Il nostro territorio :conoscerlo per tutelarlo e valorizzarlo.

Il nostro territorio :conoscerlo per tutelarlo e valorizzarlo.

9 Giugno 2014 0 Di Life

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La caratteristica foce del fiume Lenne

 

Il 5 giugno  gli alunni di quinta classe dell’Istituto Comprensivo “G. Rodari” di Palagiano hanno effettuato  una visita guidata  con le loro insegnanti alla foce del fiume  Lenne.

L’iniziativa, prevista all’interno della programmazione delle attività della Settimana dei Ragazzi, è la continuazione di un percorso di conoscenza e studio del proprio territorio, iniziato con le visite guidate al Museo Archeologico di Taranto e ai siti di Parete Pinto e Fontana di Calzo in territorio di Palagiano.

Alle 9,15 tutti sugli scuolabus alla volta di “Pino di Lenne”,  località dove scorre e sfocia il fiume, nei pressi della S.S. 106 tra Castellaneta Marina e Chiatona

Lungo il tragitto gli alunni hanno appreso che quello è il percorso sotterraneo del fiume e hanno potuto osservare le “lame” che anticamente erano sommerse da queste acque.

Arrivati all’inizio del lungo viale che porta alla foce e al mare, ombreggiato dai meravigliosi pini del Bosco di Marziotta,- parte della Riserva Naturale Biogenetica –  gli alunni hanno letto la legenda dei percorsi naturalistici che si possono effettuare all’interno del bosco, contrassegnati ciascuno da un colore e dal nome di una specie della fauna che popola il posto.

Non hanno potuto osservare, però, il grande Pino d’Aleppo, il più antico d’Europa, perché, purtroppo, oggi si ritrova in area privata  e non in un’area protetta pubblica.

Hanno poi continuato a percorrere il viale intravedendo ogni tanto un pezzo di fiume celato da una fitta vegetazione di canneti.

Giunti nel punto in cui  il fiume diventa ben visibile, gli alunni sono rimasti  incantati daklla bellezza di questo scorcio di Natura, anche se un po’ delusi poichè, nonostante abbiano osservato un assoluto silenzio, non hanno potuto avvistare l’airone cenerino e la gallinella d’acqua, tipica fauna del fiume, ma solamente … un pesce che saltava  nell’acqua e una gazza che, probabilmente, era a guardia del suo nido.

Più avanti hanno osservato l’ampia foce a estuario del fiume, nell’acqua e sulla sabbia delle cozze e una striscia di sabbia tra la foce e il mare

Le maestre hanno spiegato ai ragazzi che, durante l’alta marea, la foce viene sommersa dall’acqua salata del mare si confonde con quella dolce del fiume, mentre con la bassa marea il mare si ritrae, lasciando detriti vari e valve di molluschi, come le cozze, cosicché la foce viene progressivamente ostruita da depositi sabbiosi.

Dopo una passeggiata rilassante sul bagno-asciuga, gli alunni hanno  consumato la loro colazione all’aria pura, prima di fare ritorno a scuola, certamente più consapevoli delle inestimabili bellezze paesaggistiche del nostro territorio da amare, rispettare e tutelare.

 

p.     Le Insegnanti

Carmela MONTEMURRO