Come si vota
12 Giugno 2004 Candidato, Partito, Coalizione: cosa manca per valutare chi votare? Vi spieghiamo come i Partiti fanno le loro valutazioniPoco sentito, da parte della gente, ? l?esaminare la legge elettorale con la quale saranno designati gli eletti, perch? la si considera quasi un corpo estraneo alla consultazione. I Partiti, per?, la pensano diversamente, perch? questo ? uno dei primi aspetti che valutano, in quanto in base ad essa determinano il gioco delle alleanze a cui dar vita. E? ovvio che ci siano altri aspetti che i Partiti considerano, come il programma elettorale da presentare alla gente, ma i problemi veri li incontrano quando dai programmi si passa alla definizione del tipo di coalizione cui appartenere, o all?individuazione di chi la guider?. Basta guardare gli sviluppi che hanno avuto le formazioni delle varie coalizioni che si presentano alle provinciali per accorgersene! I titoloni dei giornali quasi mai hanno riportato contrasti sui programmi, perch? i contrasti veri si sono sviluppati su chi avrebbe dovuto guidare la coalizione e sulle varie alleanze a cui dar vita.Questo discorso ? valido per qualsiasi consultazione elettorale, ma non c?? da scandalizzarsi, perch? ? la credibilit? e la seriet? di chi guida la coalizione, oltre ai vari alleati che si scelgono, che determina, in ultima analisi, la traduzione di quanto riportato nei programmi in atti concreti.A cosa servirebbe infatti stilare un buon programma, se chi guider? la coalizione ? portatore di interessi che ostacolerebbero la realizzazione di quanto in esso riportato? A cosa servirebbe vincere le elezioni, se i vari Partiti della coalizione intendono dare risposte diverse allo stesso problema?E? appunto per questo che, pensando di far cosa utile, cercheremo di esaminare, anche se per sommi capi, le leggi elettorali che si applicheranno nelle prossime consultazioni del 12 e 13 giugno.Gli esempi che seguono non hanno la pretesa della scientificit?, ma con buona approssimazione sono utili per comprendere i meccanismi di voto e i relativi scrutini. I seggi saranno aperti dalle ore 15 alle 22 di sabato, e dalle ore 07 alle 22 di domenica.Gli scrutini per le europee inizieranno domenica 13 alle ore 22, mentre per le provinciali inizieranno alle ore 14 di luned? 14 giugno. ELEZIONI PROVINCIALIE? interessata la Circoscrizione, che prende a riferimento il territorio dell?intera Provincia. Ogni Circoscrizione viene poi suddivisa in tanti Collegi uninominali, quanti sono i candidati da eleggere al Consiglio provinciale.Stabilito il candidato Presidente che guider? la coalizione, ogni Partito, in ogni Collegio, individua poi il proprio candidato: ne deriva che, al momento del voto, si pu? esprimere una sola preferenza, riguardante il candidato che si ? deciso di votare.Dopo le votazioni, viene stabilita la cifra elettorale di ogni gruppo, data dal totale dei voti ottenuti dai candidati del gruppo in tutti i Collegi della Provincia. Stabilito questo, si passa poi ad individuare la cifra individuale dei singoli candidati, moltiplicando i voti di ogni candidato per cento, e dividendo il prodotto per i voti validi del Collegio.Al primo turno ? eletto Presidente il candidato il cui gruppo ha ottenuto la maggioranza assoluta dei voti; diversamente, accedono al secondo turno, che ha luogo la seconda domenica successiva a quella del primo, i due candidati Presidenti che hanno riportato pi? voti. I candidati ammessi al ballottaggio mantengono i collegamenti con i gruppi di candidati al Consiglio Provinciale dichiarati al primo turno, e hanno facolta', entro sette giorni dalla prima votazione, di dichiarare il collegamento con ulteriori gruppi di candidati rispetto a quelli con cui e' stato effettuato il collegamento nel primo turno. Non sono ammessi all'assegnazione dei seggi i gruppi di candidati che abbiano ottenuto al primo turno meno del 3 per cento dei voti validi, e che non appartengano a nessuna coalizione di gruppi che abbia superato tale soglia. L?attribuzione dei seggi del Consiglio Provinciale ? effettuata dopo la proclamazione dell?elezione del Presidente della Provincia.Il sistema elettorale applicato nelle elezioni provinciali ? quello proporzionale con premio di maggioranza: allo schieramento vincente va il 60% dei seggi, mentre il restante 40% viene attribuito alle altre liste seguendo il c.d metodo di Hondt.Facciamo un piccolo esempio per chiarire quanto detto.Poniamo il caso che ci siano 20 Collegi, con candidati Presidenti Luca (sostenuto dai Partiti A e B), e Marco (sostenuto dai Partiti C e D), e che abbia vinto Luca.La coalizione di Luca avr? 12 seggi ( 60% di 20), 8 quella di Marco.Con il metodo di Hondt, poi, si sapr? quanti seggi andranno ai vari Partiti, tenendo sempre presente, per?, che i Partiti A e B dovranno distribuirsi 12 seggi, ed 8 i Partiti C e D, compreso il candidato Presidente non eletto.Una volta saputo quanti seggi andranno ai vari Partiti, si determinano quali candidati di quei Partiti saranno eletti consiglieri.Poniamo il caso che il Partito A abbia ottenuto 7 seggi. Nel collegio 1, il candidato di questo Partito ha ottenuto 400 voti, mentre il totale dei voti ottenuti da tutti i Partiti nello stesso collegio ? 1.100.Si moltiplica 400 x 100, e si divide poi per 1.100, ottenendo la cifra individuale del candidato, che nel nostro caso ? 36,36.Uguale operazione va fatta, per lo stesso Partito, negli altri collegi. Risulteranno eletti coloro che avranno ottenuto la cifra individuale, come sopra determinata, pi? alta, fino a coprire i seggi che in totale ha ottenuto quel Partito.Quello che ? determinante, quindi, per essere eletti, non ? tanto il numero dei voti che un candidato ottiene, ma la sua cifra individuale elettorale, stabilita in rapporto al totale dei voti ottenuti da tutti i Partiti nel collegio.Nelle elezioni provinciali, quindi, ? utile per un Partito ottenere pi? voti di altri, ma servirebbe a ben poco se ostacolasse la crescita di altri Partiti della stessa coalizione.C?? poi un altro aspetto da considerare: i seggi complessivi che un Partito ottiene derivano dalla somma dei voti ottenuti nell?intera Circoscrizione.[pagebreak] ELEZIONI EUROPEEAnche qui si parla di Circoscrizioni, ma ogni Circoscrizione (5 in totale), ? ora formata da pi? Regioni. Mentre nelle elezioni provinciali non si poteva esprimere pi? di una preferenza, nelle elezioni europee il numero di preferenze da poter esprimere, come modificato dalla L. 8 aprile 2004 n. 90, non pu? essere superiore a tre.Ad ogni Circoscrizione sono assegnati un numero definito di seggi, che varia in rapporto al numero di abitanti della stessa.I seggi in totale spettanti all?Italia sono 78; alla Quarta Circoscrizione (comprendente Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria), spettano 19 seggi.Analizziamo il meccanismo che attribuisce il numero dei seggi spettanti ad ogni Circoscrizione. Nelle 5 Circoscrizioni, il totale del numero di abitanti ? di 56.995.744. Si divide questo totale per 78 (seggi spettanti all?Italia), ottenendo 730.714,6.Dividendo 730.714,6 per il numero di abitanti di ogni Circoscrizione, si ottiene quanti seggi spettano a quella Circoscrizione. Ad es., nella Circoscrizione 4 (Italia Meridionale), il numero di abitanti ? di 13.914.865. Dividendo per 730.714,6 si ottiene 19, che sono i seggi spettanti a questa Circoscrizione.Il colore della scheda elettorale varia a seconda della Circoscrizione: nel nostro caso, sar? di colore arancione.Mentre nelle elezioni provinciali ? gi? prestampato il nome del candidato del Collegio, per cui ? sufficiente mettere una croce sul simbolo del Partito che presenta quel candidato, per quanto riguarda le elezioni europee occorre fare due operazioni: mettere una croce sul simbolo del Partito o gruppo da votare, e scrivere a fianco i nomi dei candidati che si intendono votare (massimo 3).Il sistema elettorale applicato ? quello proporzionale. Vediamo come si procede praticamente per l?assegnazione dei seggi.Poniamo il caso che ci siano solo 3 Circoscrizioni, e i Partiti (o gruppi) A-B-C-D che presentano dei candidati.Sommando i voti riportati da ogni lista nelle varie Circoscrizioni, si ha la cifra elettorale nazionale di ogni lista: ad esempio, A = 110.000; B = 80.000; C = 90.000; D = 50.000. Il totale dei voti delle varie liste ? 330.000.Se all?Italia spettassero 30 seggi, si dividerebbe 330.000 per 30, ottenendo 11.000, che ? il quoziente elettorale nazionale.Per stabilire i seggi da assegnare ad ogni lista, si divide la cifra elettorale nazionale per il quoziente elettorale nazionale, ottenendo, per ogni Partito : A = 10; B =7; C = 8; D = 5 (da segnalare che il 30? seggio va al gruppo D, in quanto riporta il resto pi? alto). Una volta stabilito quanti seggi vanno ad ogni Partito, bisogna stabilire il numero di seggi da assegnare alle varie Circoscrizioni. La prima cosa da fare ? dividere la cifra elettorale nazionale di ogni lista per i seggi ottenuti, per ottenere il quoziente elettorale di lista. Ad esempio, per il Partito A, si avr?: 110.000/10 = 11.000.Poniamo il caso che il Partito A, nelle varie Circoscrizioni, abbia ottenuto:1 = 40.000; 2 = 60.000; 3 = 30.000. Dividendo i voti di ogni Circoscrizione per 11.000, avremo che alla Circoscrizione 1 saranno attribuiti 3 seggi, 5 alla 2, 2 alla 3.In ogni Circoscrizione risulteranno eletti, in ordine decrescente, i candidati del Partito A che hanno ottenuto pi? voti. Questi calcoli vanno effettuati per ogni Partito.Come si nota, nelle elezioni europee non esiste il c.d. premio di maggioranza, esistente invece nelle provinciali, per cui si ? in presenza del proporzionale puro.Giuseppe Favale