Castellaneta: IN PAESE RODOLFO VALENTINO, VIAGRA E’ ECCEZIONE
20 Settembre 2004Quelle parole fecero intuire anche che a Castellaneta la fama di 'donnaiolo' non era legata solo al mitico protagonista del film muto, ma anche ad altri personaggi che in paese si erano fatti una posizione. Gente che certo non aveva bisogno di aiuti farmacologici, peraltro inesistenti all'epoca, per mettere in mostra le proprie virtu' sessuali.
Cosi' si scopre che, nella patria di Rodolfo Valentino, quella del 'latin lover' e' una figura ancora abbastanza diffusa, e forse non sara' neppure un caso che proprio nel territorio di Castellaneta sono presenti un paio di maxidiscoteche che richiamano i giovani anche da altre province. Si sa, luoghi di aggregazione come questi racchiudono una gran massa di opportunita' di intrecciare rapporti sentimentali.
Insomma, a Castellaneta il 'Viagra' o altri prodotti farmaceutici similari non sono cosi' diffusi come si potrebbe pensare. ''Stimolatori sessuali? Da quando e' stato messo in commercio il 'Viagra', dopo l'impennata iniziale la situazione si puo' dire che sia stazionaria'' sostiene Gianluca Colangelo, 30 anni, che gestisce in paese una farmacia insieme al padre Giovanni. ''Nel frattempo sono arrivati altri due o tre prodotti con caratteristiche simili, ma nell'ultimo anno si puo' dire che ci sia stato solo un lieve incremento di vendite, non tale comunque da rappresentare un caso eccezionale''.
Piuttosto, fa presente Colangelo, rispetto al passato il cliente si mostra meno timido: ''Tutti questi farmaci, come si sa, vengono venduti solo dietro prescrizione medica. Prima magari chi si avvicinava al banco con questo tipo di ricetta in mano lo faceva con una certa apprensione, come se non volesse far scoprire il farmaco che chiedeva. Oggi la situazione e' diversa''.
Ma chi fa uso delle pillole dell'amore a Castellaneta, 'tradendo' una tradizione centenaria da 'sciupafemmine'? ''Gente un po' di tutte le eta', partendo da quella media fino al pensionato'' fa sapere Colangelo. ''Siamo nell'ordine di qualche decina di persone al mese, almeno nella mia farmacia. In fin dei conti mi sembra un dato fisiologico''.
Fonte: Ansa.it