IL CORAGGIO DI GUARDAR?CI. Di Gianluca Montemurro
9 Dicembre 2004E? stato interessante, a questo proposito, ascoltare e leggere varie riflessioni di diversi esperti illustri ( sociologi, psicologi, autorit??) che denunciavano una mancanza di responsabilit? e di civilt? diffusa, da parte dei cittadini proprio perch? la truffa ha coinvolto un elevato numero di persone che quasi quasi si consideravano innocui risparmiatori.
Hanno praticamente ricordato (agli altri) che il ladro non ? solo chi entra a derubare, ma anche chi ( coprendogli le spalle) fa il ?palo?o ?mantiene la scala?. Hanno citato anche gli articoli del Codice Civile per essere pi? incisivi con tanto di paroloni a tema.
A questo punto (giacche la letteratura giuridica parla chiaro) mi sono posto alcune domande.
Perch? non riusciamo ad avere lo stesso sdegno per tutte quelle istituzioni che, in modo ancor pi? grande ( vedi multinazionali, banche, singoli imprenditori) continuano a derubare e sfruttare Paesi meno sviluppati?? perch? non prendiamo gli stessi provvedimenti contro quelle banche che usano i soldi dei risparmiatori ( i quali potrebbero, invece, investirli nelle banche etiche) per progetti lontani e giganteschi che sono spesso sporchi di armi e attivit? belliche?? perch? non ci ribolle il sangue contro quelle case farmaceutiche che tengono artificiosamente alti i prezzi di molte medicine, negando la possibilit? a milioni di persone di curarsi da svariate epidemie in tutto il mondo?
Non sar? che siamo bravi solo quando le frodi toccano i nostri portafogli, mentre regna un?indifferenza senza fine per tutto quello che non ci riguarda?
Beh, d?altro canto se ci interessassimo di pi? a queste cose probabilmente non troveremmo tutte quelle offerte nei vari Auchan, Carrefour ecc?ecc che riescono a venderci dei prodotti a basso costo solo perch? da qualche parte del mondo qualcuno viene privato dei beni primari e dei diritti basilari. Per non parlare poi dei diamanti e brillanti vari a causa dei quali nelle miniere in Sierra Leone muoiono migliaia di persone, per addobbare le ?bellezze nostrane?? e tanto altro ancora.
?E pensare che tanti Paesi del sud del mondo ricchi di materie prime, molto pi? di noi, non possono nemmeno soddisfare le necessit? primarie di tutta la popolazione.
Di tutto questo noi siamo i primi spalleggiatori, ma ancora troppe poche persone si interessano di questo.
Chiss? se un giorno avremo il coraggio di votare politici che propongono dei concreti programmi di ri-equi-librio e che abbiano la coerenza di dirci che per fare ci? bisogna che noi occidentali iniziamo a rinunciare a un bel po? del nostro benessere (imbrattato di tanta ingiustizia) magari accettando salari pi? bassi, comprando banane, caff?, cacao e ogni sorta di prodotto che non si produce qui da noi, a prezzi pi? alti, rinunciando alle nostre costose vacanze, agli estetismi inutili, allo spreco di materie riciclabili e tanto ancora, tutte cose che la maggior parte della gente pu? e dovrebbe fare.
Ancora una volta siamo, dunque, chiamati a fare i conti con la nostra pigrizia, con il nostro egoismo.
Guardiamo, perci? a chi nella storia ha saputo dare del ?proprio?, sperando in una umanit? pi? felice e cerchiamo di uscire dalla nostra sottile e quotidiana ipocrisia.