Intervista alla Vigilanza Campestre di Palagiano
7 Ottobre 2004L?Associazione Vigilanza Campestre di Palagiano , nasce nel 22 novembre del 1950 come esigenza di molti proprietari terrieri che, per tutelarsi dalle pi? svariate forme di reato a loro danno, hanno deciso di consociarsi, compartecipando con quote annue di sostentamento, al fine di istituire un corpo di guardia che svolgesse servizio di prevenzione all?interno dell?agro di Palagiano.
La formula in cui ? stata concepita la Associazione e lo statuto vigente premiano, con i risultati conseguiti in tutti questi anni, non ultimo l?encomio stilato dal Capitano Gabriele Stifanelli gi? comandante della Compagnia Carabinieri di Castellaneta nel settembre 2003, il buon senso degli amministratori nel tempo avvicendatisi e l?impegno delle guardie in servizio.
L?Associazione non ? a fini di lucro, dunque non c?? nessuno che guadagna dall?attivit?, bens? le quote versate servono all?unico scopo di sostenere le spese di gestione della stessa. Il fatto poi che non vi sia un titolare di licenza proprietario , ma un gruppo di amministratori pro-tempore eletti dall?assemblea dei soci, permette ai consociati , di non essere semplici clienti, bens? di essere voce in capitolo per la gestione della Associazione in perfetto stile democratico.
La gestione amministrativa ? sostenuta da un consiglio di amministrazione formato da undici consiglieri di cui uno assume la carica di presidente, un collegio sindacale ed un collegio probi viri. La gestione ha durata di cinque anni ed ? rinnovata tramite elezioni. Il Presidente attualmente in carica ? il Sig. Corrado Valente.
A ratifica della seriet? con il quale ? stata svolta la attivit? associativa in questo mezzo secolo, lo scorso luglio del 2003 il Comune di Palagiano ha sottoscritto una convenzione con la nostra Associazione, affidando ad essa la tutela dei beni pubblici ricadenti fuori dal centro urbano .
Una ulteriore conferma ? stata firmata, nel marzo 2004 dalla espansione della licenza prefettizia per operare anche all?interno del centro urbano, cosicch? siamo divenuti Associazione Vigilanza Campestre ed Urbana ?AVC?.
Il Presidente Corrado Valente
:: Che tipo di attivita? svolgete?
Le attivit? che si svolgono sono molteplici, poich? molteplici sono le problematiche in cui possono incorrere specialmente i titolari di aziende agricole quali : furti di prodotto o di attrezzature agricole che impegnano i nostri agenti in attenta attivit? di prevenzione e qualche volta di indagine e repressione molto spesso in collaborazione diretta con le locali stazioni dei Carabinieri . Problemi di confine, laddove si ? chiamati in causa per tentare di riappacificare eventuali contendenti o per testimoniare eventuali illeciti dinanzi ai tribunali ; casi di danneggiamento ; pascoli abusivi ; abigeato, ecc. Ultimamente siamo in prima linea contro l?inquinamento ambientale e delle acque e per tenere sotto controllo il manifestarsi di discariche abusive nel territorio .
Collaboriamo ormai da tempo con i Vigili del Fuoco per la prevenzione degli incendi specialmente nella stagione estiva.
Spesso siamo chiamati a fornire il nostro contributo per l?ordine pubblico nelle manifestazioni sportive o nei festeggiamenti civili e/o religiosi.
Infine, non sono pochi gli interventi che forniamo in sostegno ai molti cittadini o turisti che per un motivo o per un altro transitando sul nostro territorio hanno bisogno del nostro aiuto per proseguire il viaggio o per avere assistenza tecnica o medica.
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:: Chi sono le persone che operano in questo momento?
Il corpo di guardia oggi ? costituito da nove guardie giurate :
Il Comandante , Maresciallo Giuseppe Marchione
Il Vice Comandante , Brigadiere Francesco Lasigna
L?Appuntato Matteo Nigro
Le Guardie Giuseppe Iacca
Benvenuto Anselmo Saracco
Giovanni Mosca
Antonio Balestra
Gioacchino Giuliano
Arcangelo Ciriello
Collaboratore Giampaolo Krol
A questa domanda alcuni di noi vogliono esprimere singolarmente le proprie impressioni :
Giuseppe Marchione ( m.llo comandante )
Sono tanti i ricordi che riaffiorano alla mia memoria , specialmente quando scoppiano i temporali oppure semplicemente riguardando le fotografie dell?alluvione. Mi piace per? rivivere il momento in cui in compagnia della responsabile della Croce Rossa Italiana portando assistenza e un pasto caldo alla famiglia Tamburano Francesco nella contrada Lamoscella, ho constatato di persona la forza di volont? , la buona educazione, la gentilezza di questa famiglia che , nonostante avesse subito enormi danni alla casa ed alle proprie cose, ci accoglieva con un sorriso non smettendo mai di ringraziarci e di benedirci.
Matteo Nigro ( app. )
Nel momento dell?alluvione, io mi trovavo nella sede della Associazione, ed ho vissuto quei momenti con grande sgomento, e non nascondo di essermi sentito perduto. Nel momento in cui la forza dell?acqua ha sfondato la porta di ingresso mi sono sentito piccolo ed inerme, non sapevo proprio come reagire e da dove cominciare per salvare qualcosa, ma dopo quell?attimo e dopo essermi rimboccato i pantaloni , poich? l?acqua mi arrivava sopra le ginocchia, ho cercato di limitare i danni alle nostre apparecchiature ed alle macchine di servizio.
Era l?ora di pranzo, ed erano ormai cinque ore che scendeva pioggia in un modo mai visto in vita mia, ma quando vidi arrivare l?ondata di piena di acqua e fango che incominciava ad entrare in casa e nel garage, capii che bisognava reagire e darsi da fare per salvare il salvabile. Dall?esterno giungevano grida di gente per le strade e sui balconi piangere di disperazione e affacciandoci dalla finestra vedemmo quello spettacolo che mai pi? riuscir? a dimenticare, l?acqua aveva raggiunto il metro di altezza e mobili, auto (compresa la mia) ed altre cose galleggiavano e seguivano la corrente. Feci in tempo, con l?aiuto di mio cognato Rocco ed alcuni vicini di casa a legare le vetture che erano ormai piene di acqua e fango per non farle allontanare.
La disperazione di tanta gente che aveva perso tutto , chi nelle case e chi nelle campagne, ha lasciato in me un segno indelebile, ho ancora in mente la scena di una vicina di casa che da pochi giorni aveva dato alla luce due gemelli e la sera dell?8 settembre con in mano una candela cercava riparo per la notte in quanto la sua casa era stata completamente sommersa ed aveva fatto solo in tempo a prendere i bambini e portarli al sicuro.
Benvenuto Anselmo Saracco ( guardia amministrativa )
Quel fatidico giorno rimasi in ufficio fino alle 13.30 in compagnia di NIGRO in quanto, data la pioggia persistente, non potevo andare a casa e mi decisi ad affrontarla nel momento in cui mia moglie mi chiamava telefonicamente perch? aveva bisogno di aiuto in quanto l?acqua entrava dal torrino delle scale.
Mi raccomandai col collega NIGRO di badare che non entrasse acqua in ufficio e tra le altre cose gli lasciai in consegna la mia borsa del lavoro dell?ufficio che se avessi portato con me si sarebbe completamente bagnata con dentro documenti importanti, valori bollati, cambiali, libretto degli assegni e contanti che custodii nel mobile a fianco del computer operativo, e legai delle buste di plastica ai piedi e con un ombrello tentai di raggiungere casa. Quando vi giunsi mi ero completamente bagnato, soltanto i piedi con le scarpe erano asciutti,
Ad un tratto, mentre aiutavo a raccogliere l?acqua piovana che continuava ad entrare in casa, sentii gridare mio figlio 😕 Babbo l?alluvione vieni presto!? Mi affacciai e vidi un allucinante scenario: un fiume di melma ed acqua che invadeva le strade trasportando nella sua furia tutto quanto trovava sul proprio cammino. Mi preoccupai subito di mettere in salvo tutto quanto era nel garage seminterrato pronto anche ad uscire i mezzi nel caso iniziasse ad entrarvi l?acqua ma fortunatamente a circa dieci centimetri dal portone dello stesso il livello cominci? a scendere e a quel punto che mi resi conto che il Signore mi aveva risparmiato, pensai subito all?ufficio e quanto potesse essere accaduto. Mi infilai di corsa gli stivali e preso nuovamente l?ombrello tentai la fortuna nel raggiungerlo e dopo esservi riuscito, dopo numerosi tentativi, ad attraversare il corso invaso dalla fiumara riuscii a raggiungerlo: lo scenario che mi apparve davanti agli occhi ancora oggi mi crea turbamento; il collega NIGRO che avevo lasciato era sconvolto, senza camicia con i pantaloni della divisa riavvolti dalle gambe e le scarpe senza calze completamente scollate dalla punta a causa dell?acqua, che tentava di portare in salvo ci? che poteva. Mi balen? alla mente la borsa del lavoro e quando gli chiesi se l?avesse messa in salvo, mi rispose che nella concitazione non si era ricordato. Non voglio dirvi in quel momento cosa ho provato, aprii subito le ante del mobile ed in un attimo venne fuori fango, acqua e carte; nel prenderla si apr? dal fondo lasciando cadere nella melma tutto il contenuto del quale riuscii solo a recuperare poche cose. A quel punto il Comandante chiamava perch? c?era bisogno di aiuto alle persone che avevano subito la furia dell?alluvione in pieno, lasciammo tutto e pensammo che era meglio prestare soccorso a chi ne avesse in quel momento avuto pi? bisogno di noi. Abbiamo lasciato tutto com?era in ufficio per circa un mese, non chiudevamo neanche la porta d?ingresso, soltanto quando l?emergenza fin? cominciammo a rimettere a posto quanto si fosse salvato: praticamente quasi niente.
:: C?? un particolare o una scena di quei giorni che non dimenticher? mai? Sono tante le scene che mi hanno colpito e che ricordo vividamente come se fossero accadute ieri. Voglio ricordarne una per tutte , la carezza che mi ha fatto una signora anziana da noi assistita poche ore dopo il tragico evento e il suo sguardo affranto e provato di mamma che comunicava amore e nel contempo lo sguardo di figlia che esprimeva gratitudine per quel poco che avevamo fatto per lei.
Ci sono cose che vorremmo dimenticare, ma che purtroppo ci hanno segnato molto profondamente, come supponiamo sia anche per la grande maggioranza dei nostri paesani, lasciando una cicatrice che fa riaffiorare il suo dolore ogni qualvolta il tempo si annuvola o promette pioggia, proprio come una vecchia frattura.
Vorremmo dimenticare i volti della gente distrutta e provata che si ? vista privare in poche ore delle proprie cose, dei semplici mobili o della propria macchina, che ha visto portare a mare la propria coltura, il proprio vigneto, il proprio trattore. Il pianto sugli occhi, anche se potr? sembrare poco rilevante, del contadino che sapeva il proprio cane legato all?albero, e che non avrebbe pi? ritrovato.
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:: Qual ? stata la zona di campagna pi? colpita dall?alluvione?
La zona che in assoluto ha subito i pi? gravi danni ? senz?altro la Lama di Lenne,
ma anche la zona Lupini a nord del paese ,le contrade S.Marco e Lamoscella hanno cambiato i loro connotati in conseguenza all?evento .
La lama di Lenne , guardandola , ? evidente che ricorda un grande letto di fiume, infatti ? l?invaso naturale del nostro territorio che porta l?acqua delle gravine della murgia al fiume Lenne. Per molti anni solo un rivolo di acqua incanalato ha percorso la lama e dunque sono molte le piccole aziende agricole che vi sono nate nell?ambito del suo alveo. Con l?occasione dell?alluvione la lama ? ritornata ad essere, come un vulcano mai spento, quello che ?, cio? un grande convoglio di acque che non permette di impiantare n? di costruire nulla di realmente stabile.
Molti lavori dallo scorso settembre sono stati eseguiti, specialmente quelli di messa in sicurezza di strade e ponti che non erano o non sono pi? transitabili . Anche la bonifica della maggior parte dei canali di smaltimento delle acque ? stata messa in cantiere e quasi ultimata.
Purtroppo i ponti che sono di vitale importanza per i collegamenti ed altre eventuali vie di accesso e/o uscita per i mezzi di soccorso, non sono ancora stati ripristinati nella loro globalit?.
Quello che abbiamo notato non essere in efficienza ? il sistema di smaltimento dell?acqua piovana nel centro abitato, infatti alcune strade si allagano subito durante gli ormai frequenti violenti temporali.
Inoltre siamo a conoscenza di un grosso progetto che prevede la costruzione di un grande canale di sbarramento per il deflusso forzato delle acque nella zona a nord della citt?, questo, quando sar? realizzato, probabilmente potr? darci un po? di serenit? in pi?.
Sappiamo anche di un progetto voluto dalla attuale Amministrazione Comunale di un coordinamento di ?primo intervento di protezione civile?, strumento questo, a nostro avviso, indispensabile vista la scorsa esperienza.
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:: Avresti qualche consiglio da dare all?amministrazione?
L?amministrazione attuale , che ? la stessa che ha dovuto sopperire alle esigenze post-alluvionali, ha dimostrato largamente di essersi impegnata, in alcuni casi anche oltre le normali aspettative, e noi ne possiamo testimoniare l?impegno profuso durante le interminabili prime giornate di emergenza, come anche in tutto questo periodo per cercare ed ottenere fondi per la ricostruzione.
Questo dimostra l?attaccamento al proprio dovere ma anche il rispetto per ogni cittadino.
Pi? che un consiglio, l?unico invito che ci sentiamo di dare, ? di aumentare l?attenzione nei riguardi del territorio, fonte di sostentamento, che per troppi anni ? stato un po? abbandonato a se stesso, cercando di rivalorizzare il grande patrimonio produttivo e turistico, specie nelle sue infrastrutture, della nostra bella e ricca realt? insediativa.
:: Nell?ambito dei furti in campagna qual ? la situazione attuale a Palagiano?
A questa domanda non si pu? rispondere non avendo prima dato uno sguardo al passato.
Nel 1985/86 anni in cui siamo stati impegnati a fianco dei Carabinieri per combattere il fenomeno delle estorsioni, e dopo aver debellato questo cancro assicurando alla giustizia i responsabili di tali taglieggiamenti, abbiamo avuto a che fare nel corso degli anni a seguire , con svariati episodi di furti di attrezzature agricole. Questi eventi hanno determinato l?esigenza di formare delle nuove sinergie, nate appunto dalla collaborazione nostra con la locale stazione Carabinieri di Palagiano, con quella di Palagianello e con la Compagnia di Castellaneta .
Questa collaborazione ? scaturita nelle maxi operazioni denominate ?MACISTE 1? e ?MACISTE 2? , operazioni che hanno portato all?arresto di un congruo gruppo di criminali ed al recupero di circa un milione e mezzo di euro in attrezzature agricole.
Attualmente la fenomenologia dei furti che vengono sporadicamente perpetrati ci fa attribuire la responsabilit? a piccoli gruppi di giovani che risolvono con la vendita di carburante agricolo o di piccoli attrezzi agricoli sottratti furtivamente, l?esigenza di procurarsi la dose di droga quotidiana.
A tal proposito ci sentiamo in dovere di sensibilizzare tutti coloro che potrebbero essere invitati all?acquisto di tali materiali di non cedere alla tentazione, poich? ci si macchierebbe di reato di ricettazione ed alimenterebbe questo mercato illecito, con le palesi conseguenze.
Sempre in collaborazione con le autorit? locali siamo altres? impegnati in nuove indagini che porteranno a nuovi risultati nell?ambito di reati che si commettono in citt? e nell?agro.
Supportati dalla tecnologia avanzata, oggi riusciamo grazie a sofisticati sistemi di antifurto e tele-sorveglianza, a garantire un servizio pi? specializzato, tale da poter dare ulteriore serenit? ai nostri consociati.
Concludendo, ? un lavoro il nostro che non ha fine, non ? suggellato da un risultato finito come pu? essere il lavoro di un costruttore o di un artigiano la cui opera ? visibile ed apprezzabile nella sua interezza. Il nostro servizio ? premiato con piccoli e grandi risultati segnati da tappe o da battaglie vinte. Non abbiamo mai avuto la presunzione di affermare che i problemi nati dai crimini o dai semplici reati siano stati da noi definitivamente risolti.
Contiamo come sempre sulla collaborazione dei cittadini tutti, per espletare sempre di pi?, un servizio non solo mirato alle esigenze dei consociati, ma di pi? generale vantaggio.
r.d. Giovanni Mosca
Tel. Pronto Intervento ? 330682506
Largo D?azeglio, 4
Palagiano.net. Ottobre 2004