ILVA, tra salute e lavoro 24 Ottobre 2013 3 Di Life clicca sull’immagine per ingrandirla “Una guerra che…non aiuta nessuno”! Proposta integrazione Capo II del Regolamento per la disciplina dell’Imposta Municipale Propria.
«Antonio Ingroia, subito dopo aver giurato come avvocato ha dichiarato che non difenderà mai “mafiosi e corrotti”. Qualcuno in vena di scherzi gli ha subito chiesto perché sia invece disponibile per terroristi, stragisti, torturatori, truffatori, violentatori, rapinatori di vecchiette, omicidi, e varia criminale umanità. L’ex pm ha preso tempo per riflettere, ma non c’è timore, nella sua personale visione il ruolo dell’avvocato si identifica con il reato che si addebita all’accusato, e dunque, sicuramente, nei prossimi giorni si affretterà ad infittire il catalogo di coloro i quali non è disposto ad assistere, anche perché, per lui, una accusa ben scritta è già sufficiente per la damnatio memoriae e il processo una semplice formalità. L’avvocato Ingroia si eserciterà dunque come difensore in casi di furto di merendine, omessa custodia di animali, abigeato (ma non in Sicilia), esercizio abusivo dei mestieri girovaghi, per il resto nisba, gli imputati si facessero difendere dai colleghi che non sanno che i moralisti hanno vinto, qui da noi.»
http://www.camerepenali.it/news/5494/Studio-Legale-Ingroia-astenersi-mafiosi,-corrotti-e-perditempo.html
Se l’intento degli organizzatori era di cambiare il clima a Taranto, magari facendolo virare verso il comico, bisogna riconoscere che mai scelta del relatore principale si rivelò essere migliore.
Mimmo Forleo
Azione Civile Palagiano ringrazia il dott. Antonio Ingroia per il suo continuo impegno verso l’annoso problema che attanaglia la città di Taranto e gli operai dell’ILVA.
Un ringraziamento sentito va anche alla dott.ssa Annamaria Moschetti, impegnata in prima linea nella battaglia contro l’inquinamento dell’ambiente ed in particolare dell’ILVA.
Si coglie oltre sì l’occasione per invitare la popolazione a partecipare al convegno, perchè non si demandi agli altri la battaglia per la risoluzione di problemi che interessano tutti.
Azione Civile Palagiano
Intervenire su argomenti delicati come quelli commentati è, a dir poco, deprimente.
Mi rendo conto che oggi, chiunque, grazie a quella falsa libertà di espressione può arrogarsi il diritto, senza riflettere, di dire la propria.
Noi tutti parliamo di questi “EROI” che hanno fronteggiato fenomeni delinquenziali di diversa natura (mafia, camorra, ‘ndrangheta, scu, ecc.,ecc). Dimentichiamo, però, chi quotidianamente è, realmente, impegnato a raccogliere informazioni su ogni tipo di attività illecite.Alla cattura di pericolosi latitanti; all’arresto di rapinatori, estortori, scippatori, ecc., ecc., Mi riferisco a quegli uomini e donne che, in barba al pericolo si prodicano affinchè l’A.G., possa, “successivamente”, attraverso i propri P.M., così come previsto dal codice di procedura penale, “DIRIGERE LE INDAGINI”. Tanto di rispetto a questi uomini, ma tutti dimentichiamo i veri FAUTORI dei tanti risultati rivenienti dalla lotta contro le organizzazioni delinquenziali.
Menzioniamo il giudice tizio, il P.M. caio per aver condotto questa o quella operazione, mentre i veri autori e/o attori di tali successi sono situati ai margini del sistema. Quelli che mensilmente percepiscono uno straccio di stipendio mensile che, se non fosse per lo spirito d’iniziativa e autentico senso dello stato, non ne varrebbe la pena abnegarsi tanto (vediamo lo scempio dei costi della politica). Attenzione, però, non tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine sono addetti a compiti così delicati. Da alcune ricerche eseguite è emerso che appena il 10% è impiegato in determinati settori. Immaginiamo se fossero il 50%?
Infine vorrei ricordare che, nessuno di questi AUTENTICI EROI, per difendersi da qualsiasi tipo di avvisaglie da parte di soggetti malavitosi, possa vantare il beneficio di scorte e/o di emolumenti aggiuntivi al misero stipendio che percepisce.
ADANEGRO