Altroconsumo: fermate gli spot di Alice
22 Marzo 2004Secondo Altroconsumo si ? dinanzi ad una “campagna pubblicitaria legata all'upgrade a 640 kbps i cui profili di ingannevolezza sono vieppi? lesivi degli interessi dei consumatori”.
Tre gli spot presi in esame.
Il primo riguarda il popup che appare accedendo alla pagina di Alice, un popup raffigurante una automobile sportiva con una ragazza a bordo e le seguenti diciture: “Alice diventa pi? veloce”; “Per tutte le offerte Alice 256 la velocit? di navigazione aumenta automaticamente e senza costi aggiuntivi”; “Dal 15 marzo la nuova velocit? sar? di 640 kbps in download e 256 kbps in upload”; infine, all'interno di un evidente bollino rosso “640 per tutti”.
Il secondo ? la pubblicit? diffusa sui maggiori quotidiani, raffigurante il campione del motociclismo Valentino Rossi e la showgirl Fernanda Lessa e le diciture: “Adesso Alice corre di pi?. La velocit? accelera gratis per tutti fino a 640 kbit/s.”; “Fino ad oggi con Alice ti sei divertito molto, ma dal 15 marzo ti divertirai di pi?: infatti tutte le offerte Alice Adsl con velocit? fino a 256 kbit al secondo, accelerano fino a 640 kbit al secondo, automaticamente e senza alcun costo aggiuntivo.”.
Il terzo ? lo spot televisivo raffigurante la showgirl Fernanda Lessa che fugge sulla moto di Valentino Rossi da una massa di persone che la vogliono prendere. Lo spot recita cos?: “Tutti vogliono Alice, specie ora che accelera gratis fino a 640 kbps”.
Secondo Altroconsumo gli spot individuati “fanno riferimento alla prestazione apicale di 640 kbps, ingenerando cos? nel consumatore la ragionevole aspettativa che sar? ordinariamente possibile, sia durante la navigazione sia durante il download, raggiungere tale prestazione reclamizzata”. Altroconsumo sottolinea che “come abbiamo gi? avuto modo di segnalare, invece, dalle nostre rilevazioni si evince che i contratti attualmente venduti come adsl a 640 kbps consentono di raggiungere mediamente solo una velocit? di 274 kbps, ovvero meno della met?“.
L'organizzazione del consumo sottolinea anche come nel popup internet non ci sia neppure il riferimento “fino a..”, una dicitura che era stata utilizzata “anche se in modo discutibile” indicante che quel valore fosse il limite massimo e non la prestazione ordinaria. Negli altri spot il “fino a…” c'? ma, secondo Altroconsumo “per come ? strutturata la frase, ? inteso artatamente a fare credere al consumatore che Alice, che prima era pi? lenta, ? stata accelerata tanto da raggiungere l'effettiva velocit? di 640 kbps”.
Altroconsumo ha anche rilevato come il disclaimer posto in basso ai messaggi ? a caratteri molto pi? piccoli e, per quanto riguarda il popup, scritto con una tonalit? di celeste che, su sfondo blu, risulta difficilmente leggibile. In ogni modo la sua dicitura: “Le velocit? di navigazione sono indicative, dipendono infatti dal livello di congestione della rete, dal server a cui si collega e dalle prestazioni del PC in dotazione” secondo Altroconsumo “non solo non appare sufficiente a sanare l'ingannevolezza dei messaggi ma contribuisce addirittura a renderli pi? fuorvianti riferendo la velocit? indicata alla navigazione e non all'accesso”.
Per queste ragioni Altroconsumo ha chiesto la sospensione d'urgenza degli spot.