Don Chisciotte……
12 Ottobre 2005Nel mondo oggi pi? di ieri domina l'ingiustizia, ma di eroici cavalieri non abbiamo pi? notizia; proprio per questo, Sancho, c'? bisogno soprattutto d'uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto: vammi a prendere la sella, che il mio impegno ardimentoso l'ho promesso alla mia bella, Dulcinea del Toboso, e a te Sancho io prometto che guadagnerai un castello, ma un rifiuto non l'accetto, forza sellami il cavallo !
Tu sarai il mio scudiero, la mia ombra confortante e con questo cuore puro, col mio scudo e Ronzinante, colpir? con la mia lancia l'ingiustizia giorno e notte, com'? vero nella Mancha che mi chiamo Don Chisciotte… [ Sancho Panza ]
Questo folle non sta bene, ha bisogno di un dottore, contraddirlo non conviene, non ? mai di buon umore…
E' la pi? triste figura che sia apparsa sulla Terra, cavalier senza paura di una solitaria guerra cominciata per amore di una donna conosciuta dentro a una locanda a ore dove fa la prostituta, ma credendo di aver visto una vera principessa, lui ha voluto ad ogni costo farle quella sua promessa.
E cos? da giorni abbiamo solo calci nel sedere, non sappiamo dove siamo, senza pane e senza bere e questo pazzo scatenato che ? il pi? ingenuo dei bambini proprio ieri si ? stroncato fra le pale dei mulini…
E' un testardo, un idealista, troppi sogni ha nel cervello: io che sono pi? realista mi accontento di un castello.
Mi far? Governatore e avr? terre in abbondanza, quant'? vero che anch'io ho un cuore e che mi chiamo Sancho Panza…
[ Don Chisciotte ] Salta in piedi, Sancho, ? tardi, non vorrai dormire ancora, solo i cinici e i codardi non si svegliano all'aurora: per i primi ? indifferenza e disprezzo dei valori e per gli altri ? riluttanza nei confronti dei doveri !
L'ingiustizia non ? il solo male che divora il mondo, anche l'anima dell'uomo ha toccato spesso il fondo, ma dobbiamo fare presto perch? pi? che il tempo passa il nemico si f? d'ombra e s'ingarbuglia la matassa…
[ Sancho Panza ]A proposito di questo farsi d'ombra delle cose, l'altro giorno quando ha visto quelle pecore indifese le ha attaccate come fossero un esercito di Mori, ma che alla fine ci mordessero oltre i cani anche i pastori era chiaro come il giorno, non ? vero, mio Signore ?
Io sar? un codardo e dormo, ma non sono un traditore, credo solo in quel che vedo e la realt? per me rimane il solo metro che possiedo, com'? vero… che ora ho fame !
[ Don Chisciotte ] Sancho ascoltami, ti prego, sono stato anch'io un realista, ma ormai oggi me ne frego e, anche se ho una buona vista, l'apparenza delle cose come vedi non m'inganna, preferisco le sorprese di quest'anima tiranna che trasforma coi suoi trucchi la realt? che hai l? davanti, ma ti apre nuovi occhi e ti accende i sentimenti. Prima d'oggi mi annoiavo e volevo anche morire, ma ora sono un uomo nuovo che non teme di soffrire…
[ Sancho Panza ] Mio Signore, io purtoppo sono un povero ignorante e del suo discorso astratto ci ho capito poco o niente, ma anche ammesso che il coraggio mi cancelli la pigrizia, riusciremo noi da soli a riportare la giustizia ? In un mondo dove il male ? di casa e ha vinto sempre, dove regna il “capitale”, oggi pi? spietatamente, riuscir? con questo brocco e questo inutile scudiero al “potere” dare scacco e salvare il mondo intero ?
[ Don Chisciotte ] Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro perch? il “male” ed il “potere” hanno un aspetto cos? tetro ? Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignit?, farmi umile e accettare che sia questa la realt? ?
[ Insieme ] Il “potere” ? l'immondizia della storia degli umani e, anche se siamo soltanto due romantici rottami, sputeremo il cuore in faccia all'ingiustizia giorno e notte: siamo i “Grandi della Mancha”,
Sancho Panza… e Don Chisciotte !
Testi di Francesco Guccini