Anche i Palagianesi meriterebbero un proprio Ospedale.
8 Novembre 2005La proposta fatta in premessa non ha dell?assurdo, soprattutto alla luce delle linee guida del nuovo Piano Ospedaliero Pugliese approvate a fine settembre.
Esse introducono un?organizzazione ?gerarchica? delle strutture ospedaliere che saranno suddivise in Centri con almeno quattro presidi fondamentali (medicina, chirurgia, ostetricia e ortopedia), Ospedali di media complessit? e rete ospedaliera d?eccellenza (strutture universitarie e presidi dei capoluoghi di provincia).
Fortunatamente non si ? quindi proceduto all?accorpamento funzionale delle strutture in un unico presidio, tantomeno alla trasformazione di alcune di queste in strutture residenziali.
E cade anche il sistema che avrebbe visto la presenza sul territorio pugliese di soli 35 grandi ospedali dotati di tutte le principali specializzazioni mediche e chirurgiche, affiancati da piccole strutture ?satellite? provviste di pochi reparti, per lo pi? quelli di lungodegenza.
Addirittura, se le promesse dovessero essere mantenute, secondo fonti Fimmg, ci dovrebbe essere anche un incremento dei posti letto che salirebbero dai 16.130 attuali ai 18.212 per l?immediato futuro.
Oltre 2000 posti in pi?.
Non potrebbe essere l?occasione giusta per averne da noi qualcuno?
Superati i rischi di chiusura dei piccoli Presidi Ospedalieri a noi vicini, che erano l?unica osservazione che mi sentivo opporre quando trattavo l?argomento ?Apertura Nuovo Ospedale? (dicevano: ?Non sappiamo se manterremo aperti gli ospedali di Massafra, Mottola e Castellaneta, figuriamoci se si possa pensare all?apertura di un nuovo piccolo ospedale??), alla luce dei fatti emersi dalle linee guida del Nuovo Piano Ospedaliero Pugliese e dei nuovi 2000 posti da mettere a disposizione del cittadino, pensate ancora che sia una chimera ipotizzare un ?Presidio tra Palagiano e Palagianello??
C?? qualcuno, tra le Autorit? e tra le Associazioni di Volontariato, interessato ad imboccare questa strada?
In che modo possiamo contribuire tutti?
A cura di Antonello De Blasi.
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