Lega Ambiente Palagiano: ” Allo sgomento subentra la rabbia!”
28 Giugno 2012Ora che gli ultimi fumi si sono finalmente diradati, la devastazione subita dalla nostra pineta costiera e la profonda ferita inferta al nostro Paesaggio appaiono ancor più drammaticamente: ed allo sgomento subentra la rabbia! La rabbia per un patrimonio di inestimabile valore ed irripetibile che non si è saputo e voluto tutelare adeguatamente; la rabbia per un gesto criminale inusitato; la rabbia per chi ha sottovalutato la gravità dell’incendio e l’urgenza dell’intervento dei mezzi aerei: non è tollerabile, infatti, che a fronte di un così grave allarme lanciato sin dalle 9,30 del mattino, il primo fireboss sia giunto dopo 3 ore, quando l’incendio aveva ormai divorato decine e decine di ettari di Riserva Naturale Biogenetica e messo a repentaglio la vita delle persone. Ma certamente ritardi e disorganizzazione vi sono stati anche nel dispositivo più complessivo dell’emergenza. Eppure, è noto che il mese di giugno è statisticamente quello più a rischio incendi e che quel tratto di pineta era l’unico rimasto sin’ora praticamente indenne.
L’incendio della Pineta di Chiatona è certamente doloso, come tutti gli incendi lo sono. Certamente vi sono responsabilità nei ritardi e nella inadeguatezza degli interventi di vigilanza, prevenzione e nei ritardi degli interventi: per questo chiediamo alla Magistratura ed agli Organi investigativi di fare piena e tempestiva luce su tutte le eventuali responsabilità, oltre che individuare e colpire i responsabili materiali dell’incendio.
Sarà bene ricordare che parliamo di un Bene Comune tanto prezioso da essere assoggettato a tutte le tutele previste dalla normativa regionale, statale ed europea! Va ricordato – tra l’altro – che si tratta di un S.I.C. (Sito di Interesse Comunitario). A cui oggi si aggiunge l’ulteriore vincolo di imposto dalla legge quadro in materia di incendi boschivi n. 353/2000 che impedisce per 15 anni qualsiasi cambio di destinazione d’uso dell“area percorsa da incendio”. E tanto per essere chiari, nessuno si illuda di poter tornare a favoleggiare di strade da aprire o di altre manomissioni di quel territorio! Chiediamo per questo al Comune di Palagiano ed al Corpo Forestale dello Stato di procedere con urgenza all’aggiornamento del Catasto delle aree percorse da incendio e renderlo pubblico, come per legge. Così come chiediamo con forza a tutti gli Enti interessati, a cominciare da Regione Puglia e Provincia di Taranto, di potenziare con tempestività il dispositivo di prevenzione e lotta agli incendi boschivi mediante l’incremento delle risorse a ciò destinate.
Chiediamo, altresì, a Regione di riattivare il procedimento previsto dalla sua stessa Legge Regionale n° 19 dell’ormai lontano 1997 sulle Aree Protette che prevedeva l’istituzione del “Parco delle Pinete dell’Arco Jonico Occidentale” superando con decisione le resistenze e l’opposizione strumentale di chi vorrebbe continuare ad avere mano libera sul territorio. Questa, tra l’altro, è l’unica possibilità per far decollare un turismo di qualità e rispettoso delle nostre inestimabili Bellezze Naturali.
Al Comune di Plagiano chiediamo di assumere come prioritaria l’esigenza di realizzare sistemi di trasporto alternativi e sostenibili verso le località balneari di Chiatona e Venti, che scoraggino l’uso dei mezzi privati a favore del trasporto pubblico con parcheggi di scambio esterni alla fascia boscata: oltre a rendere più vivibili quelle località, si ridurrebbero drasticamente anche le probabilità di incidenti ed incendi.
Su questi obiettivi Legambiente concentrerà l’iniziativa di sensibilizzazione e mobilitazione nelle prossime settimane, insieme a tutti coloro che hanno a cuore le sorti del nostro territorio e del nostro ambiente.
p. Il Circolo Legambiente
Preneste Anzolin
Un lotto di pineta completamente andato in fumo.
Condivido l’affermazione relativa alla natura dolosa dell’incendio perché non ho mai sentito parlare, almeno sino ad ora, di fenomeni di combustione spontanei.
Inoltre, è da escludere la causa accidentale, tipo il classico mozzicone di sigaretta, dal momento che i punti dei roghi iniziali sono all’interno della pineta.
Infine, l’intento era quello di una devastazione diffusa.
Infatti, basta osservare la foto con attenzione, sapendo che quel giorno il vento soffiava verso il mare, per individuare i due, massimo tre, punti dove è stato appiccato il fuoco.
La domanda ora è: cui prodest?
R.T.
Sottoscrivo, ad eccezione dell’istituzione “Parco delle Pinete” per il quale vorremmo sapere anzitempo chi e cosa.
dopo questa ennesima sfida da parte degli sciacalli delle nostre terre, si rende assolutamente necessario che i divieti di entrare nel bosco diventino operativi, anche aumentando il FILO SPINATO intorno agli accessi.
quanto accaduto è gravissimo e intollerabile. il nostro più grande patrimonio devastato dall’incuria in cui lo abbiamo abbandonato
In questo video si vede bene la pineta arsa:
http://www.youtube.com/watch?v=4zPeWLFeYhc&list=UUKy3aS1V3rRT4bmmS2x7Jhg&index=1&feature=plcp
MIO DIO! Un video “impressionante”! Tutti i bagnanti presenti quella domenica mattina devono davvero ritenersi miracolati!
Possibile che non si puo’ fare nulla per evitare pericoli in futuro?
Ovviamente non e’ solo un problema comunale e nulla possono fare i nostri amministratori se non sollecitare gli uffici preposti.
Vedremo gli sviluppi e se ci sara’ l’intenzione di risolvere un problema che tutti i palagianesi hanno sulle loro spalle da sempre.
Vietare l’ingresso nelle pinete,visto quanto accaduto e quanto incivile e’l’uomo,e poi se abbiamo qualche valido amministratore pianificare un piano di evaquazione,che mi sembra davvero assurdo che fin oggi nessuno ha fatto.forse perche’ a chi competeva interessava e pensava ad altro,visto che la poltrona era calda,accomodante e sicura.Vergogna…..