C’è bisogno di chiarezza
2 Gennaio 2012Ogni coalizione, anche quelle caratterizzate da una condivisione diffusa circa il proprio posizionamento all’interno di un consolidato quadro politico di riferimento (centrodestra Vs. centrosinistra, per esempio), ha senz’altro bisogno di un periodo di “rodaggio”, prima che diventi chiaro a tutti i suoi partecipanti in quale grado declinare il dirsi di centrodestra o di centrosinistra. Essendo ogni coalizione collocata spazialmente e temporalmente in punti differenti, il periodo che ho definito di rodaggio serve a capire di volta in volta quanto sia utile, se per esempio la coalizione è di centrosinistra, spostare il proprio asse più a sinistra piuttosto che verso il centro.
Quanto appena detto è senz’altro valido per quelle coalizioni che si usa definire di centrodestra o di centrosinistra. Invece, nel caso di coalizioni che non abbiano il problema di auto-definirsi o di farsi definire di centrodestra o di centrosinistra, il discorso appena fatto può tranquillamente essere trascurato. Nel caso di “Insieme per Palagiano”, ad esempio, insistere nel cercare di capire a quale dei due schieramenti tradizionali essa appartenga, equivale a decidere deliberatamente di sbattere la propria testa contro una parete bella solida.
“Insieme per Palagiano” non è nata per rispondere ad una domanda di rappresentanza politica portata dagli elettori. Essa è nata in circostanze del tutto eccezionali che si spiegano unicamente osservando il grave stato delle condizioni amministrative e politiche in cui versa Palagiano. A “Insieme per Palagiano”, come giustamente fatto osservare da Antonio Cuscito, non interessa sapere cosa è destra e cos’è sinistra. Alla coalizione deve bastare sapere che esiste una soluzione che possa portare Palagiano fuori dallo stato di prostrazione in cui è stata condotta da politicanti di terz’ordine.
Oggi, a mio avviso, apparirebbe non credibile (oltre che ridicolo) chiunque volesse utilizzare le tradizionali categorie di appartenenza politica per indicare la via di uscita di cui si ha fortemente bisogno. Davvero si può ancora credere che basti evocare, a mo’ di formuletta magica, i termini “destra” o “sinistra” per tirar fuori il paese dalle secche in cui è stato condotto dalla destra e dalla sinistra?
Dove erano e cosa facevano i partiti, tanto di destra quanto di sinistra, quando l’attuale Amministrazione stava dando corso a una delle più costose e meno efficienti gare di gestione dei rifiuti solidi urbani? Ad eccezione dell’IDV, che poneva serie obiezioni su quella gara, tutti gli altri a quali gravi compiti attendevano? Forse erano alle prese con la scelta della formulazione più precisa possibile da dare al loro dirsi di destra o di sinistra? Bene, provino pure ad imbastirla una campagna per le Amministrative prossime all’insegna del quanto è bello dirsi di destra piuttosto che di sinistra, o viceversa. Saremo lieti di osservare le reazioni che potrebbero venire dai cittadini.
Mimmo Forleo
PS. Ressa, in un articolo postato il 31 dicembre mattina, guarda caso uno di quei giorni in cui, stando a delle ordinanze da lui stesso emanate, andrebbe vietato agli “irresponsabili” di approfittarne per fare politica, ha definito “del tutto errati” i principi sui quali “Insieme per Palagiano” intende fondare il suo programma. Per ironia della sorte, in corso di serata del medesimo giorno, abbiamo avuto modo di scoprire che anche la cronaca, della storia sapevamo già, è capace di farsi beffe dei politicanti malaccorti.
Il Presidente della Repubblica, nel suo discorso di fine anno, ci ha tenuto a precisare che l’Italia potrà farcela solo a condizione che si tagli la spesa pubblica, si riformi lo stato sociale e si colpiscano rendite e privilegi. Un bello smacco per chi propone i canali come la soluzione di ogni male. Ma forse ha ragione Ressa e torto Napolitano. Chi siamo noi per poterlo dire, atteso che il nostro giudizio potrebbe essere fazioso? Non siamo forse quelli che gli stessi concetti, errati secondo il sindaco, li avevamo esplicitati già a Settembre?
Mi Piace, la logica è una virtù di pochi. I problemi hanno bisogno di soluzioni. Chi continua a gongolarsi su concetti ideologici. E’ un modo come un’altro per consumare fiumi d’inchiostro e nulla più.Au revoir