ILVA: un solo problema, tante conseguenze.

ILVA: un solo problema, tante conseguenze.

28 Luglio 2012 9 Di Life

IL FATTO:
è stato depositato in cancelleria dal Gip Patrizia Todisco, il provvedimento che prevede il sequestro, senza facoltà d’uso di ben sei reparti dell’ILVA, l’acciaieria più grande d’Italia.
Otto indagati hanno ottenuto gli arresti domiciliari. Tra di essi Emilio Riva, presidente dell’ILVA, Nicola Riva, suo figlio, Luigi Capogrosso, ex direttore e i responsabili Ivan Di Maggio (area sottoprodotti) e Angelo Cavallo (area agglomerato). Salvatore D’Alo capo dell’acciaieria, Salvatore De Felice attuale direttore ed infine Marco Adelmi, responsabile dell’area parchi minerali.

CONSIDERAZIONI:
esprimere delle opinioni, fare delle considerazioni in merito non è facile.
Il problema coinvolge tante di quelle vite che fare o anche solo pensare di fare qualcosa in merito risulta a noi del tutto impossibile.
Se da una parte troviamo la tutela del diritto alla salute , che da decenni a questa parte viene annullato con la totale indifferenza dei politici causando aborti spontanei, leucemie infantili e morti frequenti, dall’altra c’è la tutela del diritto al lavoro che oggi va in pezzi con il sequestro dell’ILVA mettendo su di una strada circa dodicimila operai con le loro famiglie e se ci si aggiunge il periodo di crisi che si attraversa, ci vuol poco a capire che gli stessi operai siano disposti anche a mettere a repentaglio la loro stessa vita pur di tutelare “chi gestiva e gestisce l’ILVA”come il Gip sostiene a conclusione delle indagini, recitando testualmente: “HA CONTINUATO NELL’ATTIVITÀ INQUINANTE CON COSCIENZA E VOLONTÀ PER LA LOGICA DEL PROFITTO, calpestando le più elementari regole di sicurezza”.

Il problema continua ad espandersi anche sulla distruzione dei mitili tarantini, causando un ulteriore enorme danno all’economia e, alla catena si aggiunge anche l’abbattimento di numerosi capi di bestiame malato.

Noi non possiamo e non vogliamo pensare che la tutela dell’ambiente e la garanzia di un posto di lavoro non possano andare di pari passo ma, crediamo che questo dipenda solo dal rispetto che venga dato ad entrambe le questioni.
Un corretto adeguamento degli impianti, maggiori controlli ed eventualmente la coperture dei parchi minerali, forse potrebbe in qualche modo risolvere il problema evitando licenziamenti e allo stesso tempo salvaguardando ambiente e salute.
Certo, sarebbe stato opportuno intervenire prima anche con una diversa ubicazione della stessa struttura ma oggi ci si trova a dover affrontare un’emergenza e lo si dovrebbe fare nel miglior modo e nel più stretto tempo possibili.

Ci sentiamo di dare tutta la nostra solidarietà tanto agli operai, quanto ai cittadini di Taranto senza però trascurare il magistrato Dott. Patrizia Todisco,che si è trovata ad affrontare un problema di entità immane facendolo con estrema correttezza.

Nei confronti degli indagati riteniamo inutile lo spreco di alcun commento.

____________________gli indignati