Grave difficoltà dell’agricoltura jonica per le piogge torrenziali
8 Ottobre 2013
La Cia, Confederazione Italiana Agricoltori di Taranto, segnala che le abbondanti piogge di questi giorni stanno mettendo in grave difficoltà la provincia di Taranto e al momento è difficile fare una stima dettagliata dei danni.
In particolare a Ginosa, Castellaneta, Laterza e nei comuni della zona orientale da San Giorgio ad Avetrana, molti ettari di ortaggi e vigneti da tavola e da vino, frutteti e agrumeti, sono stati completamente distrutti, danneggiati anche capannoni e abitazioni.
Ricordiamo che alcuni territori di questi comuni erano stati già devastati dall’alluvione del 2003 e del 2011 e che molti imprenditori agricoli avevano già subìto gravi danni allora e ancora oggi, a distanza di anni, aspettano il ristoro dei danni subiti.
La pioggia rende difficile anche la percorribilità delle strade rurali e gli accessi nelle aziende a causa della presenza di fango e detriti trasportati dalla violenza dell’acqua.
Naturalmente la nostra amarezza è quella di constatare che ad ogni calamità si ripete la stessa ed identica situazione: raccolta delle segnalazioni di danni, richiesta di riconoscimento della calamità atmosferica e successiva presentazione delle domande, dopodiché passano gli anni e le aziende non ricevono alcunché.
La gente estranea al settore agricolo è convinta che gli agricoltori intascano puntualmente soldi per ogni calamità e pertanto non comprende come mai si protesta bollato il tutto come il solito lamento degli agricoltori.
Nei prossimi giorni assisteremo all’ormai consolidato fenomeno della solidarietà da parte di tutti verso il mondo agricolo, decine di milioni di euro a disposizione alla nostra agricoltura.
Sarebbe interessante verificare quello che è accaduto negli ultimi dieci anni; oltre dieci calamità hanno interessato le imprese agricole della nostra provincia, che in compenso, al momento in molti casi, non hanno ricevuto alcun ristoro del danno subito, nonostante le innumerevoli promesse pervenute da ogni parte politica.
Scoppia la rabbia tra gli imprenditori agricoli che denunciano peraltro strade dissestate o addirittura chiuse, canali di scolo della bonifica in crisi di deflusso ed i terreni circostanti allagati con conseguente rischio di fenomeni di marciume radicale delle piante.
La Cia pertanto ha inviato un telegramma all’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia Fabrizio Nardoni e al Dirigente dell’ufficio Provinciale Agricoltura Giuseppe Marti per chiedere una verifica tempestiva dei danni all’agricoltura e l’avvio delle procedure per venire incontro alle esigenze dei produttori colpiti dal maltempo.
La CIA chiede che siano attivate tutte quelle misure urgenti per il riconoscimento dello stato di calamita naturale.