Il Partito Democratico apre la nuova sede
1 Aprile 2009Ressa: “Non parliamo solo delle cose che faremo, ma anche delle cose che stiamo già facendo”
Dalla Di Sarno l’invito a frequentare il circolo, per un proficuo confronto delle idee
“Momento diretto di confronto con i segretari dei circoli, per conoscere le esigenze del nostro popolo da chi dalla voce del popolo le ascolta”.
Così Elisabetta Di Sarno, segretaria cittadina del Partito Democratico, descrive l’incontro a Roma con Franceschini, durante il comizio che ha preceduto l’apertura della nuova sede, in Corso Emanuele n. 67. Da insegnante, ha poi parlato dei problemi della scuola, “priorità di emancipazione, oggi divenuta priorità dei tagli. Ma non si taglia ciò che funziona, cioè gli insegnanti, e si lasciano tutte le disfunzioni. Oggi la scuola è una casa da svuotare per mantenere intatte le case dei poteri forti. Così come da svuotare sono i precari, gli stranieri, noi che stranieri siamo stati fra molti altri popoli, la sicurezza sul lavoro, la sicurezza sulle strade e nelle città. In compenso, abbondano le megalomanie fuori tempo: un ponte avveniristico che deve collegare le mulattiere, le centrali nucleari, una tecnologia energetica ormai superata”.
L’invito a frequentare il circolo, “dove i diversi pensieri non sono per noi un tiro alla fune, dove chi è più forte fa soccombere l’altro, ma un correre insieme verso il traguardo”, conclude il suo intervento.
Oltre alla Di Sarno, erano presenti Michele Pelillo, assessore regionale alla programmazione e bilancio, Rocco Ressa, Sindaco di Palagiano, Luigi Pinto, candidato per le provinciali nel collegio Mottola – Palagiano (“Una persona che mette al centro l’uomo e fa politica pensando al benessere della comunità”, dirà di lui Ressa), Michele Mazzarano, vice segretario regionale del Partito Democratico.
“L’opposizione quando afferma che è aumentata la Tarsu, esordisce Ressa, omette di dire di chi è la responsabilità dell’aumento delle tariffe. La società che gestisce la discarica ha aumentato il costo dello smaltimento dei rifiuti, ma solo io e il Sindaco di Ginosa ci siamo opposti a questa maggiorazione. O con Ressa o con un altro Sindaco, la tariffa sarebbe quindi lo stesso aumentata, perché è aumentato il costo. Il mio predecessore decise nel 1999 di trasformare il regime di tassa in tariffa. Avere la tassa vuol dire che il Comune chiede ai cittadini un contributo, una parte del costo complessivo del servizio. Con la tariffa il 100% del costo di raccolta e smaltimento è a carico dei cittadini. Fummo l’unico Comune in provincia di Taranto ad attuarla, e uno dei pochi in Italia. Questa è la verità. Palagiano merita qualcosa di più dall’opposizione. E’ vecchio portare in politica il vento della calunnia e mentire, è nuovo invece cercare momenti di confronto, anche duri se necessario. Nei primi cinque anni abbiamo risolto molti problemi. Un residente del rione Bachelet mi ha chiesto: ‘Perché fino a due anni fa i problemi si risolvevano? Questa amministrazione la vedo meno presente’. Ho risposto: ‘Stiamo lavorando per il risanamento del bilancio comunale, che è ora completato, e torneremo ad avere un bilancio sano, pulito e trasparente. L’aver salvato il paese dal dissesto, è un grande merito di questa amministrazione. Palagiano è il Comune con la minore tassazione sulle famiglie, e torneremo un Comune nel quale nemmeno l’addizionale Irpef sarà pagata. La gente non ha l’anello al naso, e leggerà che le delibere non riguardano questa amministrazione. Non ho scheletri negli armadi, tiriamo fuori tutte le carte che andranno alla Corte dei Conti, che deciderà chi ha operato bene e chi ha sbagliato. Abbiamo usato tutte le nostre energie, intelligenze, risorse, per mettere in sicurezza il paese, che ora è realtà, e con i progetti Area Vasta completeremo la messa in sicurezza. Non parliamo solo delle cose che faremo, ma anche delle cose che stiamo già facendo e che rappresentano il futuro del nostro paese. A breve partiranno i lavori per l’ammodernamento della 106 Dir e per l’asta di raccordo Palagiano – Palagianello. Apriremo una casa alloggio che ospiterà i diversamente abili. Completeremo con l’acquisto degli arredi il teatro comunale. Palagiano, in termini di operatività, risorse, impiego di investimenti, non è seconda a nessuno. Occorre aumentare la percentuale di raccolta differenziata, faremo un’isola ecologica al centro e chiuderemo l’altra. Il nostro obiettivo è una città policentrica. Faremo una campagna elettorale seria, serena, dimostreremo con forza le nostre idee e quello che abbiamo realizzato in questi cinque anni, governando la Provincia di Taranto. Dobbiamo eleggere in Provincia un nostro rappresentante, perché è importante esserci nelle istituzioni, per continuare a lavorare bene nell’interesse di questo territorio, non possiamo dare deleghe in bianco ad altri”. Dopo il breve intervento di Pelillo (“Palagiano è una roccaforte del centro sinistra, e modello di buon governo e politico per il nostro Partito”), Mazzarano ha voluto riprendere, ampliandolo, il discorso della Di Sarno, evidenziando che “quando si inaugura una nuova sede, è utile sottolineare la scelta popolare di questo Partito. La democrazia vive di confronto, del rapporto tra la politica e le diverse esigenze dei cittadini, capace di costruire un rapporto fecondo con le persone, importante non solo per il P.D., ma per tutta la società. Possiamo vincere non solo perché non c’è storia tra le offerte comparative del centro sinistra e del centro destra, e il consenso va al progetto politico e all’idea che abbiamo del futuro di questo territorio. Palagiano era una realtà statica, si è messo in moto e i risultati sono percepibili”. Un breve saluto, infine, da parte del segretario provinciale dei giovani, Giuseppe Fontana, e del segretario del circolo di Mottola, Gianni Bello.
Per il Partito Democratico
La segretaria Elisabetta Di Sarno