Giacomo non domanda…ma risponde!
16 Marzo 2017Che Palagiano fosse un paese unico lo sospettavo da tempo, ma adesso ne ho le prove.
Palagiano è probabilmente l’unico paese al mondo in cui i politici, invece di accettare che venga sottoposto a verifica quanto da loro affermato, si improvvisano “fact checker” dei… “fact checker”! Tra l’altro definiti tali da loro stessi. Se non siamo su “Scherzi a parte” poco ci manca.
Premessa
Vale forse la pena ricordarlo ancora una volta, le mie recensioni hanno il solo scopo di valutare, a mio modo di vedere, la validità delle proposte avanzate dai vari candidati riguardo ad alcune criticità che il paese si trova a vivere e il grado di fattibilità che le caratterizza. Pertanto, lo spirito nel confrontarci dovrebbe essere quello di arricchirsi vicendevolmente, cercare di cogliere il meglio di queste discussioni, ed evitare di far passare il messaggio che si è infallibili o che si è immuni dal commettere errori di logica discorsiva o di calcolo perché, per chi l’avesse dimenticato: “errare è umano”, capita a tutti a cominciare da me e nessuno può dirsi estraneo alla possibilità di commetterli. Quindi, al fine di spersonalizzare questa rubrica e renderla più vivace e brillante, tenuto conto della non tanto velata accusa di non essere imparziale, la rubrica avrà oltre me, d’ora in avanti, un altro interlocutore che porrà domande ai vari candidati Sindaci.
L’antefatto
Tutto ha avuto inizio quando, dopo aver postato il primo articolo di questa rubrica, dedicato al candidato Domiziano Lasigna,”QUALCUNO”, forse preda di un entusiasmo un tantino prematuro, pensò bene di battezzarmi “fact checker” a mia insaputa.
(Inutile cercare adesso le prove di tanto entusiasmo poiché, con un colpo di mano degno dei mezzi cui faceva ricorso l’IngSoc, il Partito Socialista Inglese immaginato da Orwell nel suo romanzo distopico “1984”, qualcuno ha già provveduto a riscrivere la storia cancellando da FaceBook il post in cui oltre a linkare il mio articolo, magnificava il mio operato – definendomi appunto “fact checker”.)
I fatti
Lasciando perdere i quattro presunti principi che dovrebbero informare il “fact checking” secondo Gisonna, che lasciano il tempo che trovano perché nessun vero osservatore dei fatti si lascerebbe distrarre dalla maglietta indossata dall’interlocutore poiché, per sbugiardarlo, sarebbe sufficiente mostrare che starebbe affermando il falso provando a spacciarlo per vero, andiamo adesso a ri-verificare la bontà di quanto da me affermato nell’articolo dedicato a Gisonna e da questi ritenuto sbagliato.
Gisonna, per dimostrare che sarei io a sbagliare riguardo al mancato pagamento dell’ecotassa, ha esibito la sua conoscenza della legge che l’ha istituita e perfino del meccanismo, contenuto in detta legge, attraverso cui calcolarne l’entità e poter provvedere al suo pagamento. Tutto esatto, per carità, ma… c’è un “ma” che Gisonna trascura vuoi per distrazione, vuoi perché forse non ha tempo da dedicare alla lettura dei giornali.
Sarebbe bastato infatti mantenersi aggiornati attraverso i giornali per sapere che l’utilizzo del meccanismo previsto dalla legge è stato sospeso dall’Assemblea Regionale per ben due volte – la prima volta nel 2015, e ha riguardato gli anni che vanno dal 2013 al 2015 stesso, e una seconda volta nel 2016, di cui diede conto anche su questo sito l’allora consigliere Amatulli, per tranquillizzare coloro che, non si sa bene se allarmati o per procurare allarme, davano per scontato che l’Ecotassa sarebbe stata “finalmente” pagata.
E non finisce qui. Per l’anno in corso la Regione Puglia sembra già pronta a concedere il tris: “La commissione Ambiente del Consiglio regionale pugliese ha approvato a maggioranza l’articolo unico sull’ecotassa, il tributo speciale per il deposito in discarica e in impianti di incenerimento senza recupero energetico dei rifiuti solidi. … La norma stabilisce che tutti i Comuni che prevedono di conseguire nei mesi di settembre e ottobre 2017 una media percentuale di almeno il 5% in più dei dati riferiti al 2016, sono esentati dal pagamento del contributo, fermo restando l’obbligo di procedere al conguaglio entro il 31 dicembre 2017.” (Ansa: “Consiglio Puglia: in Commissione Ambiente norma su ecotassa”, 23 febbraio 2017)
A Gisonna, che è un tecnico ma è già stato anche un amministratore del Comune di Palagiano, adesso chiedo: 1) queste notizie le dovresti conoscere già, oppure ritieni che sia facoltativo conoscerle quando ci si dà alla politica? 2) Credi ancora che le decisioni prese dalla Regione siano variabili secondo il colore o il disegno stampato sulla maglietta di chi se ne fa portatore in una recensione, o stai cominciando a prendere coscienza di essere cascato nella più banale tra le fallacie logiche? Non potendo confutare l’argomento, si prova a tirare su chi lo avanza. Sperando si tratti di un fesso.
Poiché non amo perdere tempo ulteriore, esibendo conoscenze che considero alla portata di qualsiasi mio interlocutore, voglio concludere questa mia recensione mostrando come anche un professionista possa sbagliare nel fare calcoli. A tal proposito riporto integralmente quanto affermato da Gisonna a proposito del calcolo dell’ecotassa:
“Considerando che il peso di rifiuti in base al piano finanziario Tari è di 7.062 tonnellate il risultato è di euro 159.530,58 contro 36.510,54 dei Comuni più virtuosi: perché non risparmiare 123.020,04?”.
Gisonna, per calcolare il tributo, ha considerato il totale dei rifiuti prodotti in un anno a Palagiano e l’ha reso base di calcolo! Quando invece sappiamo che l’ecotassa intende colpire, e colpirà allorquando non sarà più oggetto di proroghe, esclusivamente i rifiuti indifferenziati, il cui peso non ammonta a 7.062 tonnellate ma è pari a circa 3.800 tonnellate. Che costituiscono il risultato netto ottenuto dopo l’opera di separazione e selezione, “pretrattamento”, messa in atto dalla CISA, la ditta proprietaria dell’inceneritore di Massafra, sulle 4.118 tonnellate di rifiuti indifferenziati ad essa conferiti nel 2016 dal comune di Palagiano.
Dopo detto “pretrattamento”, dunque, la cifra base per il calcolo dell’ecotassa diventa 3.800 e non 4.118 o, addirittura, 7.062, quella utilizzata dal dottor Gisonna, che moltiplicata per euro 22,59 (l’aliquota che ci spetterebbe pagare se non si dessero le proroghe) dà per prodotto euro 85.842,00.
Questo discorso va replicato anche quando si vuole ipotizzare per il nostro Comune un percorso che lo renda “virtuoso” e, infatti, in tal caso la somma da devolvere come ecotassa non sarebbe pari a euro 36.510,54, calcolata da Gisonna, bensì a euro 19.646,00 (cifra che si consegue moltiplicando 3.800 tonnellate per euro 5,17, l’aliquota applicabile ai comuni che attestano la propria differenziata sopra il 65%).
Ricapitolando
Secondo il dottor Gisonna il risparmio conseguibile differenziando di più sarebbe pari a euro 123.020,04; secondo calcoli più accurati, invece, tale risparmio non supererebbe i 66.196,00 euro.
Forse non sono “noccioline” neanche 66.196,00 euro, come sostiene Gisonna parlando impropriamente di 123.020,04 euro, ma continuo a dubitare che possano tornare utili volendo soddisfare il senso di fame che assale una popolazione costretta a versare ogni anno un tributo “calorico” grande quanto due milioni e seicentomila euro ogni anno!
Concludendo
Credo converrai con me, Gennaro, sul fatto che si possa sbagliare, ma far notare l’errore, quando c’è, non si traduce automaticamente in una bocciatura inappellabile del professionista o del candidato sindaco. Sbagliare è umano, ma è considerato ancor più umano, per nostra fortuna, imparare dagli errori rimediando.
Vorrei inoltre ribadire un principio che mi ha sempre fatto compagnia durante l’impegno politico e sono certo accompagnerà anche te: il fatto che non tutti mi votassero non mi portava a considerarli miei nemici, erano semplicemente persone favorevoli a un progetto diverso dal mio. Le elezioni durano pochi mesi, passati i quali si ritorna alla vita quotidiana.
L’augurio conclusivo, caro Gennaro, è che si continui discutendo serenamente così come abbiamo fatto sostando sotto la Casa comunale lunedì mattina. A noi piace confrontarci perché convinti che il confronto arricchisce e “costruisce ponti”, al contrario dell’indifferenza.
Ti ho riconosciuto il coraggio di metterci sempre la faccia in questa tua avventura politica, senza risparmiarti, esponendoti anche ad eventuali errori, al contrario di altri che preferiscono tacere o parlare dopo aver verificato che io sia di spalle. ????
Come ho annunciato in premessa, per evitare che si personalizzi troppo il nostro confronto, la mia recensione termina qui e non sarà seguita da altre. La prossima, se si renderà necessaria, sarà condotta da un altro nostro concittadino, che avendo deciso questa volta di non affiancare alcun candidato, godrà forse del beneficio dell’imparzialità in misura maggiore.
Au revoir.
Giacomo Di Pietro