Crisi agricola: convocato per il 27 dicembre, ore 19.00, un CC monotematico
24 Dicembre 2006“Questo modo di manifestare va visto pi? come nostro sacrificio che lotta verso qualcuno, ha detto Franco Parisi, coordinatore del Tavolo Verde, per cui non si tratta di protestare, ma di avanzare proposte in maniera credibile, non demagogiche o velleitarie.
C'? scarso impegno delle associazioni di categoria, che vorremmo al nostro fianco, alla testa del movimento. Vogliamo arrivare al 29 dicembre con un movimento che deve vedere protagonisti le aziende e gli agricoltori, un movimento che elabori una piattoforma adeguata da presentare all'assessore. Il fine pi? importante di questa Assemblea ? studiare e redarre tale piattaforma, in un percorso che parti dal basso e, attraverso la partecipazione dei produttori, individui i reali problemi che attanagliano non solo gli agrumi, ma tutto il comparto agricolo. Questo ? necessario perch? non ? assolutamente opportuno fermarsi alla semplice protesta, ma occorre individuare soluzioni credibili in grado di essere accolte”.
Questi i quattro punti della piattaforma, che gli agricoltori discuteranno:
1) Agevolazioni fiscali;
2) Maggiori controlli. Gli organismi di controllo, come l'ASL, nel settore zootecnico effettuano verifiche in modo sistematico ed efficace, per cui anche per l'ortofrutta si richiede la stessa attenzione. La richiesta ha senso perch? la Spagna aggira i controlli in quanto commercializza agrumi provenienti dalla Tunisia e dal Marocco, che impiegano fitofarmaci da noi banditi, perch? nocivi alla salute;
3) Sistema di tassazione, perch? le aziende sono chiamate a pagare per ci? che non percepiscono;
4) Le grandi catene di distribuzione, che hanno rifiutato l'invito dell'assessore per trovare un rimedio alla crisi che la commercializzazione degli agrumi sta vivendo. Vediamo alcuni dati di questa crisi.
“Nella zona occidentale della Provincia di Taranto ci sono 10.000 ettari coltivati ad agrumi, dice Erasmo Casamassima, presidente del CAT, per una produzione annua di 700.000 quintali di clementine. 2.700 sono le aziende interessate, occupanti una manodopera di 110 giornate ad ettaro. Notevole ? l'importanza economica di questa produzione, che in Puglia segue quella dell'uva e dell'olio d'oliva. Il costo di produzione degli agrumi ? di 20 centesimi al chilo, a cui si aggiungono 10 centesimi per la raccolta, per un totale di 30 centesimi. Se si pensa che vendiamo a 25 – 30 centesimi al chilo, si capisce subito che cos? non si pu? pi? andare avanti. A ci? si aggiungono anche le continue calamit? atmosferiche, come la grandine del 6 agosto 2006, e i gravi ritardi nella liquidazione delle provvidenze, che ci spettano dal 2003”.
Significativa la partecipazione di Giacomo Suglia dell'Apeo, che ha molto apprezzato la presenza e la disponibilit? manifestata dal Sindaco di Palagiano Rocco Ressa, presente nell'Assemblea. Sua la notizia che la grande distribuzione si ? dichiarata disponibile ad incontrare l'assessore Russo dopo l'8 gennaio.
Durante il suo intervento, Ressa ha condiviso i quattro punti della piattaforma, e si ? detto convinto che anche gli altri Sindaci li sottoscriveranno. “Occorre realizzare strutture da destinare alla commercializzazione dei prodotti agricoli, ha detto, dando vita a consorzi tra privati ed Enti Locali, con una quota del 49% a carico di questi ultimi. Per il 29 dicembre, propongo che ogni Comune metta a disposizione dei pullman affinch? pi? forte sia la testimonianza degli agricoltori”.
Dell'on. Paolo Rubino l'intervento conclusivo. “Occorre costruire un nuovo ruolo degli Enti Locali per l'agricoltura, ha sostenuto, ruolo da discutere con i Comuni, perch? se ? vero che hanno poco potere in materia, ne hanno molto come rappresentanza istituzionale. Occorre fare discorsi specifici con i vari livelli istituzionali, Comuni, Provincia, parlamentari europei, per vedere l'elaborazione di una piattaforma meridionale”.
All'unanimit? si ? infine deciso di accogliere la proposta del Sindaco Ressa, di spostare la convocazione di un Consiglio Comunale monotematico alle ore 19.00 del 27 dicembre.
Di seguito riportiamo il testo di un volantino distribuito durante l'Assemblea.
“Caro Babbo Natale, visto che anche quest'anno mi sono impegnato ad essere un agricoltore capace di condurre la mia azienda in modo mirabile e corretto, sotto tutti i punti di vista, nonostante le notevoli difficolt? atmosferiche ed economiche, mi piacerebbe che il regalo sotto l'albero fosse un pacco pieno di attenzione politica e sociale, che riesca una buona volta ad aiutare tutti noi agricoltori che, nonostante produciamo per la collettivit?, siamo noi stessi costretti a digiunare. Inoltre, mi auguro che la guerra tra poveri (agricoltori, braccianti e consumatori) finisse, e si costruisse una grande alleanza per assicurare un reddito alle imprese, un salario dignitoso ai lavoratori, cibi sani (i nostri), e prezzi giusti ai consumatori. Spero che tu possa esaudire tutti i nostri problemi, affinch? io resti buono e mite come sono sempre stato, perch? non c'? cosa peggiore di un agricoltore buono e mite, arrabbiato. Certo di un tuo regalo, ti saluto affettuosamente”.
Giuseppe Favale