?Il Piano di Lottizzazione di iniziativa privata C/2?
14 Febbraio 2006
Consiglio Comunale 8 agosto 2005. ?Il Sindaco Rocco Ressa propone di trasmettere due quesiti ad un tecnico e a un legale, per un parere pro veritate, circa il Piano di Lottizzazione privata nella Zona C/2 del vigente Programma di Fabbricazione, impegnandosi a discutere il punto entro la fine di ottobre, con la promessa che il P.U.G. non sar? portato in Consiglio prima di aver ottenuto il parere richiesto. La proposta ? accettata all?unanimit??. Questo l?antefatto.
Complice il mercato settimanale, erano presenti poche persone all?ultimo Consiglio Comunale. Eppure l?argomento all?Ordine del Giorno, ?Piano di lottizzazione di iniziativa privata C/2, del vigente P.d.F?, era uno di quelli che appassionano la galleria, infiammano la platea, ed ? destinato a far parlare di s? per molto tempo. In mattinata, come comunicato dal Sindaco in apertura di seduta, l?Autorit? Giudiziaria aveva acquisito le copie originali degli atti del Consiglio, ma il possesso delle copie conformi permetteva comunque lo svolgimento dei lavori. Questo in virt? di una diffida presentata dai proprietari di terreni ricadenti nella Zona omogenea d? espansione C, sottozona C/2, con la quale chiedono l?approvazione del Piano di Lottizzazione C/2.
Vediamo ora le argomentazioni del gruppo di opposizione e del gruppo di maggioranza, cos? come formulate in prima battuta dal Sindaco e dalla consigliere Matilde Contento.
Gruppo di maggioranza.
?I pareri richiesti sono pervenuti, il primo in data 8.11.2005, e il secondo in data 17.11.2005.
Dalla diversa impostazione dei due pareri scaturiscono diverse conclusioni.
Il parere dell?arch. Marrese ritiene che il Comune ha assunto concrete e documentate obbligazioni nei confronti dei lottizzanti che potrebbero legittimamente avanzare richiesta di risarcimento di danni.
Ben pi? argomentato sembra il parere De Giorgi che compie un esame approfondito degli atti, evidenzia le contraddizioni presenti negli stessi e le affronta superandole sulla scorta di una disamina basata sui principi regolatori del diritto amministrativo ed urbanistico. Se, infatti, il Comune decidesse di procedere alla approvazione e al successivo convenzionamento del P.d.L. verrebbe a disattendere i propri indirizzi di programmazione di recente assunti, formulando l?opzione verso l?attuazione di quelli del vecchio strumento urbanistico, e ci? a distanza di lunghissimo tempo dell?adozione del P.d.L. quando ormai la disciplina generale di piano ? in corso di sostituzione.
Il giudice amministrativo, conclude la prof.ssa De Giorgi, ha infatti ritenuto che l?approvazione del Piano di Lottizzazione non ? atto dovuto, pur se conforme al Piano Regolatore Generale o al Programma di Fabbricazione, ma costituisce sempre espressione di potere discrezionale dell?Autorit? a livello comunale o regionale chiamata a valutare l?opportunit? di dare attuazione in un certo momento e a certe condizioni alle previsioni dello strumento urbanistico generale, essendo fra questi ultimo e gli strumenti attuativi un rapporto di necessaria compatibilit? ma non di formale coincidenza. Ci? premesso, propongo al Consiglio Comunale la non approvazione per tutte le argomentazioni tratte dal parere della prof.ssa De Giorgi, del Piano di Lottizzazione di iniziativa privata in zona C2 del vigente P.d.F. adottato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 80 del 6 ottobre ?92?.
Gruppo di opposizione. ?Il compito del Consiglio Comunale doveva essere discutere la proposta di deliberazione iscritta all?O.d.G. del Consiglio dell?8 agosto 2005, il cui esame fu differito ad altra seduta da tenersi entro la fine di ottobre 2005, previa acquisizione di un parere tecnico ? legale. Dagli atti predisposti per questa seduta invece, si deve discutere di un punto diverso. Il Piano va nel pieno interesse del Comune, in quanto comprende circa 2.000 mq. di propriet? comunale che con l?approvazione diventerebbero terreni edificatori, e nell?interesse della comunit?, che vedrebbe la cessione al patrimonio comunale di circa 70.000 mq. di terreni destinati alle urbanizzazioni. Tutta la delibera si fonda sul parere legale dell?avv. De Giorni, ignorando il parere urbanistico dell?arch. Marrese, e n? vale la considerazione che il parere legale ? pi? argomentato di quello urbanistico. I consiglieri sono quindi chiamati ad esprimersi su un parere che sembra pi? argomentato rispetto all?altro, per cui si dovrebbe deliberare non sulle certezze, ma sulle sensazioni. Appare inoltre del tutto gratuita la considerazione che il Comune di Palagiano ha posto in essere comportamenti dimostrativi di non dare attuazione alla Zona C/2; invece dopo l?istanza dei proprietari dell?1.4.2003, i lottizzanti sono stati invitati ad integrare le tavole di dettaglio del P.d.L. (invito evaso in data 4.3.2005), ed invitati ad una riunione tenutasi il 28 ottobre 2004, dove fu manifestata la volont? di procedere alla conclusione dell?iter di approvazione del P.d.L.?.
Questi i due interventi principali, seguiti poi da un vivace dibattito. Il Sindaco ha detto che la delibera n. 80 ha per oggetto ?Approvazione Piano di lottizzazione privato C/2?, ma nel deliberato si legge che il Consiglio approva la proposta del P.d.L. ?Approvare la proposta del P.d.L. significa adottare il Piano??, ha chiesto all?opposizione. ?Ha poco senso chiederlo ora, ha risposto la consigliere Contento, perch? non l?avete detto prima che questa delibera ? illegittima, evitando cos? anche il rinvio del punto o di richiedere il parere??. Il consigliere Erasmo Casamassima ha poi sostenuto di aver letto i pareri solo recentemente, perch? non gli sono stati notificati. Il Presidente del Consiglio Piero Cifone ha risposto che il 29.11.2005 aveva fornito le fotocopie al consigliere Graziano Mellone, per cui tutti i consiglieri ne potevano comunque prendere visione.
Questi i punti pi? salienti del dibattito in aula. E? poi seguita la votazione, alla quale non ha partecipato il gruppo di opposizione.
In via del tutto eccezionale, in considerazione del fatto che l?argomento non ? di facile comprensione per i non addetti ai lavori, riportiamo (nella prossima pagina…) una versione pi? estesa dell?articolo, per coloro che volessero approfondire le relative problematiche.
Giuseppe Favale
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ARTICOLO COMPLETO
Gruppo di maggioranza.
?Il presente provvedimento da conclusione alla discussione aperta nella seduta dell?8 agosto 2005, su iniziativa dei sei Consiglieri di minoranza concernente la proposta di deliberazione ad oggetto?Piano di Lottizzazione privata della zona tipizzata C2, del vigente Programma di Fabbricazione. Approvazione?.
Pertanto, la presente seduta ? di prosecuzione della seduta dell?8 agosto 2005, nel corso della quale l?argomento in esame venne rinviato con voto unanime, anche della minoranza, al fine di acquisire i pareri legali e tecnici che questo Consiglio Comunale ha reputato necessari per meglio determinarsi in merito alle decisioni da assumere.
Va anche detto che l?oggetto iscritto all?ordine del giorno della presente seduta ? differente da quello proposto dai sei Consiglieri di minoranza, ?non approvazione? anzich? ?approvazione? della lottizzazione presentata dai signori Cannarile ed altri, e ci? perch? la proposta della minoranza non pu? pi? essere discussa in quanto non pi? munito del parere di regolarit? tecnica prevista dall?art. 49 del Testo Unico 267/2000, esplicitamente e formalmente sospeso nel corso della richiamata seduta dell?8 agosto 2005, da parte dell?arch. Caramia, che si ? riservato di sciogliere la riserva dopo che fossero pervenuti i richiesti pareri legali e tecnico pro veritate.
Va precisato che, una volta pervenuti tali pareri, lo stesso arch. Caramia, ha sciolto la riserva espressa in Consiglio Comunale, esprimendo parere favorevole sulla diversa proposta agli atti di questo Consiglio Comunale che si conclude con la ?non approvazione della lottizzazione?.
Con successiva deliberazione n. 192, del 6 settembre 2005, previa riunione dei Capigruppo, la Giunta conferiva incarico professionale all?arch. Rosa Marrese per l?espressione di un parere tecnico ?pro veritate? per quel che concerne gli aspetti tecnici e all?avv. Gabriella De Giorgi Cezzi per l?espressione di parere legale ?pro veritate? per quanto concerne gli aspetti legali.
I richiesti pareri sono pervenuti, il primo in data 8.11.2005 e il secondo in data 17.11.2005.
Compito del Consiglio Comunale ? assumere sulla scorta dell?esame degli atti depositati e della disamina svolta dai due professionisti le proprie determinazioni in merito alla proposta di lottizzazione di iniziativa privata in zona C2 a firma di Cannarile e altri, stante la necessit? di dare conclusione al procedimento relativo.
Deve prioritariamente prendersi atto che dalla diversa impostazione dei due pareri scaturiscono diverse conclusioni.
Il parere Marrese, con argomentazioni scarne ed essenziali ritiene che il Comune ha assunto concrete e documentate obbligazioni nei confronti dei lottizzanti che potrebbero legittimamente avanzare richiesta di risarcimento di danni.
Ben pi? argomentato sembra il parere De Giorgi che compie un esame approfondito degli atti, evidenzia le contraddizioni presenti negli stessi e le affronta superandole sulla scorta di una disamina basata sui principi regolatori del diritto amministrativo ed urbanistico, in particolare, e della giurisprudenza formatasi negli anni sulla materia in esame.
Se, infatti, il Comune decidesse di procedere alla approvazione e al successivo convenzionamento del P.d.L. verrebbe a un tempo: 1) a disattendere i propri indirizzi di programmazione di recente assunti, formulando l?opzione verso l?attuazione di quelli del vecchio strumento urbanistico, e ci? a distanza di lunghissimo tempo dell?adozione del P.d.L. quando ormai la disciplina generale di piano ? in corso di sostituzione; 2) a porre in essere quegli speciali atti (Consiglio di Stato sez. IV, 5 maggio 1997, n. 481) capaci come pi? volte detto di ingenerare un affidamento nei privati lottizzanti.
Il giudice amministrativo, conclude la prof.ssa De Giorgi, ha infatti ritenuto che l?approvazione del Piano di Lottizzazione non ? atto dovuto, pur se conforme al Piano Regolatore Generale o al Programma di Fabbricazione, ma costituisce sempre espressione di potere discrezionale dell?Autorit? a livello comunale o regionale chiamata a valutare l?opportunit? di dare attuazione in un certo momento e a certe condizioni alle previsioni dello strumento urbanistico generale, essendo fra questi ultimo e gli strumenti attuativi un rapporto di necessaria compatibilit? ma non di formale coincidenza. Conclude, la De Giorgi, sotto questo profilo va rilevato che nel caso concreto il Comune di Palagiano gi? in passato ha posto in essere comportamenti dimostrativi della volont? di non dare attuazione n? immediata n? totale alle previsioni insediative relative alla zona C2 oggetto di pianificazione attuativa.
Ci? premesso, propongo al Consiglio Comunale la non approvazione per tutte le argomentazioni tratte dal parere della prof.ssa De Giorgi, del Piano di Lottizzazione di iniziativa privata in zona C2 del vigente P.d.F. adottato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 80 del 6 ottobre ?92?.
Gruppo di opposizione.
?Il compito del Consiglio Comunale doveva essere discutere la proposta di deliberazione iscritta all?O.d.G. del Consiglio dell?8 agosto 2005, il cui esame fu differito ad altra seduta da tenersi entro la fine di ottobre 2005, previa acquisizione di un parere tecnico ? legale. Dagli atti predisposti per questa seduta invece, si deve discutere di un punto diverso, cos? violando gli artt. 18 comma 1 e 24 comma 3 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio e delle Commissioni. Nella proposta odierna il Sindaco afferma che ?compito del Consiglio ? assumere, sulla scorta dell?esame degli atti e della disamina svolta dai due professionisti, le proprie determinazioni in merito alla proposta di lottizzazione di iniziativa privata in Zona C/2?. Dagli atti depositati e consegnati ai consiglieri non pare che si possa discutere di alcunch? se non dei due pareri, perch? non risultano essere stati messi a disposizione dei consiglieri n? il P.d.L. n? i relativi atti tecnici predisposti dall?U.T.C. Il Piano va nel pieno interesse del Comune, in quanto comprende circa 2.000 mq. di propriet? comunale che con l?approvazione diventerebbero terreni edificatori, e nell?interesse della comunit?, che vedrebbe la cessione al patrimonio comunale di circa 70.000 mq. di terreni destinati alle urbanizzazioni. Tutta la delibera si fonda sul parere legale dell?avv. De Giorni, ignorando il parere urbanistico dell?arch. Marrese, e n? vale la considerazione che il parere legale ? pi? argomentato di quello urbanistico. I consiglieri sono quindi chiamati ad esprimersi su un parere che sembra pi? argomentato rispetto all?altro, per cui si dovrebbe deliberare non sulle certezze, ma sulle sensazioni. Il parere legale contiene una serie di inesattezze, come quella contenuta a pagina 3 della proposta di delibera odierna, in cui si legge che ?a tale inserimento (della zona C/2 nel P.P.A) non si accompagna nessuna regolamentazione della Zona in questione; la C/2 non compare tra quelle regolate dal P.P.A., n? alla stessa il P.P.A. assegna alcuna volumetria da realizzare nel quinquennio?. Questa considerazione ? errata perch? la volumetria ? assegnata alla pag. 61 del P.P.A. Priva di fondamento appare la considerazione, riportata alla pag. 6 della proposta, che il P.d.L. non possa essere approvato in quanto porterebbe a disattendere gli indirizzi di programmazione di recente assunti in quanto, come affermato dall?arch. Marrese nel suo parere, ?lo strumento urbanistico vigente ? il P.d.F. con le sue previsioni normative. La verifica della coerenza del P.d.L. al P.d.F. ? dichiarata esplicitamente nella delibera di C.C. n. 80/92 di adozione del P.d.L. Tale previsione conserva la sua validit? fin tanto che non viene contraddetta da un nuovo strumento urbanistico generale definitivamente approvato?. La veridicit? di quanto sostenuto dall?arch. Marrese trova il suo fondamento anche nell?agire di questa maggioranza che, dopo l?adozione del D.P.P., ha adottato ed approvato altri piani esecutivi (piani di lottizzazione e piani particolareggiati), presentati successivamente al P.d.L. Cannarile ed altri (vedi B/1b ex oleificio e C/1p). Da ultimo appare del tutto gratuita la considerazione che il Comune di Palagiano ha posto in essere comportamenti dimostrativi di non dare attuazione alla Zona C/2; invece dopo l?stanza dei proprietari dell?1.4.2003, i lottizzanti sono stati invitati ad integrare le tavole di dettaglio del P.d.L. (invito evaso in data 4.3.2005), ed invitati ad una riunione tenutasi il 28 ottobre 2004, dove fu manifestata la volont? di procedere alla conclusione dell?iter di approvazione del P.d.L. Alla luce di queste considerazioni si chiede il ritiro del punto?.
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E? poi seguito il dibattito in aula, di cui riportiamo i momenti pi? significativi.
Sindaco. ?Lo chiedo a tutti i consiglieri che pongono il problema. La delibera n. 80 ha per oggetto ?Approvazione Piano di lottizzazione privato C/2?. Il Consiglio, si legge nel deliberato, approva la proposta del P.d.L. Approvare la proposta del P.d.L. significa adottare il Piano? Il parere del Coreco fa esplicito riferimento che si tratta di una proposta di adozione e non di una adozione di Piano. Si tratta quindi di una delibera di adozione o di una semplice proposta di adozione del Piano? Il parere legale, essendo un parere di merito ed ha approfondito tutte quante le questioni, ritengo che sia da tenere pi? in considerazione, anche se su questo ci pu? essere diversit? di opinioni?.
Consigliere Contento. ?Ha poco senso chiederlo ora, perch? non l?avete detto prima che questa delibera ? illegittima, evitando cos? anche il rinvio del punto o di richiedere il parere??.
Sindaco. ?In quel Consiglio si prese atto di una serie di incongruenze, ed insieme decidemmo di chiedere un parere tecnico e legale. Da allora ad oggi, e sulla scorta dei pareri, si sono approfondite le questioni e studiate meglio le carte. E? legittimo pensarla diversamente, ma ci sono dei punti fermi come la delibera n. 80. Il Coreco prende atto che si tratta di una proposta di P.d.L. E? quindi un Piano mai adottato?.
Consigliere Erasmo Casamassima. ?L?iter doveva concludersi, con pareri pro veritate, il 31 ottobre 2005. Bench? i pareri dell?avvocato e dell?architetto furono prodotti al Comune in ottobre, oggi con grave ritardo ne discutiamo, e non credo che tutti i consiglieri abbiano letto i pareri. Ritengo che i pareri andavano notificati ai consiglieri, per dar loro modo di esprimersi nel Consiglio. Leggendo l?Ordine del Giorno e la delibera, mi accorgo che non ? quella di agosto, ? gi? preconfezionata con parere negativo. Non si prende in considerazione il parere dell?arch. Marrese, che ? sostanzialmente favorevole alla richiesta dei richiedenti. Il Comune dovrebbe prendere in considerazione il P.d.L., o devo pensare che il Comune tratti le istanze dei cittadini in modo diverso, rischiando di cadere in personalismi che non giovano a nessuno. Poich? non abbiamo avuto la possibilit? di leggere con calma i due pareri, chiedo il rinvio del punto all?Ordine del Giorno?.
Presidente del Consiglio, Piero Cifone. ?Il 29.11.2005 ho dato le fotocopie degli atti al consigliere Mellone, che ne fece ufficialmente richiesta, per cui tutti i consiglieri ne potevano comunque prendere visione?.
Casamassima. ?Ho visto i pareri nella conferenza dei capigruppo, ma di fatto i pareri non li ho ricevuti?.
Sindaco. ?Li ho consegnati a mano alla consigliere Contento, se ti interessava conoscere i pareri glie li chiedevi. Vi ho chiesto se, sulla scorta della delibera 80, il Piano ? adottato oppure no?.
Consigliere Contento. ?L?oggetto della delibera 80 ? di approvazione del Piano?.
Sindaco. ?Oggetto e dispositivo sono due cose diverse, e quello che vale in una delibera ? il dispositivo, cio? il Consiglio dopo la discussione cosa fa. La delibera 80 non ? illegittima, dice solo cose diverse da quelle che voi sostenete, in quanto non adotta un Piano, ma una proposta. Voi dite invece che adotta un Piano. Abbiamo preso in considerazione entrambi i pareri. Non ? vero che abbiamo preso in considerazione solo quelli che ci convenivano?.
Casamassima. ?Chiedo l?approvazione del P.d.L. dettando le condizioni, come in altre situazioni l?Amministrazione ha fatto?.
Alla votazione finale, il gruppo di opposizione non partecipa al voto.
Piccolo vocabolarietto dei termini usati
P.d.F. e P.R.G. Il Piano Regolatore Generale disciplina la futura configurazione del territorio comunale, e contiene sia norme programmatiche, la cui attuazione avviene con i piani particolareggiati, sia vincoli per le aree pubbliche. Il Piano di Fabbricazione ? simile al precedente, ma ? uno strumento che risale agli anni ?70, mentre il P.R.G. ? pi? recente.
Con delibera n. 37 del 26 giugno 2003, il Consiglio Comunale ha proceduto alla revoca della delibera di C.C. n. 52 del 23 luglio 1997 del Piano Regolatore Generale, approvato con prescrizioni dalla Regione Puglia con delibera di G.R. n. 2171 del 23 dicembre 2002, non condividendo n? accettando le modifiche al Piano prodotte dalla Regione.
Il Comune di Palagiano ? dotato di un Programma di Fabbricazione, approvato con Decreto del Presidente della G.R. n. 1091 del 23.06.1973, e di una successiva Variante al Programma di Fabbricazione approvata con Decreto della Giunta Regionale n. 1868 del 26.07.1977.
P.U.G. Il Piano Urbanistico Generale ? concettualmente simile al P.R.G., ma ne differisce per un iter procedurale pi? snello.
Le Zone. Il territorio viene suddiviso in Zone, indicate con lettere dell?alfabeto (il numero indica la sottozona). Le aree destinate alla futura espansione dell?abitato sono contraddistinte dalla lettera C, e sono dette di Espansione. La Zona C/2, nel P.R.G., era collocata, indicativamente, alle spalle del Campo Sportivo (circa 100 m.), tra la C/1 (Nord) e la C/3 (Sud). Ha una estensione di 117.000 mq. Nel P.d.F. aveva la stessa collocazione.
D.P.P. Documento Programmatico Preliminare, che indica sommariamente gli obiettivi programmatici del P.U.G.
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P.P.A. Programma Pluriennale di Attuazione. Interessa un periodo non superiore ai 5 anni, e delinea le priorit? di intervento sulle aree, affinch? le nuove costruzioni seguano una logica non casuale di sviluppo. E? uno strumento di programmazione non pi? obbligatorio per legge.
P.d.L. Piano di Lottizzazione. Determina la suddivisione in lotti edificabili dell?area cui si riferisce, e pu? essere redatto da privati o dallo stesso Comune. Deve contenere, oltre ai lotti edificabili, anche elementi di urbanizzazione primaria (spazi dedicati al verde, strade, ecc.) e secondaria (mercati, scuole, ecc.).
Piani particolareggiati. Sono piani attuativi che regolamentano in dettaglio le regole da seguire durante l?edificazione. I P.d.L. e i Piani per gli Insediamenti Produttivi sono Piani particolareggiati.
Parere pro veritate. E? un parere, redatto da un esperto nella materia, contenente le regole giuridiche applicabili all?argomento su cui viene chiesto il parere, ed in sostanza dice chi delle parti ha ragione. Non ? vincolante per la parte che lo richiede, anche se il ricorso alla magistratura porterebbe ad una pronuncia simile a quella prevista.
Giuseppe Favale