Criticità alla foce del Fiume Lenne – Replica al Sindaco Ressa
17 Agosto 2009Lega Ambiente – Circolo di Palagiano
Siamo, purtroppo, da troppo tempo abituati alle invettive del Sidaco Ressa all’indirizzo di Legambiente (meglio: di certi presunti ambientalisti!) o alle sue boutade estemporanea (in questo caso, da solleone), come l’ultima sulle “telecamere lungo il canale”. Potremmo liquidare il tutto con un paio di battute:
1) per fortuna che c’è “l’ambientalista Ressa” la cui opera è testimoniata dalle condizioni del territorio (e qui, evitiamo di allegare l’elenco!);
2) probabilmente il sindaco Ressa non ha avuto ancora il tempo di conoscere a fondo il territorio amministrato e, quindi, non ha ben presente quanto è lungo il Canale Maestro-Marziotta, il fiume Lenne con almeno le 3 Lame maggiori (Lenne, D’Uva e Di Vite) che in definitiva vi confluiscono.
Altro che telecamere! Consiglieremmo il controllo da satellite!
Ma quello che non possiamo in alcun modo accettare è l’accusa di “allarmismo e terrorismo” inopinatamente scaricatoci addosso da Ressa. Accusa assolutamente pretestuosa, sol che si leggano senza paraocchi e lenti deformanti i nostri precedenti comunicati. E poiché non possiamo neanche lontanamente pensare che il Sindaco non sappia leggere, siamo costretti a ripiegare sulla malafede.
Ci siamo limitati a scrivee il 12 luglio una “lettera aperta” al Sindaco e ad altre Autorità competenti (come hanno fatto tutti i Circoli Legambiente nei vari territori interessati), segnalando la criticità rilevata da Goletta Verde per una concentrazione di colibatteri fecali (Coliformi e/o Streptococchi e/o Escherichia Coli) superiore ai limiti di legge e puntualizzando che trattasi di analisi puntiformi effettuate in un determinato giorno durante la navigazione. Avevamo chiesto, perciò, di voler procedere con ogni urgenza a realizzare una campagna di ispezione e monitoraggio delle acque del Fiume Lenne e dei relativi adduttori e rendere pubblici i risultati, proprio a garanzia del pubblico interesse e della privata incolumità. Nessuno si è mosso (né ci risulta che se ne sia preoccupato molto il Sindaco), se non l’ARPA che ha confermato, sulla base dei dati del monitoraggio mensile 2008, che “il fiume Lenne è risultato non conforme alla designazione di acqua destinata alla vita dei pesci ciprinicoli”. A sostegno delle nostre preoccupazioni abbiamo reso pubblica la stessa nota ARPA del 24.07.2009, inviata anche al Sindaco. E a fronte di questo più che corretto e prudente atteggiamento dobbiamo sopportare questo indegno trattamento da parte del Sindaco?
Ricordiamo al sig. Sindaco che, se avessimo voluto fare “allarmismo” (peraltro giustificato per la salute dei cittadini) ci sarebbe bastato invitare la gente a consultare il sito dell’ARPA Puglia al link “mappe di balneazione”. E se è vero quello che afferma il Sindaco sulla stampa che “a prescindere dalla qualità delle acque dei fiumi e dei corsi d’acqua che vanno a finire in mare è vietata la balneazione nei primi 500 metri a prescindere da tutte le analisi”, perché non ha adeguatamente informato i cittadini, visto che invece ci si bagna tranquillamente?
E se esiste il problema degli autospurgo che scaricano abusivamente, non è possibile ricordarsene solo dopo le denunce di Legambiente: si potrebbe, per esempio, controllare il catasto dei “pozzi neri” a servizio delle costruzioni in aree non servite dalla fogna e le ricevute di conferimento dei liquami a ditte autorizzate (le quali sono tenute anche loro a dimostrare dove sversano gli stessi), cominciamo a verificare dove scaricano certi villaggi turistici abusivi e certe case a ridosso di lame e canali (e questo si può fare non solo in estate); acquisiamo e rendiamo pubblici (sempre per trasparenza e tranquillità della gente) i dati periodici di monitoraggio delle acque in uscita dai depuratori che direttamente o indirettamente confluiscono nei nostri fiumi (ricordiamo che c’è anche il Lato). E va benissimo se l’azione è coordinata con i comuni viciniori e la Provincia.
E poi: poiché i dati dell’ARPA per il 2008 sono il risultato positivo di almeno il 95% dei campioni mensili nell’intero anno, possibile che ogni mese ci siano stati sversamenti abusivi?
Sarebbe meglio se il Sindaco si occupasse con maggiore attenzione e costanza del nostro ambiente e delle possibili ricadute sulla salute dei cittadini, piuttosto che lanciarsi in spericolatii anatemi. Noi continueremo ad incalzare tutti gli Enti competenti perché ci facciano conoscere lo stato di salute attuale del nostro fiume e gli eventuali provvedimenti adottati.
Preneste Anzolin