Globalizzazione e conseguenze

11 Febbraio 2005 Off Di Life
il pecorino, detto, romano prodotto in Sardegna o altri della nostra zona. Ultimamente mi sono resa conto che prodotti atavicamente di produzione locale sono sempre meno reperibili.
Giorni fa dal mio fruttivendolo, come da altri, ho trovato pomodori provenienti  dal Marocco, l?insalata detta incappucciata dalla Spagna ,indivia francese, ceci Turchi, fagioli argentini, lenticchie marocchine, noci californiane.
Inoltre tanti oggetti di uso comune, dall?abbigliamento  firmato o di pi? largo consumo sono realizzati in paesi extracomunitari su incarico di aziende italiane o europee.
Ho pensato ai meccanismi perversi dell?economia e alla  questione chiave  della nostra epoca:la globalizzazione indubbiamente una forza positiva, ma quanto aiuta i pi? poveri del pianeta? Penso che i vantaggi siano solo per i grassi gruppi economici che sfruttano a proprio vantaggio le forze lavoro dei nuovi paesi emergenti .
Globalizzazione, obbiettivo ventilato a vario titolo e con vari intenti da molti, ma ho l?impressione che le regole debbano essere riviste, le carte del gioco economico mi pare siano truccate.
Ripensando alla visita dell?ambasciatore dell?Angola con cui intratteniamo  scambi culturali,e a cui pare stiamo insegnando la coltivazione degli agrumi, ho pensato,scommettiamo che fra dieci anni o anche prima dal fruttivendolo potr? acquistare Clementine made in Angola?? per allora chiss? cosa staranno coltivando i nostri agricoltori. Boh?
Mi auguro di suscitare un confronto anche aspro ,parliamone.
Loredana