Il “principe” dei miracoli
11 Dicembre 2010Dopo la risposta data al Consigliere Amatulli, in merito alle sue perplessità sul Csa per la gara della raccolta e trasporto rifiuti, diventa palese a tutti che siamo guidati da una manica di sbandati con a capo un uomo che ormai vive solo per dare libero sfogo alla sua fervida immaginazione che lo porta ad allontanarsi dalla realtà in maniera imbarazzante, come in quest’ultimo caso.
Ormai va avanti per slogan, fa propaganda anche su temi importanti, facendo promesse e illudendo i cittadini (come fa da tre anni a questa parte); l’ultima delle sue “boutade” è stata quella in cui sostiene che grazie a una “sistema innovativo”, il porta-a-porta, dovremmo ottenere due miracoli: raggiungere adeguati livelli di differenziata e ottenere sostanziosi risparmi.
Un “sistema innovativo”
Nulla da dire per il sistema porta a porta, ma che questo possa farci ottenere risparmi in bolletta in breve tempo è un qualcosa del tutto immaginario; solo soggetti che non padroneggiano l’argomento possono dire inesattezze di tale portata.
Il mio articolo sulle osservazione sul CSA, aveva un duplice obiettivo: il primis, quello di “smentire” l’uomo della menzogna, colui che illude con post propagandistici i cittadini sui risparmi che si otterranno in bolletta. Falso! Perché, con questa gara, non solo non avremo risparmi, ma ad agosto 2011 – quando arriverà la bolletta presso le nostre case – verificheremo già il primo probabile aumento. Quindi, come si possono sostenere certe fesserie, senza prima consultarsi con l’ufficio finanziario del Comune di Palagiano? L’unico ufficio, forse, consapevole degli aumenti che produrrà questa gara e che ben poteva erudire chi vive solo di immaginazione.
È tutto sommato semplice fare delle previsioni partendo dai costi dell’attuale servizio di raccolta e conferimento (voci che si possono sommare, ma che è scorretto confondere), purché si abbiano ancora i piedi ben saldi a terra:
per l’anno 2009 e 2010 i costi sostenuti sono stati:
€ 970.000,00 per il servizio di raccolta e trasporto (Serveco)
€ 720.000,00 per i costi di conferimento alla Cisa.
Totale € 1.690,000,00
Nel 2011 con l’entrata a regime di questa gara , i costi facendo delle previsioni potrebbero essere i seguenti, applicando un ribasso pari al 15% sull’importo a base di gara:
il 1°anno € 1.215.500,00 Iva compresa, per il servizio di raccolta e trasporto
quindi circa € 245.000,00 in più rispetto al costo pagato fino al 2010 alla Serveco;
l’unico modo che possa compensare questo maggiore esborso è quello derivante da un sensibile calo dei costi di conferimento alla Cisa, ovvero, attraverso un aumento della raccolta differenziata che dovrebbe almeno raggiungere la soglia 40%. Facendo un calcolo in tonnellate, dovremmo ridurre di circa 2.650 tonnellate il conferimento di indifferenziata presso la Cisa.
Nel caso in cui la soglia del 40% non fosse raggiunta, come è probabile che accada il primo anno, la prossima bolletta che i cittadini vedranno recapitarsi sarà per forza di cose più “pesante” di quella pagata quest’anno.
Queste sono ovviamente previsioni basate sui numeri, non si tratta assolutamente di disfattismo dettato da “rancori”.
Nel 2° anno il servizio, cosi come previsto nel capitolato, il costo del servizio di raccolta e trasporto subirà un primo aumento di circa 50.000,00 €, passando a € 1.262.250,00 Iva compresa.
Dal 3°anno al 9°, il costo del servizio si stabilizzerebbe ad € 1.355.750,00 Iva compresa.
Quindi, dal 3 anno in poi il costo del servizio di raccolta e trasporto, tenendo conto di questa previsione, aumenterebbe rispetto al 2010 di circa 380.000,00 €.
Di conseguenza, per cercare di non fare aumentare il costo della bolletta, nel 2013 il nostro comune dovrebbe arrivare ad una percentuale di raccolta differenziata di oltre il 55%! pari ad una diminuzione del costo di conferimento di circa 380.000,00 € sui 720.000,00 € pagati nel 2010; cioè, dovremmo ridurre di circa 4.000 tonnellate il conferimento di indifferenziata presso la Cisa.
Questa è una previsione che molto semplicemente spiega come stanno realmente le cose, solo raggiungendo queste percentuali di differenziata possiamo sperare di non avere aumenti nella prossima bolletta. Ma c’è qualcuno oggi che se la sente di affermare che tale obiettivo è realmente raggiungibile in così poco tempo?
Naturalmente è speranza di tutti i Palagianesi che questo accada, ma di fronte alla speranza ci si può regolare in due modi: facendo sì che divenga realtà in tempi più o meno brevi, oppure, evitandosi tale fastidio e proclamando che presto avverrà un miracolo! È la seconda, mi pare, la soluzione scelta dal “principe”.
Un Capitolato degno della Prima Repubblica!!!
Rancoroso: serbare rancore verso (o contro) qualcuno.
Arbitrario: opinione del singolo, senza riscontri oggettivi.
Devo riconoscere che talvolta so essere persona un po’ rancorosa, può anche starci quindi che qualcuno mi definisca tale. Soprattutto quando quel “qualcuno” sa di essere a sua volta persona altamente inaffidabile e incline al tradimento, come hanno imparato ad apprendere migliaia di Palagianesi che hanno avuto la sfortuna di incrociarlo.
Mi viene invece difficile accettare di essere definito “arbitrario”, in quanto le mie osservazioni sono di regola puntuali e dimostrabili con riscontri oggettivi. A differenza delle chiacchiere sparse da altri, la mia analisi del Csa ha voluto dimostrare e mettere alla berlina il tecnico redattore, (pagato lautamente da noi cittadini) e la manica di sbandati che è venuta meno ad un suo preciso dovere: quello di vigilare!
Questo, ovviamente, avrà provocato qualche travaso di bile non indifferente; si spiegano così le razioni scomposte che hanno portato a negare l’oggettività dei riscontri e a far dire che venivano da “un ignorante incontrato per caso”.
Ma, se i riscontri non sono oggettivi e quindi arbitrari, perché fare ricorso all’insulto, invece che a una più semplice querela? Non è forse vero che, se le accuse rivolte agli “sbandati” e le manchevolezze rilevate nel Csa fossero davvero “arbitrarie”, sarei più che meritevole di una denuncia?
E’ inutile stare a riproporre tutte le irregolarità e le omissioni contenute nel CSA e nel bando di gara, voglio invece soffermarmi solo su “una” tra le tante affermazioni false che il “principe” è stato in grado di inanellare, nell’articolo di risposta al Consigliere Amatulli.
In quell’articolo, il “principe” afferma quanto segue: “Quanto al cosiddetto “computo metrico” di cui sarebbe carente la documentazione di gara, si può agevolmente rispondere che per tutto quanto sopra detto in ordine all’onere della progettazione affidato ai concorrenti, che l’analisi e la indicazione dei costi di personale, mezzi, attrezzature, sicurezza, ecc. (di cui il Comune ha, ovviamente, un suo calcolo preciso), viene lasciata alla libera progettazione di ogni singolo concorrente che, sulla base delle proposte che redigerà e delle soluzioni tecniche che proporrà, espliciterà i costi relativi. Il medesimo criterio, peraltro, venne seguito per l’appalto precedente a cui il Consigliere Amatulli sembra essere affezionato.”
Sospendendo al momento ogni giudizio sull’opportunità di lasciare alle ditte concorrenti il compito di redigere il “computo metrico”, faccio notare che , contrariamente da quanto sostenuto dal “principe”, nella vecchia gara il “computo metrico” non solo era presente, ma, oltre ad esserne parte integrante, era quanto mai dettagliato (altro che “medesimo criterio”!). Infatti, con delibera di C.C. n. 58/1999 veniva approvato il Piano finanziario per la gara e ad esso venivano allegati tre fogli contenenti i “Costi di gestione” ben dettagliati.( in quel computo metrico, in sede di gara fu rilevato solo la mancanza di una voce di costo, cioè, quella relativa alla gestione TIA). Vale a dire che i consiglieri tutti poterono visionare e approvare il computo metrico. Quanta differenza, allora, tra ieri ed oggi. Oggi la visione di quel computo diventa impresa impossibile (nonostante la nota esplicativa a firma dell’Arch. Schiavone dicesse che il computo metrico era in possesso dell’A.C. ma non visionabile per le ditte) anche nel caso in cui un singolo consigliere si reca di persona presso l’UTC. Vero consiglieri Catucci e Mancini?
Per chi lo volesse, cliccando QUI è possibile visionare il computo metrico (quello vecchio però!).
Quando non si conosce un argomento bisogna essere umili e l’umiltà presuppone che si abbia piena contezza dei propri limiti. Quindi meglio sarebbe in certi casi farsi aiutare da chi è più competente; io ignoro molte cose, infatti, e per capire meglio mi faccio aiutare da chi ne sa più di me. Cosa c’è di male nel farsi aiutare?
Ma dico io, prima di scrivere tante stupidaggini, non poteva leggere e studiare i documenti, il capitolato della vecchia gara con relativi allegati, il bando e tutto il resto, invece di continuare a dar sfogo alla sua fantasia? Oppure, non poteva farsi consigliare da tecnici preparati per dare una risposta adeguata al Consigliere Amatulli, invece di scadere in insulti e offese del tutto gratuite?
Così facendo, il risultato è quello di coinvolgere anche le istituzioni in “performance” che sarebbero degne di tutt’altri contesti. Va dato dunque merito al Consigliere Amatulli di aver dato prova non solo di competenza e sensibilità, ma soprattutto di aver saputo rispettare il ruolo che svolge non abbassandosi ad un livello di polemica semplicemente incommentabile.
Consapevole di aver dato con questo articolo un piccolo contributo al Dossier preparato da Mario per la questione rifiuti, do appuntamento a tutti per un nuovo interessante argomento: il fantomatico “Piano Insediamenti Produttivi” (P.I.P.). Che fine ha fatto?
P.S. In questi casi è consigliabile sorridere, e magari distrarsi facendo “shopping”, è provato scientificamente che fare shopping è un ottimo antidepressivo!
Au revoir
Il cittadino
Giacomo Di Pietro