Le Chiese

LE SORELLE MADONNE
Si racconta che nei tempi remoti le campagne di Palagiano furono invase dall’acqua a causa di una catastrofica alluvione. Si creò un flusso immenso, che confluì nella grande lama di  Lenne, soffocando addirittura le sue sorgenti di Fico, Trovara e Calzo. Poi il torrente sfociò nel fiume omonimo.
Sennonché in quel momento nella zona si trovavano, provenienti misteriosamente dal mare, due “sorelle, chiamate Lenne e Stella. Stella riuscì ad attraversare la lama da una sponda all’altra, aiutata da un contadino, che purtroppo morì, mentre Lenne, impaurita e timorosa rimase sola, pensando di aver perso la sorella annegata. Questa invece, restò in attesa dell’altra e, stanca, si addormentò, sognando la Madonna tra le cose più belle del  regno dei Cieli. Quando l’alluvione cessò, a poco, a poco, la vita tornò normale nei campi e nel paese.
Il vescovo e le autorità presero atto del cessato pericolo e rimasero sbalorditi dal racconto di Stella, che chiese ed ottenne che in quel posto fosse edificata una cappella, dedicata appunto alla Madonna della Stella, realizzata a spese del popolo e dell’Università di Palagiano.
Per ricordare la sorella, i fedeli vollero costruire anche un’altra cappella, intitolata, quindi, alla Madonna di Lenne, di cui si hanno riferimenti storici in documenti del XII secolo, relativi ai possedimenti temporali e spirituali dei Benedettini di Cava dei Tirreni in Puglia. In verità c’è stato anche chi ha parlato di un’altra cappella dedicata alla Madonna della Mano, consultando alcuni cavansi.
Ma a Palagiano credono solo alle due sorelle Madonne, attorno alle quali si è sviluppata un’intensa tradizione religiosa  popolare di gran fede, animata da un culto Mariano tramandatosi, di generazione in generazione, tanto da eleggere la Madonna della Stella Patrona della città, la cui solennità ricorre la seconda domenica d’ottobre.
Questo culto potrebbe essere legato ad un altro di carattere pagano. Le due chiesette rappresenterebbero la Stella Maris, venerata come patrona dei naufraghi e protettrice dell’attiguo fiume Lenne.
Inoltre dato che i basamenti delle antiche cappelle poggiano su grossi lastroni di carparo, diversamente dal materiale tufaceo sovrastante la costruzione), si ritiene che ci fossero edifici primitivi. Si collegherebbe così, la tradizione popolare delle due sorelle Madonne, con quella della cultura greca dei pelasgi dioscuri, figli di Zeus.

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