Dolce Morte?interrogando la mia Coscienza
2 Dicembre 2006Dopo tanto aspettare eccolo che arriva ? il medico che cura da tanti anni mio padre, a passo spedito viene proprio verso la di me portando in pugno un foglio bianco.
Forse ? la liberatoria, il momento tanto atteso potrebbe essere arrivato: ? chiami sua madre e i suoi fratelli, siamo pronti a spegnere le apparecchiature elettromedicali?.
Ma cosa mi succede, alla notizia dovrei sentirmi leggermente rilassato, credevo di essere preparato per quante volte avevo serenamente parlato di eutanasia con mio padre.
E invece mi ritrovo col cuore che rimbomba a ritmo incessante quasi si trattasse di un martello pneumatico.
Il mio cervello ribolle bombardato da mille e pi? pensieri.
So gi? che mio zio cosi come tanti altri non mi guarderanno pi? in faccia perch? non condividono questa scelta, mia sorella ha sofferto pi? di tutti ? con un nodo in gola ha dovuto accettare le volont? di mio padre, mi auguro solo che mai se ne ravveda e scarichi questo pesantissimo fardello sulla mia coscienza.
Io stesso non ne sono pienamente convinto ma ormai non posso pi? farmi indietro, l?ho promesso a mio padre e devo assumermene tutte le responsabilit? o conseguenze.
Liberamente tratto dalla mia fantasia e da due diversi modi di vedere la questione eutanasia tra me e mio padre. Opinioni divergenti riaffiorate in seguito alle ultime polemiche sull?eutanasia suscitate dal caso Welby.
Troppe volte si analizza la questione eutanasia mettendo in evidenza il punto di vista di chi, non sto a giudicare se ? giusto o sbagliato, a seguito di una gravissima malattia decide di farla finita con la vita.
Poco si parla delle persone, che si dovrebbero assumere la responsabilit? di decidere della altrui vita.
Ma siamo sicuri che se un giorno dovesse capitare a noi di staccare la spina, la nostra coscienza sar? immune da sensi di colpa o rimorsi?
? proprio cos? dolce la morte?
A voi le conclusioni?
Rispettosamente, barracuda
Groarh! Mi fai prendere un colpo e, poi, scrivi che e' un racconto inventato. Ahah!
Sicuramente, quello delle persone incaricate di far staccare la spina potrebbe essere un grande dramma, ma non si puo' chiedere di tenere in vita una persona, che e' il diretto interessato, per non far soffrire chi ha la responsabilita' di far cessare la sua vita, ocme di alleviare la sua sofferenza (che per giungere ad una tale richiesta, deve essere immensa).