…”ha saputo parlare con semplicità alle persone”

…”ha saputo parlare con semplicità alle persone”

21 Maggio 2012 22 Di Life

Il risultato elettorale del 21 maggio 2012 premia il candidato Antonio Gaetano Tarasco, perché ha saputo parlare con semplicità alle persone. Ora queste, si apettano che si cali nei problemi della comunità, ascolti con attenzione i buoni suggerimenti e agisca con la sua calma, serenità e capacità.
A un medico ospedaliero, non dovrebbe mancare il metodo di lavoro: conoscere, accertare, diagnosticare, proporre la soluzione o cura, indicare il percorso ai collaboratori e verificare dopo un determinato tempo la soluzione del problema .
Un Sindaco dovrebbe seguire lo stesso metodo: ascoltare le persone, conoscere il problema, accertare tutte le informazioni necessarie, proporre o ricercare la possibile soluzione con i funzionari dell’Ente, dare direttive precise ai funzionari e dipendenti del Comune e verificare successivamente in tempi dati la soluzione del problema. In questo modo tante questioni saranno risolte al meglio.
Non sempre i Sindaci “politicizzati” hanno avuto un metodo. Ascoltavano per convenienza, cercavano soluzioni senza il confronto con i funzionari o con i consiglieri, non davano direttive, imponevano soluzioni rabberciate e 1+1 diventava zero, oppure diventava 3 o numeri all’infinito e il problema restava lì, irrisolto per un sindaco e poi per l’altro e così via. L’augurio che si può fare al dott. Tarasco è quello che curi con attenzione il bene comune. Di lui ci si può fidare! Ha dato ampia prova di preoccuparsi con serietà e serenità del bene delle persone che ha trattato come medico. Palagiano aveva bisogno di un candidato professionista serio, popolare, audace, con un’etica nella testa e nell’anima. L’ha avuto, anche grazie alla ricerca operata dai rappresentanti del PD e dell’UDC. Dare a Cesare quello che è di Cesare. A questi gruppi politici spetta soprattutto accompagnare e sostenere Tarasco nel seguire con metodo e con una visione globale e particolareggiata la sua faticosa funzione di Sindaco. Gli elettori in Lui hanno visto la capacità di saper essere trasparente ed efficace.
A nulla sono valsi gli sforzi economici e clientelari incomprensibili del candidato del centrodestra. Quest’ultimo è risultato scarsamente credibile in tutta la campagna elettorale. Peccato. Un giovane, così animato da tanta verve, ha sciupato una ghiotta occasione per essere almeno considerato più credibile. Al ballottaggio ha preso meno voti del primo turno, nonostante sia stato sostenuto dal Partito degli Infami, dal Partito della C 2 Prima di Tutto, dal partito dei Pigliatutto. Forse, il povero Ciccio non si era accorto della buona compagnia. Senza, sono certo, avrebbe perso con maggiore dignità. Gli slogan utilizzati dimostravano incoerenza tra il dire e il compiuto. Questa campagna elettorale poteva essere l’occasione per superare il clima infame e fazioso che si respira da molti decenni e gettare le basi per un nuovo confronto sui temi reali di questa comunità. Invece, Ciccio ha concentrato le sue energie sul gossip nostrano, utilizzando la sua tifoseria per continuare nel gioco delle infamie. Insulti, pettegolezzi. Il tentativo di apparire serio mentre milita in un partito fondato da un corrotto-corruttore, che conduce una vita immorale, dedito alla prostituzione minorile, che ha governato solo sulla menzogna, non gli ha prestato una nuova immagine. Comunque auguri anche ai perdenti. Il Paese ha bisogno di essere governato per davvero, non lo è da molti anni. Cogliete l’occasione vincitori e perdenti è dato respiro alle persone che si sono rese alle urne.

IRIS