Comunicato Stampa rifondazione
1 Settembre 2009Com’è noto, noi Comunisti non siamo molto rispettosi degli dei e non ne temiamo gli strali; anzi, siamo piuttosto irriverenti. Ma, certo, se il Sindaco Stefano ne invoca la protezione dopo l’abbraccio con Cito, evidentemente proprio la coscienza a posto non deve avercela!
Fuor di metafora: riteniamo la presenza di Stefano al fianco di Cito ed il sostegno alla sua strumentale e demagogica “manifestazione per il sud”, squallida, contraddittoria ed eticamente inaccettabile sul piano Politico. Certo, Stefano ci ha ormai abituato alle sue logiche da triplo salto mortale con avvitamento ed ai suoi umori cangianti. Ma qui siamo ben oltre. Qui siamo alla decadenza morale della Politica, siamo alla sponsorizzazione del più bieco e squallido populismo (quello della Lega AT6), che fa il paio con l’altrettanto becero populismo della Lega di Bossi (che, non a caso, Cito elogia).
D’altra parte, come fa Stefano a non ricordare, non diciamo le turpi offese ricevute da Cito nella recente campagna elettorale, ma – soprattutto – le “posizioni politiche” su immigrati, tossicodipendenti, gay …, insomma sul rispetto dei Diritti delle persone! Per non parlare dei suoi trascorsi giudiziari e del suo essere parte integrante della peggiore destra xenofoba, razzista e a-democratica, che è la vera causa della drammatica situazione socio-economica del Mezzogiorno. Con una politica che punta a regalare centinaia di milioni alle lobby del cemento ed alle mafie con un delitto ambientale quale il Ponte sullo Stretto, piuttosto che con un grande piano di risanamento idrogeologico-ambientale e di servizi efficienti
Questa è la deriva politica che alimenta confusione e sfiducia nella gente, il suo allontanamento dalle Istituzioni e “legittima” ogni operazione trasformistica che riduce la politica a”mercato delle vacche”. Come Rifondazione Comunista abbiamo oggi (ove ancora ve ne fosse bisogno) una ragione in più per prendere le distanze dalle scelte e dai comportamenti politici del Sindaco Stefano.
Noi ci battiamo, e continueremo a batterci, per il riscatto del Mezzogiorno nel contesto di una diversa politica economica e sociale nazionale, a partire dalle mille vertenze già aperte dai lavoratori in lotta. Certo il Mezzogiorno non ha bisogno di una nuova economia autarchica come fantomatici movimenti sudisti vanno proponendo.
Rifondazione Comunista è impegnata a costruire un movimento politico di massa per l’uscita dalla crisi da sinistra, attraverso: il blocco dei licenziamenti, l’estensione della cassa integrazione a tutti i lavoratori e le lavoratrici che perdono il posto di lavoro, la creazione di un salario sociale per i giovani e i disoccupati, l’aumento generalizzato di salari e pensioni, la lotta alla precarietà, la difesa della contrattazione collettiva nazionale ed il rafforzamento del lavoro dentro un a riconversione pubblica ed ambientale dell’economia.
p.s. Ci piacerebbe conoscere l’opinione del Movimento politico che fa capo all’ex Vice-Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia on. Nichi Vendola.
p. La Segreteria Provinciale
Preneste Anzolin