ALLUCE VALGO

27 Giugno 2005 Off Di Life
La deformit? dell?alluce valgo si associa spesso al piede piatto, in quanto la ridotta curvatura della pianta porta a sovraccaricare in modo esagerato la parte anteriore del piede, e pu? causare, oltre a lesioni cutanee (callosit?, ulcerazioni) anche deformazioni al secondo e terzo dito, definiti “a martello” e ulteriori conseguenze come lesioni osteoarticolari all?avampiede e persino ripercussioni gravi sui ginocchi, sulle anche e sulla colonna vertebrale.Chi maggiormente soffre di alluce valgo ? la donna (dieci volte pi? dell?uomo), in genere di et? matura o senile, e soprattutto se vi sono casi di ereditariet?.CauseLa causa dell?alluce valgo pu? essere primaria o congenita ? con la tendenza a svilupparsi nell?et? dell?accrescimento ? o secondaria o acquisita, come nelle forme rachitiche, infiammatorie, infettive, tropiche, traumatiche, ecc. In quest?ultimo caso, una responsabilit? notevole pu? essere attribuita a modelli di calzatura inadeguati alla fisiologia del piede, ad esempio scarpe con tacco alto o strette in punta. Quelle con il tacco eccessivamente alto (fino a 12/14 centimetri) costringono il piede a una posizione innaturale, accorciando il tendine di Achille. In questo modo, si sposta eccessivamente il peso del corpo in avanti stravolgendo la funzione stabilizzante del piede nella ripartizione del peso. Tutto il peso, infatti, va a gravare su un?area pi? piccola rispetto alla pianta completa, il che fa assumere ai piedi una posizione ruotata verso l?interno, che, tra l?altro, pu? favorire la distorsione delle caviglie.Non ? superfluo, qui, richiamare alcuni principi di biomeccanica del piede durante la fase dinamica, cio? il cosiddetto ciclo del passo, che ? costituito sommariamente da tre diverse fasi: appoggio completo, sollevamento del calcagno, fase di spinta.Nella fase del contatto completo tra superficie plantare e suolo si ha la massima pronazione del piede (momento dell?impatto). Nella fase intermedia si passa dalla pronazione alla supinazione (sollevamento) del piede e il muscolo tibiale posteriore inizia a contrarsi. Nella fase di spinta, invece, la fascia plantare ? messa in tensione dalla flessione della testa del primo metatarso e dell?alluce (effetto argano) e il piede si trasforma in una leva rigida per facilitare la spinta.In caso di anomalie del passo, dovute anche a calzature inadeguate, che non consentono una corretta pronazione del piede, si pu? segnalare una iper-sollecitazione o stiramento a carico dei muscoli peroniero lungo e peroniero breve, responsabili, come indicato, di distorsioni alla caviglia e tendinite dei peronei.Non bisogna dimenticare, peraltro, che a ogni passo il cuscinetto sotto il tallone assorbe l?urto con il terreno: il piede quindi funge anche da stabilizzatore rigido che equilibra la distribuzione dell?urto. Se viene meno tale funzione ne consegue un indolenzimento alle ginocchia, che si pu? ripercuotere fino alla schiena e al collo.Il paziente che soffre di alluce valgo, oltre che nella zona della ?cipolla?, prova dolore sotto carico nella pianta del piede. Ma sono le conseguenze estetiche e, soprattutto, funzionali, cio? eventuali problemi legati alla deambulazione, talora anche invalidanti, che lo spingono a rivolgersi a uno specialista.L?importanza di calzature adeguateIl primo consiglio da fornire a chi soffre di questa patologia ? ricorrere a calzature adeguate. La scarpa migliore per la salute del piede ? quella che riprende la sua forma naturale, che fornisce sostegno all?arco plantare e presenta una tomaia morbida e priva di cuciture e una suola flessibile al di sotto della punta del piede, come fanno la maggior parte delle calzature sportive. E se proprio vogliamo il tacco, che non superi i quattro/cinque centimetri. Una buona scarpa, infatti, ha una suola relativamente piatta e che si adatta comodamente al tallone e la parte anteriore deve essere sufficientemente spaziosa per accogliere la punta del piede. In genere, i podologi non sono troppo favorevoli nemmeno alle famose ?infradito?, in quanto troppo piatte, troppo morbide e non in grado di offrire sostegno, protezione, contenimento al piede, che rischia con pi? facilit? urti o scivolate.Quale misura preventiva, lo specialista pu? suggerire anche plantari o calzature ortopediche che hanno lo scopo di evitare un sovraccarico della parte anteriore del piede o consigliare interventi di fisioterapia. Tutte queste soluzioni possono rallentare il processo in corso ma, purtroppo, non sono in grado di farlo regredire.Il ricorso all?intervento chirurgicoPer risolvere il problema in modo definitivo, bisogna ricorrere all?intervento chirurgico. Esistono diverse tecniche per il trattamento dell?alluce valgo: alcune agiscono sull?osso, altre sulle parti molli e altre ancora su entrambi. Prima dell?intervento ? necessaria per? una precisa valutazione clinico-radiologica del piede in scarico e sottocarico, stabilendo l?ampiezza in gradi della deviazione ossea e tenendo conto, naturalmente, dell?et?, del sesso, dell?attivit? motoria del paziente, ecc.

fonte: http://www.benessere.com/salute/disturbi/alluce.htm