Certo eravamo soli, certo eravamo impopolari?ma avevamo ragione?
6 Novembre 2005Rifondazione Comunista espresse allora un giudizio politico assolutamente negativo sulla faccenda, partendo da considerazioni di carattere pi? generale, di critica feroce al liberismo e ai monopoli economici, fino ad arrivare ad un seria inchiesta nel mondo del piccolo commercio palagianese ( che gi? in agonia si sentiva ulteriormente minacciato dalla GD) passando per un confronto con tutte le associazioni di categoria che hanno voluto esserci ( CIA , Confesercenti, Confcommercio)
Incontrammo allora un movimento di piccoli commercianti tenaci, che rivendicava il proprio diritto al lavoro, un lavoro di cui si sentivano ingiustamente espropriati, un lavoro che a 40 o 50 anni non avrebbero pi? trovato e forte si avvertiva in loro la rabbia mista a rassegnazione (tanto vincono sempre i forti) e di quel movimento ne facemmo parte condividendone la piattaforma.
Incontrammo la miopia politica delle Istituzioni palagianesi pronti a concedere alla multinazionale di turno, 40 ,60, 100? ettari di terreno agricolo.
Ci? equivaleva non solo ad infliggere un duro colpo alla rete di micro-economia diffusa sul territorio dei piccoli e medi negozietti ma equivaleva altres?, ad una dichiarazione chiara e ufficiale, da parte delle Istituzioni palagianesi, del fatto che alla vocazione agricola di questo territorio non ci si credeva pi?.
Tutto questo proprio mentre ci si cominciava a rendere conto che proprio la Grande distribuzione era tra i maggiori responsabili del prezzo basso alla fonte, dei prodotti agricoli.
Fortunatamente fatti recenti hanno svelato questa pericolosa miopia politica di chi ha creduto che un Grande Centro Commerciale a Palagiano avrebbe portato modernit? e lavoro nuovo (nuovo perch? precario?)?
L? agricoltura vuole vivere? gli agricoltori sono inarrestabili nelle loro giuste rivendicazioni e sono intenzionati a proseguire nella lotta per il riconoscimento del ruolo importante che il loro lavoro svolge sia per la tutela del territorio che per la tutela della salubrit? del cibo che giunge sulle nostre tavole non solo come cibo ma come poesia e profumi di una cultura contadina.
I piccoli commercianti d?altro canto, sono confortati dalla responsabilit? che ha dimostrato il nuovo Governo Regionale stoppando le autorizzazioni alla apertura ( previste dalla precedente Giunta) di ben 17 nuovi grossi centri commerciali, svelando finalmente quello che tutti??? sospettavamo: esiste in Puglia un forte squilibrio tra la Grande distribuzione e la rete del piccolo e medio commercio, naturalmente tutto a vantaggio del primo che decreta molto spesso la chiusura di attivit? commerciali altrimenti vitali.
E da qui vogliamo ripartire?invece di vedere la GD come un miracolo di modernit? e come una opportunit? economica a tutti i costi, chiediamoci se i Comuni incentivano e in che modo il piccolo commercio.
I piani commerciali esistono? E? possibile pensare ad una riqualificazione urbana per invogliare a passeggiare acquistando nei negozi del centro urbano? E? possibile creare una rete di solidariet? tra commercianti e consumatori passando per i produttori che assicuri da un lato genuinit? e dall?altro giusto guadagno?E?possibile pensare ad una politica dei prezzi equi? E? possibile pensare ad aggregazioni di piccole attivit? affinch? siano in grado di offrire di pi? in termini di servizi ai propri clienti?
Beh, i fondi Por Regionali a cui hanno fatto ricorso 1500 piccoli commercianti per l?innovazione e la ristrutturazione del proprio negozio, sta a dimostrare che c?? ancora voglia di puntare su questo settore, e che quando la Politica fa la propria parte l?economia sana quella che vive e cresce col territorio pu? tornare a fiorire.
Il merito che sin qui possiamo riconoscere a questa Giunta Regionale ? quello , e non ? poco, di aver imboccato un?altra strada.