Bomba dinnanzi una scuola a Brindisi. Muoiono due studentesse.
19 Maggio 2012Melissa Bassi.
Tenete a mente questo nome perché è quello di una ragazza di 16 anni uccisa, oggi Sabato 19 Maggio 2012, in un vile attentato ad una scuola di Brindisi.
Una serie di bombe artigianali, forse 3, piazzate vicino l’ingresso di una scuola dedicata al giudice Giovanni Falcone ed a sua moglie Francesca Morvillo.
Un luogo altamente simbolico, sia per il nome della scuola che per la sua collocazione a circa 30 metri dal Tribunale, nella giornata in cui a Brindisi avrebbe fatto tappa la carovana per la legalità.
Al momento non vi è alcuna rivendicazione, né tantomeno è opportuno arrischiarsi in supposizioni e tentativi di ricostruire le ragioni di questo folle gesto.
Questo è il momento del dolore e del silenzio.
Un silenzio particolare, angosciante, perché di mezzo c’è la vita dei nostri ragazzi.
Qualcuno ha voluto vedere in quelle bombe un attacco alla scuola, a quello che rappresenta, alla sua funzione formativa.
Nulla di tutto questo, credo, ma semplicemente la volontà di far davvero male, di incidere sulle carni un dolore profondo, di incutere, da parte di chi si cela dietro quelle bombe, un terrore inevitabile.
Oggi è una brutta giornata per l’Italia perché, quando meno te l’aspetti, a cadere sono i suoi figli più giovani, indifesi, carichi di vita e di aspettative.
Oggi è una triste giornata per tutti noi perché a morire non è stata solo Melissa ma, anche, un pezzo della nostra dignità di cittadini.
Tenete a mente questo nome perché è quello di una ragazza di 16 anni uccisa, oggi Sabato 19 Maggio 2012, in un vile attentato ad una scuola di Brindisi.
Una serie di bombe artigianali, forse 3, piazzate vicino l’ingresso di una scuola dedicata al giudice Giovanni Falcone ed a sua moglie Francesca Morvillo.
Un luogo altamente simbolico, sia per il nome della scuola che per la sua collocazione a circa 30 metri dal Tribunale, nella giornata in cui a Brindisi avrebbe fatto tappa la carovana per la legalità.
Al momento non vi è alcuna rivendicazione, né tantomeno è opportuno arrischiarsi in supposizioni e tentativi di ricostruire le ragioni di questo folle gesto.
Questo è il momento del dolore e del silenzio.
Un silenzio particolare, angosciante, perché di mezzo c’è la vita dei nostri ragazzi.
Qualcuno ha voluto vedere in quelle bombe un attacco alla scuola, a quello che rappresenta, alla sua funzione formativa.
Nulla di tutto questo, credo, ma semplicemente la volontà di far davvero male, di incidere sulle carni un dolore profondo, di incutere, da parte di chi si cela dietro quelle bombe, un terrore inevitabile.
Oggi è una brutta giornata per l’Italia perché, quando meno te l’aspetti, a cadere sono i suoi figli più giovani, indifesi, carichi di vita e di aspettative.
Oggi è una triste giornata per tutti noi perché a morire non è stata solo Melissa ma, anche, un pezzo della nostra dignità di cittadini.
Alla giovane Melissa non possiamo dire che il nostro CIAO, chiedendo alla terra di esser per lei lieve.
Rollo Tommasi
PS: Mentre scrivo giunge la notizia che non avremmo voluto ricevere.
E’ morta anche la seconda ragazza rimasta gravemente ferita in questo vile attentato.
Silenzio, silenzio, dolore e silenzio.
Grande Life…..perché davvero, dopo quel che è successo, oggi nulla ha davvero senso.
R.T.