della legislazione comunitaria.
“L'Europa costituisce insieme un vincolo sempre pi? penetrante alla nostra attivit? legislativa e amministrativa ed un'opportunit? da non perdere sia per rilanciare il nostro processo di sviluppo economico sia per migliorare la nostra legislazione e l'amministrazione del nostro Paese”, ha proseguito La Malfa, ribadendo il suo impegno per recuperare il ritardo accumulato dall'Italia nell'attuare la normativa comunitaria e per risolvere il problema delle sanzioni che l'Italia subisce a seguito delle infrazioni per la mancata o irregolare esecuzione delle pronunce della Corte di Giustizia. Infatti, il Ministro ha spiegato che alla data del suo insediamento, il 23 aprile 2005, risultavano ancora da attuare 101 direttive, delle quali 26 contenute nella legge comunitaria 2003 e 50 nella legge comunitaria 2004. “Ho cercato di accelerare per risolvere tale ritardo ed ho portato al Consiglio dei Ministri il mese scorso il primo gruppo di 26 direttive, di cui 10 sono state attuate in via definitiva e 16 in prima lettura”, ha illustrato La Malfa, precisando che del secondo gruppo di 50 direttive, 3 sono state recepite attraverso la legge comunitaria 2004 e che ora l'obiettivo ? di dare attuazione alle restanti 47 entro i primi mesi del 2006.
“Il Governo, per il mio tramite, auspica che prosegua la proficua e tempestiva collaborazione che fino ad oggi questa Conferenza, anche in sede unificata, ha sempre garantito”, ha sottolineato il Ministro.