È giusto che io dica la mia…
31 Gennaio 2013di Carmine Montemurro.
In seguito ad alcune dichiarazioni apparse sulla stampa e sui siti locali in base alle quali ci sarebbero state ‘manovre ordite’dal sottoscritto al fine di remare contro “la volontà degli organi statutari del PD e della maggioranza consiliare del gruppo stesso, impedendo al Sindaco di dar seguito agli impegni presi all’indomani della campagna elettorale”, per l’onestà intellettuale e la correttezza che mi appartiene sento di dover fare alcuni chiarimenti e precisazioni.
Nessuna manovra c’è stata per ostacolare l’impegno di rivisitare, quando lo consentissero le circostanze, la distribuzione della rappresentanza in funzione dei risultati elettorali registrati dal Partito e dai suoi componenti, tant’è vero che il Sindaco Dr. Antonio Tarasco ha comunicato sia verbalmente che per iscritto al Partito Democratico, ai suoi Consiglieri e all’Assessore la disponibilità, come da impegni presi, a nominare il Consigliere Piero Cifone, primo degli eletti, Assessore e Vicesindaco, in attuazione del principio della rappresentatività.
Da parte mia non c’è stata assolutamente volontà contraria a questa operazione, che andrebbe a riconfigurare gli attuali assetti della giunta, se non la sola e semplice perplessità che ciò avvenisse nella fase di partenza della Amministrazione (qual è il primo anno) ed in piena campagna elettorale, con tutti i rischi che sia la vita e l’azione amministrativa sia lo stesso Partito potrebbero subirne, considerato anche il grave clima di antipolitica che rischia di dominare la scena politica, soprattutto laddove e quando i cittadini dovessero percepire una classe politica dirigente impegnata a spartirsi le poltrone anziché a risolvere i problemi delle persone e della comunità.
Del mio impegno politico per rafforzare l’azione e la stabilità dell’amministrazione ho dato abbondantemente prova col mio lavoro ed anche con numerosi passi indietro, intervenendo in ogni circostanza con comportamenti di alto profilo istituzionale: io non ho mai imposto ma sempre e soltanto proposto.
Oggi l’eventuale mancata accettazione da parte del Consigliere Cifone della carica di Assessore e Vicesindaco, pretesa e rivendicata anche sulla stampa, viene a smascherare un gioco che forse fin dall’inizio puntava alla “decapitazione” più che al consolidamento politico in Amministrazione.
Non manovra, quindi, da parte mia, ma semplice, libera e democratica espressione del mio pensiero, cosa purtroppo sempre più difficile da farsi nel Circolo locale nel quale non vengono rispettate le regole statutarie e democratiche, come il rispetto del numero legale per la validità della convocazione, la comunicazione di ordini del giorno precisi, congrui tempi di convocazione, ecc.
Si assiste inoltre ad un’altra grave anomalia: da un lato non è stata mai convocata un’assemblea aperta a tutti gli iscritti, neanche in momenti importanti per la vita del Partito, dall’altro il Coordinamento risulta aperto a semplici iscritti, non facenti parte dello stesso. Questo comportamento non tutela la parità di rispetto e le pari opportunità di partecipazione per tutti gli iscritti.
Prova di quanto affermato è il fatto che viene deciso un Assessore che dovrebbe sostituire quello attualmente in carica non scegliendolo in base ai risultati elettorali espressi e addirittura nemmeno candidato, quando al contrario sia nel partito sia in coalizione per la formazione della giunta l’accordo era quello di rispettare il principio di rappresentatività.
A tal proposito ribadisco che mai nel Partito è stata regolarmente votata la sfiducia nei confronti dell’attuale Vicesindaco Maria Grazia Mellone, non essendo mai stata la stessa nemmeno posta come ordine del giorno, contrariamente a quanto invece alcuni Consiglieri del PD hanno fatto nei confronti del Sindaco, minacciandolo di appoggio esterno, quindi di sfiducia, se non avesse assolto alle loro richieste.
Tutto questo sta creando forte disagio e destabilizzazione in amministrazione, col rischio di delegittimare e indebolire il lavoro di altri amministratori appartenenti allo stesso PD ed eletti dal popolo, che invece si stanno caratterizzando per impegno, competenza e risultati raggiunti.
Per i suddetti motivi, pur ribadendo con forza la mia appartenenza al Partito Democratico, che come Consigliere ho l’onore di rappresentare in Consiglio Comunale e Provinciale, prendo le distanze dai comportamenti e metodi posti in essere nel Circolo locale da alcuni iscritti, che stanno mirando più ad attacchi personali che a posizioni politiche, facendo correre il rischio di perdere risorse umane importanti e nello stesso Partito e in Amministrazione.
A questo punto, atteso che la piega assunta rischia di minare un patrimonio prezioso di competenze ed intelligenze, mi rimetto agli Organi della Federazione Provinciale perché vengano a ripristinare nel Coordinamento del Circolo locale nel pieno rispetto delle regole le condizioni di una necessaria “agibilità” democratica che ci permetta di arrivare in condizioni di serenità, armonia e forza alle prossime consultazioni elettorali e successivamente alla stagione dei congressi, che ristabiliranno – mi auguro – condizioni di autentica democrazia e garanzia del rispetto delle regole nel nostro Partito.
Carmine Montemurro
Consigliere Comunale e Provinciale
Se “il rischio di perdere risorse umane importanti e nello stesso Partito e in Amministrazione” consiste nell’allontanare dalla Giunta uno dei cinque sottoscrittori il recente comunicato sulle sanzioni risultanti negli accertamenti TIA, allora viva il rischio! e ben venga pure l’allontanamento degli altri quattro, sindaco in testa. Risulta infatti davvero difficile intravedere un qualsiasi “patrimonio prezioso di competenze ed intelligenze” nelle castronerie che puntualmente sottoscrivono i “nostri” eroi. E ammesso che ci sia davvero il “patrimonio” suddetto, dev’essersi oramai smarrito insieme alla ragione nel dolce sonnecchiare che contraddistingue questa giunta come le precedenti.
Devo inoltre rilevare, Carmine, un’altra contraddizione presente nel tuo ragionamento. Parli infatti di smascheramento di un gioco volto a “decapitare” politicamente l’Amministrazione. Ora, a parte il fatto che è difficile, ancora una volta, rinvenire un qualsiasi significato politico in un’amministrazione nata tra baci e abbracci sotto un palco comiziale, fra gente che fino al giorno prima non perdeva un’occasione per sputarsi addosso di tutto; appare ancora più difficile a credersi che il presunto “decapitatore” – Piero Cifone, per intenderci – stia davvero lavorando a un’operazione le cui conseguenze ricadrebbero in primis sulla sua persona, nell’improbabile caso che al suo “tutore” politico riesca l’impresa di renderlo assessore. Quello non è capace di ottenere per sé stesso, figurarsi per Cifone!
Quanto infine a “impegno, competenza e risultati raggiunti”, da quanti non ho già esitato in altra occasione a definire – a ragion veduta – “scalzacani”, be’, meglio lasciar perdere…. Come dicono a Napoli, abbiamo “pazziato” abbastanza per oggi.
Mimmo Forleo
Prof. Montemurro,
ci permetta di dirle che in questa situazione, parte della colpa è sicuramente da imputare anche a lei.
Si, è vero quello che lei dice sul fatto di non essersi mai imposto bensì di aver sempre proposto ma, è altrettanto vero che questo è possibile in un partito sano e non certo in un partito che, come lei dice, ha bisogno di forze esterne che ripristinino “le condizioni di necessaria agibilità democratica”!
La cosa che troviamo estremamente scandalosa tanto nel discorso di Cifone, quanto nel suo, è la rivendicazione di quella correttezza che il suo partito sin dall’insediamento di questa amministrazione non ha saputo dare. Forse lei dimentica che il suo partito, dopo essere stato penalizzato, riscuotendo un risultato elettorale di gran lunga inferiore a quello preventivato, ha inscenato tutta una serie di escamotages per appropriarsi di ciò che il popolo gli avesse tolto: il peso elettorale! Il suo partito ha fatto un gioco molto sporco ai danni di quella che fosse stata la volontà elettorale e soprattutto della stessa coalizione, perchè doveva comunque essere il partito determinante! E oggi lei chiede correttezza? E ora lei vuole che venga ristabilito l’ordine? Prof. Montemurro, ripetiamo per l’ennesima volta: la correttezza prima di pretenderla, andrebbe dimostrata!…non crede?
Un’ultimo passaggio vorremmo farlo sul Sindaco.
Lei scrive:
“il Sindaco Dr. Antonio Tarasco ha comunicato sia verbalmente che per iscritto al Partito Democratico, ai suoi Consiglieri e all’Assessore la disponibilità, come da impegni presi, a nominare il Consigliere Piero Cifone, primo degli eletti, Assessore e Vicesindaco, in attuazione del principio della rappresentatività”.
Quindi il Sindaco, a quasi sette mesi dall’insediamento, mette “per iscritto” di rendersi disponibile RISPETTANDO GLI IMPEGNI PRESI! E da quando ha imparato a rispettare gli impegni? Quale loschi accordi ci possono essere sotto se prima ignora degli accordi e poi, improvvisamente, ne rispetta altri? Come si può anche solo pensare di spendere una parola in sua difesa?
Lui non ha la più pallida idea di cosa sia la correttezza politica! E lei continua a difenderlo? Quando lui si impegnava e poi non manteneva fede, lei che faceva? “PROPONEVA” e non imponeva?
Lei forse dimentica che nei Consigli Comunali, quando era evidente la difficoltà da parte dei componenti del suo partito, tutti attendevano spauriti un suo intervento che puntuale arrivava (perchè persona corretta) a chetare le acque! Ha sempre accettato passivamente tutte le scorrettezze perpetrate dai suoi colleghi di partito ed oggi lei cosa vuole? Porre rimedio? Prof. Montemurro, proprio perchè certi della sua onestà intellettuale, sappiamo che lei non possa non convenire con noi il fatto che ormai si sia creato un sistema marcio, lercio dove nulla più possa essere riparato! Unica alternativa per dare un senso al suo comunicato ed al suo voler rimettere le cose a posto e restituire ai cittadini ciò che è stato loro portato via con l’inganno ed in palesata malafede? Le dimissioni in massa!
_______________________gli indignati
Egregio Consigliere Comunale Carmine MONTEMURRO, credo che il suo piano finalizzato a creare quanto più confusione possibile all’interno della coalizione di maggioranza sia stato smascherato. Se dovessimo analizzare la sua elezione a consigliere comunale, dovremmo concludere attestando che si sia trattato di un vero fallimento. Certo. Un fallimento. Ricordi che lei è anche un consigliere provinciale. Quindi i cento e passi voti che ha ottenuto per la sua elezione è da ritenere come una sconfitta, come è stato sconfitto il PD. Ciò nonostante, con il vostro modo di fare politica, arroccati dietro logiche spartitorie delle poltrone, in barba a quei consiglieri eletti democraticamente con un notevole risultato elettorale, continuate a decidere sulle sorti di una comunità che ha solo bisogno di interventi fattivi e non di assistere a lotte di potere per accaparrarsi questo o quell’assessorato, come ad esempio la carica di vice sindaco e/o la gestione dei servizi sociali (auspico che la magistratura faccia piena luce sulle assegnazione di appalti a favore di cooperative, ecc., ecc.).
Lei consigliere MONTEMURRO, apparentemente aveva fatto credere di essere contrario all’ingresso in maggioranza di CERVELLERA, bocciato dagli elettori e promosso dai vostri accordi sottobanco, ma successivamente aveva condiviso tutto con il suo amico sindaco che sembra aver assunto il ruolo di PENELOPE. Dico questo perchè non c’è peggior sordo che non vuol sentire.
Poi, per rafforzare la sua debole posizione nell’ambito del PD plagianese architetta una falsa unione con i tre monelli e l’intera opposizione per accaparrarsi una presidenza di commissione e mettere alla gogna, soprattutto, i colleghi consiglieri del PD. Ottenuto questo risultato, che viene letto come un messaggio della sua potenza, si allontana dal gruppo dei monelli e si ripara sotto l’ombrello del sindaco Tarasco, tutelando l’assessore MELLONE, anch’ella per la terza volta BOCCIATA dagli elettori. Si salva grazie al fatto che sia donna, facente parte della c.d. quota rosa. In effetti, in occasione della estromissione dei tre Monelli e dell’assessore ORLANDO, il consigliere MONTEMURRO firma, insieme all’assessore e vice sindaco MELLONE, il famoso documento con il quale vengono estromessi dalla maggioranza. Caro consigliere MONTEMURRO è vergognoso il vostro modo di fare politica. Anche la rinuncia all’assegnazione delle deleghe è stata la conseguenza di una sua alchimia ben definita. Il Consigliere destinatario della gestione del verde e arredo, appartenente al suo stesso partito, potrebbe ricordarle le varie vicissitudini.
Credo che un po’ di onestà intellettuale ci vorrebbe per dover ammettere che la composizione della giunta e dell’attuale maggioranza non sia la volontà degli elettori. La cosa che personalmente non condivido è quella che lei e il sindaco, ognuno per le proprie situazioni, vi nascondiate dietro motivazioni insignificanti, motivi per i quali, invece di dare l’esempio con la SOTTOSCRIZIONE DELLE VOSTRE DIMISSIONI, continuate a giocare con la pazienza dei cittadini.
Dopo circa otto mesi dall’elezione di questo consiglio comunale e di questo sindaco, mi sono fatta una idea: “Inizialmente pensavo che le mansioni di sindaco fossero svolte a turno e/o contemporaneamente dal DUO, oggi mi debbo ravvedere – IL SINDACO E’ UNO SOLO – TARASCO” – UNICO RESPONSABILE DI QUESTO FALLIMENTO.
Consigliere MONTEMURRO, accetti il mio consiglio: per il bene della collettività cerchi di convincere TARASCO ad esibire le dimissioni.
ADANEGRO
Rileggendo attentamente i post del consigliere MONTEMURRO e degli INDIGNATI, ho fatto una riflessione meritevole di una logica conclusione.
I partiti della coalizione vincente, PD e UDC, SENSIBILMENTE BOCCIATI dagli elettori, grazie all’appoggio incondizionato del nostro sindaco TARASCO, consente loro di gestire il governo di questa città e di aprire e chiudere, a loro piacimento, il mercato di vendita e acquisto dei consiglieri e assessori. Gli altri devono solo accettare altrimenti sono fuori dai giochi e dalle logiche di interessi personali.
Allora mi chiedo: – E’ VERO, QUESTO E’ IL PAESE DEGLI STOLTI.
Chi è stato eletto democraticamente all’interno della coalizione vincente, che non condivide il “SISTEMA”, non solo deve stare fuori dalle stanze dei bottoni, ma non deve nemmeno sapere per paura che possa generare pericolo per i loro loschi interessi. Questa banda di lestofanti cosa fanno? – Cooptano informalmente due consiglieri di opposizione, non all’interno della maggioranza, ma semplicemente come appoggio esterno per i loro interessi (Vedi nomine dei dei sindaci revisaori dei conti). L’aspetto strabiliante si concretizza quando l’alchimista convince uno dei tre monelli a mettersi in riga in cambio di poche lenticchie che, in sostanza ad oggi non ha ancora portato nella sua cascina. Operazione, invece, concretizzatasi a favore dei due consiglieri di opposizione che, ad oggi, possono vantare il raggiungimento dei loro obiettivi.
Signori, non scandalizzatevi. A palagiano la politica funziona in questo modo. L’alchimista sta ciurlando nel manico e preparando il terreno perchè spera che, alla scadenza del periodo di quarantena, possa riproporsi alla guida di questa comunità.
Sono arciconvinta che, alle minestre riscaldate, questo paese è poco avvezzo. Non è abituato a rivedere film già visti. Quindi, non si illuda l’alchimista. Il tempo delle mele è passato. Così come il progetto relativo alla nomina di vicesindaco della quota rosa a lui tanto cara.
Come non è tollerabile che rimanga ancora irrisolto il problema del conflitto d’interesse di un assessore; dell’omessa denuncia dei parcheggi di Chiatona gestita dalla ditta legata ad un consigliere imprenditore. In quella circostanza, il REATO DI TRUFFA si è consumato in danno degli utenti, mentre alcuni consiglieri di opposizione che avevano garantito che sarebbe stata notiziata l’A.G., oggi sostiene che non vi sono più gli estremni di reato. Anzi, hanno sostenuto che il responsabile della ditta ha restituito una esigua somma al comune e tutto si è chiarito.
Invece, l’utente truffato era e truffato è rimasto. Vergogna.
Poi vi è la questione legata all’assunzione dei stagionali nella teknoservice; pioggia di euro assicurati all’associazioone misericordia dove, anche lì, per effetto dei legami di parentela tra il sindaco e un addetto ai lavori si potrebbe invocare un chiaro conflitto d’interesse. E tanto altro ancora, come il progetto promosso da un partito della coalizione che vorrebbe a tutti i costi l’installazione dei rilevatori di velocita sull’estramurale ad opera di una ditta gestita dall’amico di un amico, il tutto in violazione delle normative vigenti.
Questi sono fatti documentati dei quali il SINDACO è a conoscenza perchè qualcuno ha avuto il coraggio di renderlo consapevole.
A mio parere questa amministrazione ha le ore contate, perchè credo che a breve il sindaco rassegnerà le proprie dimissioni.
Molto probabilmente il consigliere MONTEMURRO suggerirà al suo amico sindaco che l’unica soluzione per salvaguardare la sua dignità, oltre a mettersi al riparo da qualsiviglia iniziativa delle autorità preposte ad accertare quanto sopra esposto, è quella della sottoscrizione delle dimissioni da sindaco.
ADANEGRO.
Condivido in toto, questa disamina.
Ho letto l’articolo teste pubblicato dal sig. Montemurro , con tutta sincerità, non ho avuto nessuna volontà di fare un commento. Le sue affermazioni, mi hanno talmente demoralizzato al punto che ci mancava poco che cadessi in uno sconforto irreversibile. Il sig. Montemurro, a parte la sua tardiva presa di coscienza che nel PD non vi è dialogo, dibattito politico, inosservanza delle regole più elementari dello statuto. Questi afferma che gli amministratori e quindi il sindaco dr. Tarasco Antonio, stanno governando bene, stanno facendo gli interessi dei cittadini. Evidentemente la vicenda dei ” tre monelli” il salto della quaglia del candidato sindaco di una coalizione avversaria ing. Cervellera, il ricatto del consigliere Cifone, la delega assessorile del sig. Orlando ancora vacante, gli accertamenti TIA dal 2007 al 2010, con il clamoroso dietro fronte sulle sanzioni, l’innalzamento aliquote IMU al massimo possibile. Tutto questo per il consigliere Montemurro significa governare bene negli interessi dei palagianesi. Avevo un gran rispetto per il consigliere Montemurro ma adesso incomincio ha nutrire molte riserve circa il suo pensiero di ” GOVERNARE BENE ” Probabilmente le scaramucce tra i partiti o meglio tra le corporazioni sono cose lecite sono cose di alto profilo politico per il nostro Montemurro. Possibile che egli non è attento a leggere gli indici economici che l’ ISTAT emana ogni giorno, tutti negativi? Come può affermare che l’amministrazione sta lavorando bene quando fino ad oggi i soli provvedimenti attuati riguardano solo TASSE? Sig. Montemurro Lei è complice con tutta l’armata Brancaleone di questo mal governo altro che buon governo. Lei con tutti i suoi colleghi sta portando
il paese allo sfascio economico e sociale. Oggi come non mai un buon governo si distingue solo e solamente attraverso una POLITICA dei TAGLI una POLITICA di LOTTA agli SPRECHI.Evidentemente questi termini sono assenti nella vostra testa, per forza cavolo, tutte le vostre attenzioni sono rivolti solo allo SPERPERO, al giro di valzer per il prossimo cambio di poltrone. Fino ad oggi avete solo provocato danni. Non siete ancora sazi? Non vi accorgete che il paese è stato abbandonato nelle mani del più becero vandalismo? Le do un consiglio sig. Montemurro, prima che sia troppo tardi, e convinca anche il dr. Tarasco Antonio, rassegnate le dimissioni, voi siete circondati da soggetti che hanno solo interessi personali e non altri. Con questi soggetti non farete mai e poi mai il bene dei cittadini. Mantenere in piedi questa amministrazione vuol dire addossarsi la responsabilità di aver condotto nel baratro tutto il paese.
MASANIELLO
Voglio ricordare al sig.Masaniello che il sig. Cifone non sta ricattando nessuno.
Le faccio notare che al PD spettava il vice sindaco in base ad accordi pre-elettorali,naturalmente a chi andasse lo doveva decidere il popolo Palagianese e quindi a schede scrutinate è risultato premiato il sig. Cifone Pietro, con oltre 170 voti e quindi il più suffragato della lista del PD.
Quindi una volta per tutti il sig. Cifone è stato voluto dal popolo e non da alcuni dirigenti del PD o altre voci in giro, quindi la sig. Mellone può lasciare il suo posto con eleganza.
Giusto per chiarire il resto sono chiacchiere da bar.
Ma quanto mi piace questo gigino, avocato delle cause perse. Scusi il mio vuoto di memoria ma la sig.na Maria Grazia Mellone non è del PD?. E poi la smetta con la tiritera del più suffragato, il suo beniamino dal 2002 anno della sua prima elezione a consigliere comunale, ad oggi sta procedendo come i granchi. Ogni competizione elettorale ha perso sempre consensi. Questa la dice lunga altro che chiacchiere da bar.
bay bay Masaniello
un consiglio Masaniello…in estate…invece di prendere il sole alla Masaniello bay (baia in inglese) compra un bel libro scritto in italiano… per l’inglese poi ci sono tanti corsi e grazie alla tv digitale alcuni programmi e film li puoi anche ascoltare in audio originale… con rispetto e un sorriso….
Visto che non riesce a capire sig.Masaniello sulla questione Mellone, le dirò che ha ragione per i voti persi dal 2002 ad oggi, ma facendo una analisi corretta le ricordo che nel 2002 c’erano 80 candidati mentre nel 2007 e 2012 circa 250 candidati quindi i voti come ben sa si disperdono.
La saluto
In effetti, come ho già avuto modo di affermare, al PD dovrebbero spettare tanto il vice-sindaco quanto il “peso” della quota rosa; la sua, dopo lo “scioglimento” di quella “del” sindaco, risulta essere la lista più suffragata dell’attuale maggioranza, ed è il partito che più di ogni altro ha spinto per il riconoscimento delle quote di genere.
Affrontato il problema “teorico”, resta da dire che quasi certamente, da questa sera, Maria Grazia Mellone non è più vice-sindaco. Sembra che a prenderne il posto sarà Mario Caputo, e sembra pure che Piero Cifone rimarrà consigliere.
Nel mare di improvvisazione e pressappochismo in cui naviga sin dal sua nascere l’attuale amministrazione, si può forse dire questa volta che abbia trovato un isolotto e si guarda bene dal perderlo di vista.
In questa fase, la “scelta” di tener fuori la Mellone dal Consiglio appare quantomeno razionale; non è infatti difficile immaginare, con la Mellone in cerca di rivincite, il possibile ricrearsi di quel clima di instabilità dal quale l’amministrazione si è sottratta a stento di recente.
Cifone avrebbe dovuto pretendere sin da subito il posto che ritiene gli spetti, così facendo si sarebbe anche garantito un senso di gratitudine da parte della Mellone, che avrebbe occupato il posto da lui lasciato libero in Consiglio. Ma oramai è inutile piangere sul latte versato, vero Piero?
A onor del vero, e anche della Mellone, oggi il rischio del ricrearsi di un clima di instabilità non deriva soltanto dalle occasioni di rivincita che la Mellone vorrà procurarsi. Bisogna infatti ricordare che rimane disponibile un posto in Giunta, da destinarsi a una donna, e che la nomina della persona che dovrebbe occuparlo – stando alle sciagurate dichiarazioni recentemente rilasciate dal Sindaco – dovrebbe spettare a Domenico Latagliata. Con quelle dichiarazioni Tarasco ha reso visibile anche ai ciechi come il presunto ingresso di Latagliata nel PD altro non sia stato che una mossa tattica, atta a far credere che l’assessore “personale” di Latagliata fosse in quota di quel partito, che ne avrebbe diritto in quanto sarebbe aumentato il numero dei componenti la sua pattuglia consigliare.
Per concludere, le nubi nere che si volevano ormai diradate vanno invece addensandosi per numero e qualità. Va inoltre considerato che le voci riguardanti il bilancio consuntivo 2012, del quale oggi diventa perfino difficile pronosticare se e quando sarà approvato, non sono tra le più rassicuranti. Pare infatti che le falle aperte dalle errate previsioni di entrata e di uscita concernenti la TIA, cui vanno sommati i mancati introiti che si sperava sarebbero derivati dagli accertamenti e il debito con la CISA (lasciato graziosamente in dono dalla precedente amministrazione), potrebbero mettere a serio repentaglio la sua corrispondenza col bilancio di previsione.
Detto altrimenti, il nervosismo manifestato da Cifone & C. potrebbe avere alla base motivazioni che non sono neanche lontanamente paragonabili a quelle che nel passato recente hanno agitato i sogni di Tarasco, e che avevano per protagonisti i c.d. “tre monelli”. Mentre i tre lottavano per l’agognato “posto al sole”, ottenuto per ora dal solo Latagliata, adesso si tratta di salvare la propria pelle, politicamente parlando.
Mimmo Forleo
Alla luce degli ultimi avvicendamenti in seno alla giunta comunale, dobbiamo prendere atto che il nostro amato SINDACO non vuole mollare.
Cosa importa mandare alle ortiche la MELLONE, sconfessare Carmine MONTEMURRO e coloro i quali hanno creduto in lui?
Cosa importa. L’importante è che il suo cognome rimanga scritto nell’albo dei SINDACI di Palagiano il più a lungo possibile.
Questo è il motto di TARASCO – SINDACO: “COMUNQUE VADA SARA’ UN SUCCESSO”.
Assurdo quanto stà accadendo. L’ultimo azzardo da parte di TARASCO sarebbe la realizzazione della profezia avanzata dal consigliere LATAGLIATA. Lasciare a costui la nomina di un assessore.
Tuttavia, l’ultima mossa legata alla sfiducia della MELLONE, prelude alle prossime imminenti richieste dell’UDC. Siccome a breve ci sarà un rimpasto nella giunta della provincia, qualche reduce che sarà sicuramente estromesso da quel organismo, si stà preparando ad entrare nella giunta del governo di questo comune. I giochi sono fatti alla faccia di chi credeva nel cambiamento.
Siamo i soliti “palagianesi”.
ADANEGRO
“Gli uomini muoiono…le idee restano (Paolo Borsellino): dedicato ai mafiosi e a coloro che hanno la mentalità mafiosa, purtroppo infiltrati dappertutto e impegnati a condizionare anche l’operato di Pubbliche Amministrazioni.Noi continueremo ad essere liberi e forti a servizio della nostra gente per i valori alti in cui crediamo. La più grande vittoria è non chinare mai il capo di fronte alla mafia costi quel che costi!”
Questo si leggeva sulla pagina facebook di un vicesindaco con assessorato alla cultura di un comune del sud Italia. Cultura ed Antimafia annientati da una profonda ignoranza: “Gli uomini muoiono…le idee restano” – Giudice Giovanni Falcone.
Che poi era “gli uomini passano…le idee restano”
A questo punto, basta, staccate la spina e andiamo a nuove elezioni.
L’amministrazione attuale e’ nata male: le tensioni tra i consiglieri non sta producendo niente di buono; lo si vede dal lavoro fin qui svolto dalla giunta: niente che sia degno di un Comune che ha voglia di rivegliarsi e rimettersi in marcia negli interessi dei cittadini.