Giacomo DiPietro risponde a Mimmo Forleo

12 Settembre 2010 0 Di Life

Caro il mio Mimmo o meglio come amano definirti in molti, caro il mio filosofo, credo che sia alquanto ovvio e chiaro a tutti che Jacopo ha sbagliatob ( Jacopo è inutile dirti che ti voglio ….,lo sai ) , Jacopo è un giovane pieno di vita e di ideali, che fanno a pugni con la realtà, e più passa il tempo e più si convincerà di questo, solo che lui vuole spaccarsi la testa e farsi male in prima persona prima di capirlo

Detto ciò è ancora più ovvio che ciò che successo durante la manifestazione di Cisco e in più in generale sull’ organizzazione degli eventi a Palagiano è responsabilità solo e soltanto del “principe stoicista” e di qualche “assessore nostalgico” che di solito preferisce frequentare i Notai, anziché ascoltare i bisogni della gente, naturalmente questo non lo dico a te caro mio filosofo,(in quanto sei molto prammatico a differenza di ciò che pensa l’utente Lirio ) lo dico ai 4 gatti che ancora leggono Palagiano.net ( Mario sei autorizzato a rimproverarmi , tanto lo fai sempre hihihi) ma soprattutto a Jacopo, che è la vittima incolpevole di questa situazione.

Naturalmente io non mi trovo quasi mai d’accordo con Mimmo, a mille difetti, tranne quello di non “essere Prammatico” anzi, lui è l’esempio lampante di colui che sta con i piedi per terra, che non ama mai fare speculazione, solo perché gli riesce più facile essere realista e cinico politicamente.

Per ciò che riguarda l’articolo di “autocelebrazione” inviato dall’Arci è l’ennesimo tentativo maldestro di uscire fuori da questa situazione con le ossa rotte.

La Biblioteca, argomento interessante, il mio parere è semplice e inequivocabile, cioè la nuova gestione è fallimentare sotto ogni punto di vista, in primis la totale differenza di utenti tra la vecchia e la nuova gestione, la nuova gestione è figlia dell’improvvisazione e del clientelismo dei dirigenti dell’ Arci, a tal proposito faccio una domanda all’ex presidente, caro Jacopo rispondi se puoi, non a me, ma a tanti ragazzi che mi chiedono ma come si fa a lavorare anche un mese in Biblioteca o alle colonie estive, chi decide chi deve lavorare in Biblioteca?, quali requisiti bisogna avere?, prima decideva “il principe stoicista” o suoi accoliti del momento, oggi invece come funziona?

In attesa di una tua risposta, io dico la mia, allora i requisiti per lavorare in Biblioteca sono in primis, essere di sinistra? o comunque affiliato, amico o parente di alcuni suoi dirigenti, basta conoscere chi lavora per capire a chi sono riconducibili, come mai caro Jacopo per le colonie estive non si è pensato di evitare che alcuni che lavorano in biblio lavorassero anche per le colonie estive, per andare incontro a quell’inclusione sociale di cui pensate di essere unici porta bandiera, e consentire a molti ragazzi/e di poter iniziare ad essere anche per poco protagonisti del proprio futuro.

Servizio Biblioteca, come mai voi che avete nel vostro DNA la libertà di scelta e di coscienza,” avete gestito la Biblioteca senza nessuna determina di affidamento di servizio per ben 2 mesi” , per i non addetti ai lavori l’Arci ha lavorato parte del mese di Aprile, Maggio,fino al 21 Giugno senza che il responsabile del servizio di Pubblica Istruzione e Cultura del Comune avesse determinato in tal senso, evito di parlare e di tirare in ballo la ” bella addormentata nel bosco delegata alla cultura” perché in quel periodo dormiva o era impegnata ad esibirsi ,la sostanza è che i dirigenti Arci, fidandosi della parola di “colui” che ha costruito il suo mito sulla menzogna, hanno fatto lavorare i ragazzi inconsapevoli del fatto che gestivano un servizio comunale illegalmente, senza nessun impegno di spesa per far fronte al pagamento degli stipendi degli operatori della Biblio, compiendo un illegalità senza se e senza ma.

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Il risultato è stato che il 21 Giugno veniva fatta la determina per l’affidamento del servizio, a questo punto i dirigenti Arci hanno detto ai ragazzi , che se volevano continuare a lavorare dovevano accettare il fatto di aver lavorato 2 mesi gratis,altrimenti lascio a voi la risposta! senza che questa scelta fosse nota a loro prima che si consumasse una delle tante illegalità ormai diffuse in Palagiano.

Nel concludere voglio dire a Jacopo che quello che hai fatto è proprio” reato”, mandare vaffanculo i nostri Amministratori,ma come ti sei permesso, ti do un consiglio per il futuro, la prossima volta invece di macchiarti del reato di turpiloquio in luogo pubblico e permettimi di vaniloquio, “macchiati del reato di truffa aggravata e continuata e falso in atto pubblico”, son sicuro che ti assegneranno per “premio” la delega di assessore.

La morale è che non basta un corollario di buone intenzione per far si che una persona, un associazione sia ONESTA, la quotidianità è molto differente .

Au revoir