La paradossale attività di recupero dell’evasione tributaria
22 Dicembre 2015La Corte dei Conti, controllando gli esercizi finanziari 2012 e 2013 del nostro comune, aveva eccepito, tra le altre cose, il mancato recupero dell’evasione tributaria.
Ed ecco che, sull’orlo del termine di decadenza fissato al 31 dicembre prossimo, l’Amministrazione Tarasco ha deciso di notificare gli avvisi di accertamento ICI relativi all’anno d’imposta 2010.
Il risultato di tale decisione, tuttavia, è che la gran parte di questi avvisi di accertamento che raggiungono le nostre abitazioni sono errati ed infondati e vanno dunque annullati uno per uno arrecando disagio ai cittadini!
Tra gli errori più comuni, innanzitutto, vi è la contestazione di versamenti che secondo l’Ente sono stati effettuati in ritardo, nonostante i destinatari siano in possesso di ricevute di versamenti effettuati ampiamente nei termini, fissati per il 2010, al 16 giugno e al 16 dicembre. O ancora il mancato riconoscimento, per gli importi effettivamente versati in ritardo, delle somme versate a titolo di sanzione ed interessi secondo l’istituto del ravvedimento operoso.
Altro motivo di errore è il mancato riconoscimento di quelle situazioni che in quell’anno hanno dato luogo ad un’esenzione o riduzione, come ad esempio per i fabbricati concessi in comodato gratuito a genitori e/o figli o ancora l’applicazione di sanzioni effettuata in misura del tutto errata.
L’attività di accertamento dei tributi di pertinenza comunale, è un’attività che i comuni dovrebbero effettuare a prescindere dai controlli della Corte dei Conti, anche per un fatto di parità di trattamento dei cittadini in modo tale che non siano i furbi ad essere premiati!
Ed ecco che, invece, così è avvenuto per gli anni 2008 e 2009 che, ormai prescritti, non è più possibile accertare.
Adesso parte l’attività di accertamento ICI per l’anno d’imposta 2010 esclusivamente poiché, “vista la pronuncia della Corte dei Conti n. 146/2015”, la stessa “prescrive all’Ente di attuare adeguate iniziative di contrasto all’evasione tributaria”.
E’ questa la premessa della determina n. 313 del 7 settembre 2015 con la quale, non essendo sufficienti all’espletamento dell’attività di contrasto all’evasione gli uffici comunali, si procede ad un impegno di spesa a favore di una ditta esterna per la bellezza di € 26.596,59 affinchè sia appunto di supporto agli uffici.
A questo importo vanno aggiunte le spese postali di notifica di ogni avviso che viene recapitato ai contribuenti palagianesi le cui spese, in caso di sgravio dell’avviso di accertamento – come sta per giunta avvenendo in una gran parte di casi – restano a totale carico dell’Ente!
Ed ecco il paradosso: per recuperare liquidità dal contrasto all’evasione tributaria, l’Amministrazione Tarasco si permette il lusso di spendere in maniera così inopportuna somme importanti di danaro pubblico!
Il gruppo consiliare “Idee e valori per Palagiano”, nel volersi discostare totalmente da tale modo di gestire la cosa pubblica, invita tutti coloro dovessero essere destinatari di detti avvisi di accertamento relativi all’ICI 2010 a non effettuare alcun pagamento se non dopo aver constatato con certezza che quanto richiesto sia effettivamente dovuto.
Francesco Carucci – Francesco Serra