INTERVENTO V.P. SENATO, C.SALVI – cerimonia antimafia Palagiano
18 Febbraio 2006?Occorre un sostegno all? attivit? delle forze dell? ordine – ha aggiunto Salvi – e ci vuole una modifica a quella legislazione che rende troppo facile l? arbitrio e la discrezionalit? in campi come gli appalti, le gare e le trattative?. Alla domanda su quale voto darebbe al Governo Berlusconi nella lotta alla mafia, salvi, a cerimonia conclusa, ha risposto seccamente: ?Bassissimo?.
Alla cerimonia odierna erano presenti, fra gli altri, il sottosegretario alla Giustizia Luigi Vitali (Fi), il prefetto Nicola Cavaliere, della direzione generale anticrimine della Polizia di Stato, il consigliere del Csm Nicola Emilio Buccico, parlamentari, autorit? civili, religiose e militari della provincia.
?I colpi di revolver che hanno spento la vita del vice presidente del consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno, hanno rotto anche quella cortina di silenzio che ormai da qualche anno avvolge come una nebbia intollerabile i temi legati alle mafie?. Lo ha detto il vicepresidente del Senato, Cesare Salvi (Ds), nell? intervento tenuto oggi a Palagiano per l?intitolazione, da parte del Comune, di una piazza-parco alla memoria dei giudici Falcone e Borsellino e di tutte le vittime della mafia.
?La morte di Falcone e Borsellino, di Francesca Morvillo e degli uomini della scorta ? stata l?espressione pi? inquietante di quella simbologia occulta, di quella memoria nera che appartiene a ?Cosa nostr??. ?E? una mafia che non dimentica – ha proseguito Salvi – che non si lascia sopraffare dalla giustizia, che cova una vendetta troppe volte affidata al piombo e al tritolo?.
Secondo Salvi ?troppo spesso manca l?attenzione dei vivi su questi temi e la mafia pare troppo spesso non l?antagonista dello Stato ma la sua controparte in qualche modo riconosciuta, rispettata e temuta con cui si rischia di scendere a patti. La mafia non scompare con la cattura delle persone e le pene inflitte. Bisogna invece recidere il nervo mafioso che si collega al potere e alle istituzioni, ricostruire una rete dei rapporti sociali e del mondo del lavoro, bonificare i quartieri degradati e le paludi delle solitudini sociali. Perch? di mafia si parla sempre meno, questo argomento sembra diventato con gli anni un tab?. Un silenzio che ha consentito alla mafia di riorganizzarsi?.
Per il vicepresidente del Senato, il punto cruciale della lotta alla mafia ?resta l?economia, l?economia malata, perch? la mafia si dimostra talvolta fisiologia della selezione del potere. Non ? un problema astratto ma molto concreto?.
Alla cerimonia – organizzata dal Comune di Palagiano e dal sindaco, Rocco Ressa – erano presenti anche i parenti di alcune vittime della mafia, alle quali sono stati consegnati riconoscimenti. Nella piazza sono stati piantati nove alberi di ulivo, ognuno dei quali reca una targa con il nome di una vittima della criminalit? mafiosa.
Alla cerimonia odierna erano presenti, fra gli altri, il sottosegretario alla Giustizia Luigi Vitali (Fi), il prefetto Nicola Cavaliere, della direzione generale anticrimine della Polizia di Stato, il consigliere del Csm Nicola Emilio Buccico, parlamentari, autorit? civili, religiose e militari della provincia.
?I colpi di revolver che hanno spento la vita del vice presidente del consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno, hanno rotto anche quella cortina di silenzio che ormai da qualche anno avvolge come una nebbia intollerabile i temi legati alle mafie?. Lo ha detto il vicepresidente del Senato, Cesare Salvi (Ds), nell? intervento tenuto oggi a Palagiano per l?intitolazione, da parte del Comune, di una piazza-parco alla memoria dei giudici Falcone e Borsellino e di tutte le vittime della mafia.
?La morte di Falcone e Borsellino, di Francesca Morvillo e degli uomini della scorta ? stata l?espressione pi? inquietante di quella simbologia occulta, di quella memoria nera che appartiene a ?Cosa nostr??. ?E? una mafia che non dimentica – ha proseguito Salvi – che non si lascia sopraffare dalla giustizia, che cova una vendetta troppe volte affidata al piombo e al tritolo?.
Secondo Salvi ?troppo spesso manca l?attenzione dei vivi su questi temi e la mafia pare troppo spesso non l?antagonista dello Stato ma la sua controparte in qualche modo riconosciuta, rispettata e temuta con cui si rischia di scendere a patti. La mafia non scompare con la cattura delle persone e le pene inflitte. Bisogna invece recidere il nervo mafioso che si collega al potere e alle istituzioni, ricostruire una rete dei rapporti sociali e del mondo del lavoro, bonificare i quartieri degradati e le paludi delle solitudini sociali. Perch? di mafia si parla sempre meno, questo argomento sembra diventato con gli anni un tab?. Un silenzio che ha consentito alla mafia di riorganizzarsi?.
Per il vicepresidente del Senato, il punto cruciale della lotta alla mafia ?resta l?economia, l?economia malata, perch? la mafia si dimostra talvolta fisiologia della selezione del potere. Non ? un problema astratto ma molto concreto?.
Alla cerimonia – organizzata dal Comune di Palagiano e dal sindaco, Rocco Ressa – erano presenti anche i parenti di alcune vittime della mafia, alle quali sono stati consegnati riconoscimenti. Nella piazza sono stati piantati nove alberi di ulivo, ognuno dei quali reca una targa con il nome di una vittima della criminalit? mafiosa.
Ufficio Stampa – Comune di Palagiano
Un ottimo lavoro, bravo.
Life.