Essere contemplaTivi o contemplaTTivi?
10 Settembre 2004ma parlare ? sempre demagogia se non si parla della PROPRIA esperienza.
La cosa che pi? mi ha fatto pensare ? stata una frase che chiedeva di essere “contemplattivi” (con due T).
Personalmente amo il silenzio, la tranquillit?, lasciare che il fiume scorra senza innalzare dighe, senza imporre attraverso l'azione la mia volont?: ne esiste una per ciascuno di noi, tutti abbiamo il diritto di avere ci? che vogliamo, ma il realizzalo provoca ci? che chiamiamo bene e male.
Per contro se TUTTI si sedessero a meditare guardando le cose senza mai intervenire … E' possibile fare NON ci? che ci PIACE, ma quello che ? NECESSARIO?
La cosa importante, secondo me, ? fare qualcosa in prima persona e non chiedere ad altri di farla per conto nostro: tra mandare una lettera al governo per chidere l'estinzione del debito per i paesi del terzo mondo e l'essere comprensivi con i nostri debitori … penso sia preferibile la seconda che ho detto.
La Pace si fa o non si fa. Se la fanno gli altri NON SI FA', perch? NOI non la facciamo!
Gli insegnanti orientali dicono: “Se non tu, chi? E se non ora, quando?”.
A me non chiedo di salvare un bimbo africano dall'AIDS (non posso farlo personalmente), chiedo di sorridere e giocare con quelli che incontro ogni giorno.
E voi cosa chiedete a voi stessi, se chiedete qualcosa?