Espianto ulivi secolari a Palagiano
31 Maggio 2005COORDINAMENTO PROVINCIALE DI TARANTO
Al CORPO FORESTALE DELLO STATO
Compartimento di TARANTO
All?ISPETTORATO PROV.LE DELL?AGRICOLTURA
All?ASSESSORE REGIONALE all?AMBIENTE
All?ASSESSORE REGIONALE all?AGRICOLTURA
Alla STAZIONE CARABINIERI di Palagiano
Sig. PROCURATORE DELLA REPUBBLICA
p.so il TRIBUNALE di TARANTO
OGGETTO: espianto di ulivi secolari in Palagiano ? richiesta urgente intervento.
Il sottoscritto Preneste ANZOLIN, componente del Coordinamento Provinciale di Taranto di LEGAMBIENTE, espone quanto segue.
La sera del giorno 30 maggio 2005, sono stato informato da alcuni cittadini che in via per Parete Pinto del Comune di Palagiano si stava procedendo all?abbattimento di ulivi secolari su un vasto appezzamento di terreno.
Verso le 22,00 mi recavo, quindi, sul posto e potevo constatare di persona (seppur nella penombra) che lo scempio era davvero gi? ampiamente in atto: i maestosi ulivi erano gi? in gran numero sfregiati, capitozzati e alcuni abbattuti a terra, altri probabilmente gi? trasportati via. Sul luogo del ?delitto? un grosso scavatore meccanico.
Sappiamo -purtroppo ? che spesso per estirpare questi vecchi patriarchi di ulivo ? sufficiente presentare una domanda all'ispettorato provinciale dell'agricoltura. L'autorizzazione all'abbattimento ? concessa nei casi di improduttivit? o scarsa produttivit? del fondo, per l'esecuzione di opere di miglioramento fondiario (per esempio si tolgono gli ulivi del diametro di un metro e pi? e si rimpiazzano con alberelli sempre di ulivo ma del diametro di un dito!).
Ma sappiamo che la legge non consente l'espianto ed il successivo reimpianto della stessa. In sostanza la pianta non pu? essere assolutamente venduta “viva”. Il commercio di tali piante ? pertanto ILLEGALE.
La Regione Puglia non ha ancora una legge organica che protegga questi patriarchi della Natura, e si auspica in merito un immediato provvedimento, anche se con la legge regionale 14/01, art.30, ? stato istituito l'”albo dei monumenti vegetazionali” con il quale si intende proteggere dall'espianto, censire ed iscrivere in un apposito registro tutti quegli ?esemplari vegetazionali che per le loro caratteristiche costituiscono elemento caratteristico del paesaggio pugliese.?
Ora, io non so esattamente chi ha autorizzato un tale scempio, n? per quali fini (anche se possono essere facilmente intuibili, come dir? fra un attimo): ci riserviamo di verificarlo, ma intanto chiediamo con forza e determinazione a tutte le Autorit? in indirizzo, ciascuna per la propria parte, di bloccare lo scempio ed accertare eventuali responsabilit?.
Trattasi di una zona nell?immediata periferia del centro abitato, tipizzata B2 dal vecchio Programma di Fabbricazione, purtroppo riesumato in vita dall?Amministrazione Comunale due anni fa, mediante la revoca del P.R.G. approvato dalla Regione Puglia, seppur con prescrizioni.
In questa zona vi ? un uliveto cos? bello e significativo che nel Programma elettorale della coalizione di centro-sinistra (che ha poi vinto le elezioni nel 2002) e nel conseguente Programma presentato al Consiglio Comunale dal Sindaco neo-eletto, come prescritto dal T.U. 267/2000 e quindi impegnativo per l?Amministrazione Comunale, era prevista la ?creazione di due parchi comunali. Il primo nella fascia di rispetto a sud dell?extramurale e quella adiacente al primo tratto di via per Parete Pinto, che potr? essere denominato Parco degli Ulivi?.
Nelle zone B2, persino il vecchio P.d.F. prevede un Indice di Fabbricabilit? Territoriale molto basso (0,64 mc/mq) proprio per consentire il recupero del fabbisogno pregresso di aree da destinare a standard ai sensi del D.M. 1444/62; inoltre, nelle aree libere (al momento dell?adozione del P.d.F.) superiori a 2.500 mq, occorre presentare preventivamente un Piano di Lottizzazione. Ora, senza entrare in questa sede nel merito della libera interpretazione data dal Consiglio Comunale e dall?U.T.C. di Palagiano circa la possibilit? di costruire con singola concessione edilizia, pur in assenza di preventivo P.d.L., nelle ?maglie? costruite per non meno di 2/3 o su quelle funzionalmente collegate alle altre, va detto che nel caso di specie si tratta di area libera superiore a 2.500 mq al momento dell?entrata in vigore del P.d.F..
I fatti vanno sicuramente accertati, ma da voci sempre pi? insistenti sembrerebbe che l?area in questione sia recentemente passata di propriet? con l?intento di realizzarvi un edificio privato, similmente alle altre aree B2. Insomma si consente di distruggere un uliveto secolare per far posto, presumibilmente, ad un ulteriore progetto di cementificazione, sulla cui legittimit? ci riserviamo ogni ulteriore approfondimento.
Tanto premesso, si chiede di voler accertare i fatti e verificare se, nei fatti narrati, siano ravvisabili comportamenti illeciti e perseguibili ai sensi di legge.
Con la presente si costituisce formalmente l?Associazione Legambiente nel procedimento, ai sensi della L 241/90 e ss.mm.ii.. Si chiede, pertanto, nei modi e nei limiti di legge, di essere informati sugli sviluppi del procedimento stesso.
Palagiano 30.5.2005
p. il COORDINAMENTO PROVINCIALE
Preneste ANZOLIN
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