IL CONSIGLIERE MELLONE (A.N.) CHIEDE AL SINDACO……………….
16 Giugno 2005Chiss? semmai riuscir? ad allenare i suoi muscoli, credetemi, ne avremmo da vendere, nella palestra della seria programmazione con i giusti attrezzi dello sviluppo, agli ordini di capaci e dinamici educatori.
Chiss? se l'orecchio e l'occhio dell'inventiva mai si schiuderanno ed almeno per un attimo, sar? abbandonata l'ossessiva e penosa corsa al mutuo che finisce alla lunga per impoverire bilanci ed impigrire cervelli.
Su questo, ho sempre desiderato confrontarmi e questo ho pi? volte riferito in Consiglio, allorquando era opportuno far notare che Maggioranza e Minoranza avevano l'impellente bisogno di ragionare insieme alla ricerca di strategia ed opportunit? comuni, per un rilancio socio-economico della nostra, si piccola, ma certamente potenziale comunit?.
Il tutto, non certo attorno agli stucchevoli tavoli delle commissioni, dove si continuano a mantenere ruoli e rappresentanze, ma al tavolo della concertazione dove, non tessere e partiti, non Amministrazione ed opposizione, ma unicamente PALAGIANESI.
Sono certo che avremmo visionato insieme i nostri elaborati per Agricoltura e Turismo e non si avrebbe l'essenziale bisogno di Cassa Depositi e Prestiti, altrimenti immobilismo che, tra l'altro ci indebiter? non so fino a quando per delle opere pressoch? inutili.
Una sciacquatina di faccia ad una testa con la barba incolta!!!!!.
Sono certo che avremmo senz'altro gestito meglio quell' area cimiteriale, troppo in fretta “affi-donata” a terzi; sono certo che ci saremmo organizzati in proprio ed i mezzi c'erano, in quanto a telematica e monitoraggio del Territorio e gli utili sarebbero rimasti nelle nostre casse; sono certo che il dopo alluvione sarebbe stato per gli interessati pi? indolore, se insieme avessimo pianificato un pi? vigile programma di emergenza (chiesi all'epoca una commissione paritetica di controllo); sono certo che la Politica avrebbe nelle tasche qualche curriculum in meno ed il Paese qualche giovane lavoratore in pi?.
Sono certo che, all'unanimit?, avremmo approvato il Documento Programmatico Preliminare, cementando le fondamenta di quel Piano Urbanistico Generale che, a mio avviso e salvo clamorosi ripensamenti, ? gi? estinto prima di nascere.
Non perch? lo voglia io ma ce lo dice proprio quell? ipotesi di impostazione tracciata in quel D.P.P. che, da subito, ? sembrata ai pi?, lacunosa nella distribuzione e nella professionalit?.
Sono certo che ci sarebbero almeno due aree in pi? da destinare al verde attrezzato; non sono certo che un Assessore si sarebbe dimesso in corso d'opera, sono certissimo invece che, se ce ne fosse stato proprio uno, non sarebbe stato quello all' Agricoltura!.
Sono certezze, queste, che purtroppo rimangono nel cassetto.
Non nel mio naturalmente, ma di colui al quale un giorno, prevedo non lontanissimo, presenteremo il saldo e chiederemo tantissime spiegazioni. Nel frattempo non ci resta che occuparci di quotidianit? e non certo con la ostinazione dell'opposizione ad oltranza che, alla fine, rischia di ingenerare in chi ti ascolta, una sorta di sindrome da “al lupo al lupo”, per cui quando effettivamente il lupo c'?, la gente non ci crede pi? ed il pi? delle volte ti accorgi che ? pure sparito il pastorello.
La cronaca recente ci presenta due casi spinosi.
Il primo a proposito del Parco degli Ulivi.
Almeno cos? lo avevano chiamato i firmatari del Programma Elettorale presentato alle comunali 2002 dal centro-sinistra.
Di fatto rimane che, una larga porzione di sottoscrittori continua a sognare parchi e ville, il Sindaco invece, anche lui firmatario, continua a disattendere programmi e disilludere, oltre che sognatori di parchi, almeno la met? del suo elettorato su tutto il resto.
Questi sono i dati emersi dalle ultime tornate elettorali.
A farne le spese ? stato proprio il Prof. Parisi, Ass. all' Agricoltura, al quale, alle Provinciali 2004, ? mancato quel valore aggiunto che gli avrebbero dovuto garantire Partito ed Amministrazione.
Dal Prof. Parisi ritorner? tra poco.
Per concludere sul parco: bastava vincolare avant'ieri l'ex-mercato ortofrutticolo e ieri il Parco degli Ulivi. Le chiedo Sig. Sindaco di rassegnare le dimissioni. Cordialit?. |
Per quanto riguarda le dimissioni del sindaco, ho seri dubbi che ci possa essere a Palagiano, oggi, qualcuno all'altezza di sostituirlo.
Io cercherei nella cerchia degli stretti amministratori e pseudo amici il responsabile delle ultime vicissitudini che hanno prodotto malcontento e anche le dimissioni di Franco Parisi.