Ilva e ?morti bianche?: luned? la Commissione d?inchiesta del Senato a Taranto.

22 Settembre 2005 Off Di Life

E? accaduto proprio stamattina che, all? interno dello stabilimento siderurgico Ilva di Taranto, sono stati fermati due carri ponte dell? Acciaieria 1.
Il provvedimento ? stato adottato dallo Spesal (Servizio Prevenzione Ambienti di Lavoro) della Asl Ta 1, d?intesa con la Procura della Repubblica di Taranto, che, com?? noto, conduce l?inchiesta sull?incidente mortale avvenuto il 9 settembre u.s. e costato la vita al giovane operaio di Mottola Luigi Di Leo.
Tutto ? scaturito nelle ultime ore da una segnalazione dei delegati sindacali.
Gi? ieri un delegato della Uilm del reparto ?Grf? (Gestione recupero ferroso) aveva segnalato allo Spesal, a mezzo fax, il funzionamento anomalo della macchina tagliafondi, chiedendo, fra l?altro, un solerte sopralluogo da parte del personale specializzato.
E cos? ? stato.
Un ispettore questa mattina ha raggiunto l?impianto e, dopo averlo controllato, costatata l?anomalia del macchinario, ha imposto alcune prescrizioni.
Ma la mattinata non ? finita con quell?intervento, giacch? l?ispettore ha chiesto di essere condotto all? Acciaieria 1 dove, secondo fonti sindacali certe, ? stata accertata una situazione ben pi? grave: il carro ponte 2, pertinente al trattamento delle siviere, aveva il sistema anti-collisione ?perfettamente non funzionante?, il carro ponte di carica dei forni aveva il sistema frenante completamente fuori uso e, davvero sconcertante, la frenatura poteva avvenire soltanto inserendo la contromarcia?
Sulla base di queste ed altre anomalie, che per ora non possono essere riferite, lo Spesal ha bloccato i due carri ponte, per questo l? Acciaieria 1 da oggi funziona a met?.
Ma non ? tutto.
Mentre gli ispettori dello Spesal rilevavano queste situazioni di pericolo all? interno dello stabilimento siderurgico tarantino, i funzionari dell? Ispettorato del lavoro continuavano a preparare la relazione dettagliata sulle verifiche agli impianti del Treno Nastri 1, eseguite nei giorni scorsi su disposizione del Procuratore Aggiunto Franco Sebastio. Non ? escluso che, gi? domani, l?informativa ed i risultati dei controlli potrebbero essere sul tavolo del magistrato inquirente.
Un? accelerazione dei tempi che, forse, non ? spontanea ma dettata dal fatto che luned? prossimo sar? a Taranto la Commissione Parlamentare d? Inchiesta del Senato sugli Infortuni nei luoghi di Lavoro, che sta rivolgendo uno sguardo particolare proprio al fenomeno delle ?morti bianche? all? Ilva di Taranto.
Un? accelerazione dei tempi che, forse, come gi? in altre occasioni, serve solo a creare l?illusione che ?qualcosa si muova? purch? ?tutto rimanga cos? com???.
Un? accelerazione dei tempi che non deve nel modo pi? assoluto lasciar pensare di aver tagliato un ?traguardo? prima che se ne veda la ?linea d?arrivo?.
Luned? prossimo il magistrato inquirente dovrebbe incontrare i membri della Commissione d?Inchiesta, con i quali parler? della situazione del Siderurgico sul piano della sicurezza, cos? com?? emerso dagli ultimi controlli.
Ma la prossima settimana sar? anche quella decisiva per l?inchiesta sulla morte di Luigi Di Leo.
Dopo i quattro avvisi di garanzia gi? fatti notificare dalla Procura (omicidio colposo e omissione di cautele contro gli infortuni sui luoghi di lavoro sono i due reati ipotizzati), potrebbero partirne altri chiamando in causa una serie di tecnici e dirigenti che avrebbero dovuto controllare l?esistenza di adeguate misure di sicurezza.
Commissioni, ispettori, documenti e piattaforme: un ?teatrino? al quale puntualmente assistiamo ogni volta che il Siderurgico tarantino miete una vittima e tanto ? pi? forte il grido che si solleva dai reparti, quanto pi? giovane ? l?ultimo dei caduti e, soprattutto, quanto pi? sordo sar? il silenzio che puntualmente ci aspetta fra qualche settimana, quando del povero Luigi Di Leo se ne ricorderanno soltanto i familiari.
Impedire al sipario di calare sulla scena ? l?impegno morale che gli operai tutti sono tenuti ad ottemperare.
L?Ilva ha bisogno di sole braccia, ma gli operai hanno bisogno di ?menti sopraffini? che si preoccupino della propria incolumit? in maniera ?sostanziale? e non ?apparente?.
Basta ad essere componenti di un ingranaggio, parti mobili di una catena di montaggio.
E? tempo di esprimere il proprio pensiero direttamente con la propria voce, ? maturata la stagione del coraggio di reagire, parlare, proporre, lamentare senza mascherarsi dietro l?interventismo (bench? utile) del Sindacato.
Il Sindacato da una parte e gli operai insieme al Sindacato e non, come ? accaduto fino ad oggi, il Sindacato come confessionale di anonime rivelazioni o, peggio, solitario soldato di una nuova Cefalonia.
I segretari provinciali di Fiom-CGIL, Fim-CISL e UILM, rispettivamente Fusco, Lazzaro e Palombella, in vista dello sciopero generale della categoria indetto per il 29 settembre p.v. ( 4 ore per il primo turno, 8 ore per il secondo e terzo turno), preannunciano per luned? e mercoled? Assemblea Generale e Manifestazione Pubblica di tutte le aziende del territorio sulla ?Questione Sicurezza?, in cui ? prevista l?elaborazione di una piattaforma da porre all?attenzione dei lavoratori prima, del Gruppo Riva immediatamente dopo.
Proviamo a vedere quanti incroceranno sul serio le braccia e capiremo quanti hanno voglia di cambiare per davvero lo stato attuale delle cose.

A cura di Antonello De Blasi.
Fonte: Referenze Sindacali
           Fax Spesal
           TarantoSera.