Consiglio Comunale . di Pinuccio Favale.
2 Luglio 2009Nell’ultimo Consiglio, critiche di Borracci (PdL) sul rendiconto di gestione
Ressa: “Gli atti dicono che il risanamento è un fatto compiuto”
Causa l’incendio alla Lubritalia, l’ultimo Consiglio comunale è iniziato con poco più di un’ora di ritardo.
Nella norma. “Solo i consiglieri Marra e Tagliente sono assenti giustificati”, informa il Presidente del Consiglio Pietro Cifone, in apertura di seduta.
Dopo la comunicazione di Giuseppe Catucci, circa il suo passaggio, unitamente all’assessore Manuela Goffredo, nell’Italia dei Valori (“da oggi in poi ogni mia dichiarazione verrà fatta per nome e per conto di questo Partito”), Donatello Borracci (PdL) chiede un rinvio del Consiglio, affinchè gli sviluppi dell’incidente alla Lubritalia vedano la presenza costante delle istituzioni, promettendo che non avrebbero fatto mancare il numero legale.
Breve riunione al tavolo della presidenza del Sindaco e dei capigruppo, si decide per il proseguimento, mentre arriva la notizia che l’incendio è stato completamente circoscritto.
Unico punto all’Ordine del Giorno, “Rendiconto di gestione 2008”, sul quale relaziona l’assessore alle finanze e contenzioso, Nancy Schiavone. “Il conto del bilancio 2008, dice subito, risulta fortemente influenzato dall’avvio del piano di risanamento”.
Informa poi sui principali dati di sintesi del conto, che possono così riassumersi:
Fondo di cassa al 1° gennaio – 3.150.417,47; Riscossioni – 15.195.581,21; Pagamenti – 16.502.067,13; Residui attivi – 15.090.047,28; Residui passivi – 16.416.353,28.
Affrontando il capitolo dei debiti fuori bilancio, spiega che “della quota complessiva dei debiti fuori bilancio ricadenti sul bilancio 2008 di €.4.514.439.36, l’importo di €. 3.408.880,94 è stato fronteggiato con il ricorso a mutui contratti con la Cassa DD.PP.
L’amministrazione comunale, aggiunge, con grande senso di responsabilità, ha raggiunto quasi completamente l’obiettivo principale che si era prefissato sin dal suo insediamento, ossia il totale risanamento del bilancio del Comune di Palagiano.
Obiettivo non facile da raggiungere, ma che sin dall’inizio questa amministrazione si è preoccupata di anteporre ad ogni e qualsiasi aspetto programmatico, se pur altrettanto importante.
Tutto questo è stato possibile grazie al grande senso di responsabilità dimostrato dall’amministrazione, la quale non solo è riuscita a pagare i debiti, evitando così il dissesto finanziario, ma nello stesso tempo è riuscita a garantire tutti i servizi alla comunità palagianese, senza un eccessivo inasprimento della pressione fiscale”.
“Il presente bilancio, è la replica di Borracci, non contiene la rendicontazione dei debiti fuori bilancio ancora presenti. E’ una mancata ottemperanza ad una sentenza della Corte dei Conti. Il computo dell’avanzo è quindi inattendibile. Data la giornata, voglio aprire un’unica nota polemica, riguardante l’aumento del 40% della Tarsu. Per una questione di equità nei confronti di tutti i cittadini, così come il Comune si è fatto carico di partecipare, nella misura del 43% ai costi della mensa scolastica, allo stesso modo avrebbe potuto farsi carico dell’aumento Tarsu, alla stregua di altri Comuni che così hanno fatto. Diventa evidente che, così non facendo, perde di valore l’affermazione fatta dal Sindaco, attestante l’impossibilità per l’Ente di intervenire. Tutto ciò dà ancora più motivi per credere che la situazione finanziaria non è affatto tranquilla”.
E’ la volta di Cataldo Stellaccio che riprende, ampliandolo, quanto evidenziato da Borracci, circa il mancato inserimento dei debiti fuori bilancio nel consuntivo.
“Questa amministrazione, è poi il commento di Maria Grazia Mellone, capogruppo del PD, fin dall’inizio ha voluto fortemente il risanamento dei debiti, onde evitare situazioni disastrose come Taranto, anche se non avevamo responsabilità al riguardo. Abbiamo proceduto al pagamento dei debiti, facendo una scelta di grande responsabilità. Invito le opposizioni a non creare facili allarmismi verso la popolazione. I cittadini sono stati sempre al centro dell’attenzione di questa amministrazione”.
Le spiegazioni di Aldo Marino (“I debiti fuori bilancio sono allegati alla programmazione finanziaria 2009”), responsabile del settore finanziario, non soddisfano Stellaccio che, tra il serio e il faceto, osserva che “il dott. Marino è bravo ad aggirare l’ostacolo”.
Riprende Borracci, facendo notare che “ancora una volta non sappiamo perché non vengano rispettati gli obblighi previsti per legge. Negli altri Comuni, il responsabile del settore economico-finanziario, sottopone alla Giunta gli accertamenti eseguiti sui residui. Manca l’elenco analitico dei residui attivi e passivi, e non sappiamo perché siano stati stralciati. I cittadini e la classe politica è bene sappiano i nomi di chi ha sbagliato. Non possiamo far finta di nulla, o fare sconti a nessuno. Dobbiamo sapere con che problemi abbiamo a che fare, e trovare una soluzione, non cure palliative. Gli aspetti tecnici che abbiamo sollevato, sono macigni sulla trasparenza e la credibilità di questo conto consuntivo”.
Le considerazioni del giovane pidiellino non sono gradite dal Sindaco, che subito mette in evidenza come, “nonostante il fermo delle opere e degli investimenti, portiamo Carmine Montemurro nel Consiglio provinciale, e sostanzialmente manteniamo le nostre posizioni. Dal raffronto del dato delle europee con quello delle provinciali, l’elettorato ha bocciato la tua candidatura. I cittadini devono essere messi in condizione di conoscere nomi e cognomi di chi ha fatto i debiti. Il conto consuntivo lo presenteremo nelle piazze e nelle case. Siete in contraddizione con Berlusconi, che afferma che la crisi non c’è, e di non creare allarmismi. Gli elettori hanno detto: fateci capire quello che state facendo, e andate avanti come un treno. Questo è il messaggio elettorale. La sostanza politica del conto consuntivo è che l’Amministrazione ha fatto scelte impopolari, scelte fatte da noi e non dall’opposizione. Chi governa deve dare risposte, e non alzarsi e andarsene, come fa l’opposizione. Con il Bilancio preventivo 2010 riprenderemo una intensa attività di investimenti, e convinceremo i cittadini che il sacrificio di questi due anni era necessario. Gli atti dicono che il risanamento è un fatto compiuto. Questo gli elettori lo hanno capito, e continueranno a capirlo. Ci proiettiamo verso un futuro più sereno e più speranzoso per il nostro territorio”.
Quel riferimento alla bocciatura elettorale non va giù a Borracci, destinatario dello strale del primo cittadino, che chiede di poter intervenire per fatto personale. Non ravvisandone i presupposti, il Presidente mette ai voti la richiesta, registrando tre voti favorevoli (Borracci, Stellaccio, Gaetano Quero), un astenuto (Maria Grazia Mellone), dieci contrari.
La votazione finale chiude poi il sipario sul punto all’Ordine del Giorno: tre contrari, undici favorevoli.
Inaspettata e, per certi versi, poco chiara nei suoi reali obiettivi, l’esortazione di Mauro Tagariello, durante la sua dichiarazione di voto: “Anche fuori dal Consiglio, sono a disposizione sia dell’Italia dei Valori, che del PD, per continuare a dialogare. Voglio denunciare che, ultimamente, si è stato poco nei Partiti, si sono avuti pochi rapporti, noi consiglieri. Infatti, molte decisioni sono state calate dall’alto, e questo non mi è piaciuto. I Partiti devono dialogare, prima di venire qui e prendere le decisioni per i cittadini di Palagiano”.
Discorso della staffa, ultima chance, o una cartolina dalle isole Tremiti?
Lo chiediamo al diretto interessato. “Le mie parole riguardavano l’assenza dei Partiti, ci dice, dietro non c’è niente. Potrebbe comunque esserci tutto, se le decisioni prese nei Partiti venissero poi imposte alla maggioranza. Questo a me non piacerebbe, perché ho bisogno di discutere e di confrontarmi su quello che deve essere portato in amministrazione”.
Un nostro dubbio. “Ma lei a quale Partito aderisce?”. Risposta. “Non appartengo a nessun Partito, sono indipendente. Comunque, valuterò le proposte che mi sono giunte da due Partiti, uno di centro e uno di centro sinistra”.
Non credo sia necessaria la trance della Cumana, per sapere quali siano questi due Partiti.
Giuseppe Favale