Consiglio Comunale del 30 Maggio 2006

5 Giugno 2006 Off Di Life

Una campagna elettorale lunga, molto lunga, lunghissima: questo lo scenario che si prospetta per Palagiano, ad un anno dal voto per il rinnovo del Consiglio Comunale. Molti gli interrogativi, uno fra tutti: riusciranno L?Unione e La Casa delle Libert? a presentarsi uniti a livello di coalizione? E? noto infatti che in entrambi gli schieramenti ci siano componenti ricalcitranti, la cui collocazione futura al momento non ? perfettamente chiara. Nell?attesa di risposte esaustive, ma soprattutto di un cahier de dol?ances che spieghi in modo ?incontrovertibile? quello che ora ? solamente accennato, anche se talvolta con toni aspri, diamo uno sguardo a quello che ? accaduto nel Consiglio Comunale del 30 maggio.
Ad apertura di seduta, il consigliere di opposizione Graziano Mellone, esponente di spicco di Alleanza Nazionale, ha letto un documento con cui chiedeva che fosse messa ai voti la proposta di rinvio del Consiglio per alcuni vizi procedurali. La nota era rivolta in modo particolare al Presidente del Consiglio dott. Pietro Cifone che, come ? emerso anche nel corso del dibattito, ? amministratore di un condominio in lite con il Comune. ?Vengo accusato di un eccesso di democrazia, ha risposto il dott. Cifone, in quanto ho invitato alla Conferenza dei Capigruppo un numero superiore di consiglieri, persone che non ne avevano diritto, ma faccio per? rilevare che si trattava di esponenti della minoranza. Si parla di una mia presunta incompatibilit?, e per togliere ogni dubbio non ho aspettato i tempi che il Regolamento assegna: ho infatti eliminato alla radice il problema, dimettendomi da amministratore di condominio?. Riferendosi poi alla procedura di decadenza avviata nei confronti di cinque consiglieri da componenti del Consiglio Comunale, ha cos? proseguito: ?Non abbiamo interesse ed intenzione di espellere colleghi che il popolo ha eletto. Ho solo dato seguito all?istanza legittima di un cittadino. Sto valutando le ragioni addotte dai consiglieri, e ne prender? atto il Consiglio, che decide o meno la decadenza?. Ha poi detto che, mentre il consigliere Mauro Tagariello, nel lasciare Forza Italia, dichiar? di essere indipendente, la stessa cosa non ha fatto il consigliere Emiliano Capalbo quando dichiar? di entrare nell?Udeur, ragion per cui quest?ultimo non poteva entrare nel Gruppo Misto.
 
Molto pi? duro si ? dimostrato l?intervento del Sindaco dott. Rocco Ressa, che ha accusato l?opposizione di una ennesima fuga sull?Aventino. ?L?opposizione, ha continuato, ha abdicato al proprio ruolo, fuggendo pi? volte dal confronto consiliare, non lavorando cos? per gli interessi di chi li ha eletti. Se i consiglieri di opposizione rinunciano al confronto, lasciano alla maggioranza l?onore e l?onere di amministrare questo Comune?.
La replica dell?opposizione ? toccata al consigliere dott. Antonio Scalera, che ha subito confermato tutte le sue perplessit? per il Consiglio che si stava svolgendo. ?Il ruolo del dott. Cifone, ha aggiunto, ? un ruolo istituzionale, per cui non pu? parteggiare per l?una o l?altra parte. Il Sindaco non pu? semplicisticamente dire che l?opposizione si ? rifugiata sull?Aventino, perch? sull?Aventino ci state voi. Non ho mai fatto una opposizione preconcetta, perch? ho sempre lavorato per gli interessi diffusi della gente. Stiamo svolgendo bene il nostro ruolo di controllo amministrativo, e di questo daremo conto ai cittadini, non certamente al Sindaco o al Presidente del Consiglio. In altri Consigli non mi ? stata data la possibilit? del confronto, perch? mi avete tolto la parola senza farmi portare a termine i concetti che volevo esprimere. Chiedo che la nostra pregiudiziale sia messa ai voti?. ?Il Consiglio Comunale ? l?organo supremo di governo del territorio, ha detto il prof. Franco Parisi, successivamente intervenuto, e non credo opportuno celebrare un Consiglio con le questioni di illegittimit? di alcuni consiglieri. A noi ? chiesto un dovere in pi? rispetto ai cittadini normali. La legge non si pu? interpretare per gli amici ed applicarla invece per gli avversari. Non possiamo giocare sulle istituzioni, facendo perdere loro credibilit?. Qui ci sono questioni intraprese e non portate a soluzione: la decadenza di cinque consiglieri, e la questione di incompatibilit? del dott. Cifone. Ritengo che il Consiglio deve uscire da questo equivoco, perch? sei consiglieri, se decadono, possono cambiare il quadro politico del Consiglio?. ?Il richiamo all?etica, alla morale e a quel quid in pi?, ha risposto il Sindaco, deve essere scritto a chiare lettere nell?agire quotidiano. Io vado oltre i valori di etica e morale, e vi aggiungo legalit?, equit? e giustizia sociale. Il discorso del prof. Parisi mi meraviglia perch? ? assente da un anno dal Consiglio Comunale. Non ? corretto tornare dopo un anno e parlare di regolamento. Il suo ragionamento lo apprezzo nella parte costruttiva e filosofica, ma non nel rispetto della legge e del regolamento. Chi ? rigido d? le dimissioni prima di essere dichiarato decaduto. Il dott. Cifone ha invitato, oltre ai capigruppo, due componenti della minoranza, e ciascun Prefetto riderebbe di questa assurda strumentalizzazione. Non ? il dott. Cifone che ? in lite con il Comune, ha solo firmato perch? amministratore di condominio ? il suo lavoro?. ?Avendo dichiarato di appartenere all?Udeur, ha poi sostenuto il consigliere Capalbo, automaticamente entravo a far parte del gruppo Misto. Alla riunione dei capigruppo, poi, venne invitato un capogruppo che non era il consigliere anziano?.
 
 A seguito del chiarimento da parte del Segretario Comunale dott. Pierdomenico Gallo, riguardante il fatto che la decadenza di un consigliere ha efficacia solo dal momento in cui viene dichiarata, il dott. Scalera ha replicato: ?Questa assise ? monca finch? non si stabilisce la sorte dei cinque consiglieri comunali e della incompatibilit? del Presidente del Consiglio. Questo fa parte dell?etica politica e del confronto?. Si ? cos? giunti al voto sulla pregiudiziale proposta dall?opposizione, voto al quale non hanno partecipato il prof. Parisi e Capalbo, mentre la maggioranza ha espresso un voto contrario. L?aver respinto la pregiudiziale, ha comportato l?abbandono dell?Aula da parte dei consiglieri di opposizione, seguiti da Capalbo e dal prof. Parisi. Senza storia l?esame degli altri punti all?Ordine del Giorno:
1. Comunicazioni del Sindaco.
2. Esame ed approvazione del Conto Consuntivo dell?Esercizio Finanziario 2005.
3. Nomina del Collegio dei Revisori dei Conti per il triennio 2006/2008.
4. Surroga del consigliere Rocco Quarato in seno alle Commissioni Consiliari Permanenti.
5. D. Lgs. N. 196 del 30.06.2003 in materia di protezione dei dati personali per le Pubbliche Amministrazioni ? Approvazione Regolamento per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari.
6. Approvazione Regolamento Comunale Centro Aperto Polivalente.
7. Approvazione Regolamento del servizio della Biblioteca Civica ?Vito Laterza?.
8. Regolamento per l?esercizio delle funzioni di Difensore Civico di Palagiano.
Nel Collegio dei Revisori dei Conti sono stati eletti Gennaro Gisonna, Angela Notarnicola e Gianfranco Mappa.
Una considerazione va fatta, pur nel rispetto delle diverse posizioni evidenziate nel corso del dibattito. All?Ordine del Giorno era previsto l?esame e l?approvazione del Conto Consuntivo dell?Esercizio Finanziario 2005, con il quale l?Amministrazione d? conto dei risultati di gestione. Si tratta di uno tra i pi? importanti atti amministrativi, con il quale la maggioranza dimostra se si ? attenuta o meno a quanto previsto nel Bilancio di Previsione in particolare, e al Programma Elettorale in generale. Spiace che a questo confronto sia venuto meno l?apporto del gruppo di opposizione e dei consiglieri Capalbo e Parisi, perch? cos? facendo non hanno potuto chiarire in Consiglio il perch? di un loro eventuale dissenso verso quanto attuato dall?Amministrazione. Certamente le ragioni del dissenso possono essere spiegate anche in altri modi, in convegni, riunioni, articoli di stampa o comizi, ma per un politico che rivesta nel contempo anche la carica di consigliere comunale, ? il Consiglio la sede in cui privilegiare il dissenso o l?assenso. Congressi, riunioni, articoli di stampa o comizi dovrebbero essere complementari all?agire politico concreto, e mai sostitutivi, altrimenti si correrebbe il rischio di snaturare proprio la funzione di una assise il cui importante valore istituzionale ? stato pi? volte richiamato nel corso del dibattito.
 
Giuseppe Favale

N.B.
Per motivi tecnici l'articolo e' stato pubblicato con diversi giorni di ritardo.
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