“Donna contro donna” . by Lore.
22 Maggio 2012Piove, accendo il il pc, Palagiano.net e ci trovo l’analisi per il rosa. Forse è un periodo o forse mi trattengo più spesso a Palagiano non lo so, ma troppi maschi parlano a sproposito delle donne. è un fatto che io sia donna, ma pare non sia sufficiente a spiegare le dinamiche femminili, in generale la conoscenza maschile non ritiene di avere bisogno di ulteriori informazioni….da una donna poi.
Per cui, Life scusami ma ora sei capitato tu e per la retorica sulla donna e sul supervisore delle vulve che ti ha invasato ti becchi le mie invettive, attinte alla mia esperienza sul campo, a svariate mie letture e ad un bellissimo libro di alcuni anni fa di Phyllis Chesler “Donna contro donna”
Le angelicate donne di cui parli non rappresentano la radiografia del reale è un mito che crede o fa finta di credere che le donne siano moralmente superiori
Gli uomini hanno il mandato a realizzarsi nel mondo. Mandato ricevuto proprio dalle donne.
Le donne ricevono d’ufficio un’unica investitura:essere dolci ,fattive, madri, mogli, impegnate in attività altruistiche.
Le donne per raggiungere i loro scopi sono spietate e manipolatrici. Non come gli uomini che dimostrano un´aggressività plateale e violenta, anche se lontani culturalmente e diversi tra loro si uniscono per un fine comune. Ne parlò opportunamente Francesco Alberoni: le donne a differenza dei maschi non sanno legarsi tra loro, non sanno farsi branco, superando i dissensi e i dissidi minori restando unite per raggiungere uno scopo più grande. I metodi femminili, spiega Chesler, sono subdoli, per conquistare un posto al sole nella società, per sedurre e mettere ko le altre.
Le donne preparate, competenti, con personalità marcate e poco cedevoli considerate mascolinizzate sono disprezzate e sminuite. Si chiama aggressività indiretta, assassinio morale. Una strategia che comincia durante l´infanzia e continua oltre la maturità. Su questo sono d´accordo terapeuti, studiosi.
La cultura sessista e maschilista prima di tutto è sostenuta indirettamente da quelle donne di cui parli che spesso sperano nella sconfitta sociale delle proprie simili (pur naturalmente non dichiarandolo) in maniera tanto più accanita quanto più si ritrovano a vivere in un sistema rigidamente patriarcale continuando a favorire la propria subordinazione.
“uno strano silenzio circonda la disumanità della donna verso le altre simili”.
Si tace semplicemente perche troppo doloroso ricordare i tradimenti subiti per mano femminile….quindi non parlare di alleanze femminili, dove le vedi le donne elette o partecipanti, c’erano trasversalmente solo donne afasiche nominate dal satrapo di turno o destinate a fare numero in quota.
Quelle che non “capivano” niente di politica ,incapaci di pensare o prendere decisioni importanti non hanno fatto domande, non hanno posto quesiti…e giustamente non hanno avuto risposte.
E’ importante esserne consapevoli. Il personale è sempre politico e la politica riguarda sempre il nostro quotidiano. Le donne lo sanno? L’uomo al centro, bene,spero sia compresa la donna, bastava parlare di famiglia e non ci sarebbe stato equivoco. Certi discorsi mi rimandano a S,Paolo: Nelle riunioni delle comunità le donne dovranno tacere, non è loro consentito di parlare, devono restare sottomesse e se vogliono sapere qualcosa devono chiedere al marito a casa…….portare il velo in segno di umiliazione per la loro bassezza ….vergognarsi a causa del peccato introdotto nel mondo ad opera della donna.
Argomenti quali la partecipazione femminile come valore aggiunto, la violenza sulle donne, la disparità di salario, la necessità di inserire l’educazione al rispetto per le differenze di genere, maternità, aborto, contraccezione, diritti di coppie lesbiche e omosessuali, il diritto a vivere in un ambiente sano .Sono i temi perni e non ho sentito alcuno difendere in un dibattito o intervista temi legati alla parità e al peso delle donne nella società palagianese per cui se vedi la rivoluzione in una sciarpetta rosa, che poi era fucsia, posso tranquillamente citare Lenin “La donna è il proletariato degli uomini” e a Palagiano più che altrove.
Un virtuale saluto sicura di essere stata per alcuni/e sgradevole….ma sapete sono donna.
Loredana Favale
Ps. Doveva essere un piccolo post, è risultato ugualmente lungo pur avendo rinunciato a toccare altri aspetti per esempio: perché le donne in gamba rinunciano a far parte della politica palagianese?Poteva essere un articolo, ma non sapevo come inserirlo…da quando hai cambiato tutto, va bè non mi sono impegnata.
Ti ringrazio per aver detto ” la tua” sulle donne.
La tua veduta e’ diversa dalla mia e non per questo uno dei due e’ in errore.
La “tua” donna e’ solo tua, come la mia rimane solo mia!
Sono prospettive diverse. Esperienze diverse. Luoghi diversi. Vite diverse.
Possiamo leggere miliardi di libri e sono certo che non saranno mai uguali.
Lo stesso sara’ quando parleremo di “uomo”.
Life.
P.S.
“Piove, accendo il pc, Palagiano.net “….poesia per i miei occhi!
“Vai dalle donne? Non dimenticarti della frusta!” (F. Nietzsche) :Disapproval:
“Nove donne su dieci gli avrebbero tolto la frusta dalle mani [a Nietzsche]; egli lo sapeva, e si tenne quindi lontano dalle donne…” (B. Russell) :Tounge-Out: