Iniziativa Antimafia a Palagiano: Borsellino (figlio) scrive ad Artino.
20 Dicembre 2005?Caro Antonello,
grazie dell?invito a Palagiano, dell?iniziativa che lei ed il suo paese organizzate e, soprattutto, grazie di ci? che mi ha scritto.
Purtroppo non ? la prima persona, n? rimarr? l'ultima, che ? costretta a confrontarsi con la nostra frequente indisponibilit? a partecipare, seppure con la sola presenza, ad iniziative cos? belle ed uniche.
Ci rendiamo conto, io, le mie sorelle, mia madre, di non essere sempre capiti quando ci chiudiamo in quello che ? e deve rimanere un dolore privato e nascosto.
Mia madre, per il dolore conseguente alla perdita di colui che per lei era tutto, non solo il marito ed il padre dei suoi figli, ? stata qualche anno fa debilitata da un ictus che ne ha minato inesorabilmente le forze e le risorse.
Mia sorella Lucia, la pi? grande ma anche la pi? sensibile e la pi? legata a nostro padre, sebbene si sia ripresa dall'anoressia psicogena che la colse pochi anni prima della morte di nostro padre, rimane una persona di una emotivit? disarmante, che la porta a vivere tutto ci? che le ricorda pap? in modo eccessivo e logorante, compresa l'intitolazione di un parco giochi per la quale non finir? di
ringraziarla. Fiammetta, con la quale ha parlato per telefono, ? una ragazza che ha rimosso tutto ci? che conduce alla morte di nostro padre, d'altra parte nel '92 era la pi? piccola e certe sue reazioni sono state inevitabili: sfugge qualsivoglia circostanza che possa riportarla indietro di tredici anni, vuole condurre una vita come se suo padre fosse ancora vivo (come darle torto!) e si stordisce con tali e tanti impegni, anche extra lavorativi, che – sono sue parole – non le lasciano alcun tempo per commemorazioni, intitolazioni o altro cui lei puntualmente non partecipa, anche qui a Palermo.
Rimane chi le scrive, sinceramente dispiaciuto di avere declinato il suo gentile nonch? delicato invito; rispetto alle mie sorelle sono pi? predisposto ad uscire dal guscio di protezione che ci siamo creati intorno, tuttavia mi ha colto in un momento per me assai particolare, la nascita imminente della mia prima figlia, il trasferimento in questura e l'assegnazione di un nuovo incarico, impegni di lavoro che si rinnovano di giorno in giorno, incapacit? mia personale di ritagliarmi una giornata da dedicare sia a me stesso che a mia moglie.
Spero che Lei possa comprenderci e soprattutto possa andare avanti in quello che ha fatto indipendentemente dalla nostra presenza per il valore intrinseco della sua opera e perch? lei, per la sua dirittura morale e per i nobili valori in cui crede, non deve mai fermarsi, l'Italia ha bisogno di gente cos?, che dia l'esempio.
E le posso per concludere dire con tutto il cuore una cosa: l'esempio prima che agli altri, ritengo l'abbia dato a noi.
Un caro abbraccio
Manfredi Borsellino?
grazie dell?invito a Palagiano, dell?iniziativa che lei ed il suo paese organizzate e, soprattutto, grazie di ci? che mi ha scritto.
Purtroppo non ? la prima persona, n? rimarr? l'ultima, che ? costretta a confrontarsi con la nostra frequente indisponibilit? a partecipare, seppure con la sola presenza, ad iniziative cos? belle ed uniche.
Ci rendiamo conto, io, le mie sorelle, mia madre, di non essere sempre capiti quando ci chiudiamo in quello che ? e deve rimanere un dolore privato e nascosto.
Mia madre, per il dolore conseguente alla perdita di colui che per lei era tutto, non solo il marito ed il padre dei suoi figli, ? stata qualche anno fa debilitata da un ictus che ne ha minato inesorabilmente le forze e le risorse.
Mia sorella Lucia, la pi? grande ma anche la pi? sensibile e la pi? legata a nostro padre, sebbene si sia ripresa dall'anoressia psicogena che la colse pochi anni prima della morte di nostro padre, rimane una persona di una emotivit? disarmante, che la porta a vivere tutto ci? che le ricorda pap? in modo eccessivo e logorante, compresa l'intitolazione di un parco giochi per la quale non finir? di
ringraziarla. Fiammetta, con la quale ha parlato per telefono, ? una ragazza che ha rimosso tutto ci? che conduce alla morte di nostro padre, d'altra parte nel '92 era la pi? piccola e certe sue reazioni sono state inevitabili: sfugge qualsivoglia circostanza che possa riportarla indietro di tredici anni, vuole condurre una vita come se suo padre fosse ancora vivo (come darle torto!) e si stordisce con tali e tanti impegni, anche extra lavorativi, che – sono sue parole – non le lasciano alcun tempo per commemorazioni, intitolazioni o altro cui lei puntualmente non partecipa, anche qui a Palermo.
Rimane chi le scrive, sinceramente dispiaciuto di avere declinato il suo gentile nonch? delicato invito; rispetto alle mie sorelle sono pi? predisposto ad uscire dal guscio di protezione che ci siamo creati intorno, tuttavia mi ha colto in un momento per me assai particolare, la nascita imminente della mia prima figlia, il trasferimento in questura e l'assegnazione di un nuovo incarico, impegni di lavoro che si rinnovano di giorno in giorno, incapacit? mia personale di ritagliarmi una giornata da dedicare sia a me stesso che a mia moglie.
Spero che Lei possa comprenderci e soprattutto possa andare avanti in quello che ha fatto indipendentemente dalla nostra presenza per il valore intrinseco della sua opera e perch? lei, per la sua dirittura morale e per i nobili valori in cui crede, non deve mai fermarsi, l'Italia ha bisogno di gente cos?, che dia l'esempio.
E le posso per concludere dire con tutto il cuore una cosa: l'esempio prima che agli altri, ritengo l'abbia dato a noi.
Un caro abbraccio
Manfredi Borsellino?
A cura di Antonello De Blasi.