La quiete pubblica….questa sconosciuta
18 Ottobre 2006la violazione dell'art.659 si configura 'mediante qualsiasi attivita'idonea ad arrecare disturbo al riposo e alle occupazioni delle persone ,indipesempioendentemente dalla fonte sonora'.
In altri termini anche i rumori provocati dagli avventori che sostano all'esterno dei locali pubblici,possono conficurare la violazione dell'art 659 C.P.
Credo che basterebbe questo a dirimere il caso della 'quiete pubblica a Palagiano',piu' volte disturbata e non solo dai rumori di chi sosta all'esterno dei locali pubblici,ma da soliti motorini,dalle auto fuori posto,che irritano e mettono in difficolta' chi deve circolare magari per lavoro,e via discorrendo in questa nostra comunita' che avrebbe bisogno di crescere soprattutto in sensibilita' verso valori universali mai abbastanza sottolineati ne' tantomeno testimoniati con il proprio comportamento.
Gia' perche' non si puo' chiedere agli altri di fare qualcosa se non si e' di esempio
con la propria vita e le prorie scelte.
Spero che prese di posizione come quella della Prof.ssa Perniola possano servire a riflettere,pensare,maturare scelte magari impopolari,ma che servono come l'acqua all'assetato,ad una comunita' come la nostra ove spesso i fondamenti del convivere civile sembrano accantonati.
In altri termini anche i rumori provocati dagli avventori che sostano all'esterno dei locali pubblici,possono conficurare la violazione dell'art 659 C.P.
Credo che basterebbe questo a dirimere il caso della 'quiete pubblica a Palagiano',piu' volte disturbata e non solo dai rumori di chi sosta all'esterno dei locali pubblici,ma da soliti motorini,dalle auto fuori posto,che irritano e mettono in difficolta' chi deve circolare magari per lavoro,e via discorrendo in questa nostra comunita' che avrebbe bisogno di crescere soprattutto in sensibilita' verso valori universali mai abbastanza sottolineati ne' tantomeno testimoniati con il proprio comportamento.
Gia' perche' non si puo' chiedere agli altri di fare qualcosa se non si e' di esempio
con la propria vita e le prorie scelte.
Spero che prese di posizione come quella della Prof.ssa Perniola possano servire a riflettere,pensare,maturare scelte magari impopolari,ma che servono come l'acqua all'assetato,ad una comunita' come la nostra ove spesso i fondamenti del convivere civile sembrano accantonati.