Lettera aperta sul rispetto del Regolamento del Verde Urbano del Comune di Palagiano
11 Dicembre 2020In seguito ad una serie di segnalazioni pervenute dai cittadini ed osservazioni effettuate dai volontari delle associazioni, inoltriamo il sottoscritto documento al fine di sollecitare una più accurata applicazione del Regolamento del Verde Urbano approvato recentemente da questa stessa Amministrazione e la celere applicazione di alcune necessarie buone pratiche di manutenzione ed implementazione del Piano del Verde Urbano quali:
- Come riportato anche in premessa al Regolamento, Palagiano soffre un deficit di Verde Urbano sia pubblico che privato. Occorre incrementare le superfici di Verde Urbano per la sua molteplice funzione di importanza. A tal fine bisogna tener conto di aree verdi in fase di progettazione a partire dal P.U.G. sino ad ogni qualvolta si riprogetta uno spazio urbano, pubblico e privato.
- Una gestione pianificata e competente della cura del Verde esistente che interrompa la pratica delle potature drastiche e le capitozzature, in netto contrasto con le norme di buona pratica forestale e con le linee guida dell’EAC (European Arboricoltural Council) nonché l’art. 4 del Regolamento che si esprime chiaramente in proposito. Spesso si notano potature che disattendono i dettami del Regolamento, soprattutto è facile riscontrare interventi di capitozzature. Occorre applicare le norme e sanzionare le trasgressioni così come già previsto. La potatura di un albero è un’operazione che va effettuata da personale competente, sotto la guida di esperti del settore e nel rispetto dei tempi di nidificazione dell’avifauna; se male eseguita comporta scompensi sino alla morte della pianta, accrescimento errato, criticità nella biodiversità, riduzione delle proprietà di mitigazione sulla propagazione delle polveri sottili, sul rumore, sui benefici climatici che la pianta regala. Poiché sembrerebbe che chi pratica le potature e chi controlla abbia dimenticato quanto sicuramente ha letto all’art. 4 del Regolamento, riportiamo di seguito un breve passaggio:
- “Sono ammessi, di norma, in caso di potatura ordinaria, tagli su branche fino a 10 cm di diametro o cm 30 di circonferenza, purché netti ed eseguiti a perfetta regola d’arte, rispettando il collare nella parte residua.
- Gli interventi potranno essere effettuati:
- per le specie decidue nel solo periodo autunno/inverno , indicativamente dal 1°novembre al 31 gennaio .
- per le specie sempreverdi nei soli periodi di riposo vegetativo indicativamente dal 1 novembre al 31 gennaio.
- È escluso ogni intervento di capitozzatura tale da interrompere la naturale crescita del fusto.”
- Una valutazione più approfondita dell’ipotesi di abbattimento di 48 alberi (sugli 83 presenti) di alto fusto e ampia chioma sempreverde siti nelle aree pertinenti la scuola G. Rodari nel quartiere Bachelet. La motivazione addotta è il pericolo di caduta e rischio per l’utenza scolastica, specie dopo quanto accaduto con la tempesta di vento del 4 luglio scorso, nonchè a causa dell’occlusione dei pluviali da parte degli aghi di pino, il tutto supportato da una perizia da parte di un professionista del settore.
Senza mettere in secondo ordine la questione della pubblica sicurezza riteniamo significativa la presenza di alberi per il benessere e la salute degli stessi alunni e del personale scolastico, poiché la presenza degli alberi contribuisce a mitigare l’inquinamento delle varie matrici ambientali (aria, acqua, suolo), migliora il microclima delle città e mantiene la biodiversità. Inoltre tale soluzione andrebbe ad impoverire ulteriormente il patrimonio arboreo già fortemente deficitario.
In ragione di ciò, riteniamo non possa bastare una perizia in cui “la metodologia impiegata per la verifica della propensione al cedimento delle piante arboree si è basata esclusivamente su un’indagine visiva senza approfondimenti di tipo strumentale”. Né tantomeno possa annoverarsi tra le cause di abbattimento l’occlusione dei pluviali. Come indicato dalla Committenza”: per eliminare questo inconveniente, basta predisporre una pulizia-manutenzione periodica e/o adottare semplici sistemi di schermatura.
In caso di comprovata necessità di abbattimento, il piano sia eseguito seguendo il Regolamento secondo l’art. 3 comma 3 per la pianificazione dell’intervento e comma 4 per la sostituzione: “Gli alberi posti in sostituzione di essenze arboree autoctone come indicate nell’allegato C/1, dovranno essere di prima scelta ed avere un’altezza minima di 250cm ed una circonferenza non inferiore a 12 cm. “(sia pur riferita a un risarcimento di abbattimento da parte di privati, non è chiaro perchè il Regolamento imponga regole più stringenti e onerose ai privati e meno al comune, come nei successivi commi 5 e 7. Non crediamo che nel caso del verde pubblico di una scuola sia il caso di applicare sconti).
- L’applicazione della Legge 14 gennaio 2013, n. 10 che impone ai comuni di porre a dimora un albero per ogni neonato e ciascun minore adottato e approvare le necessarie varianti urbanistiche per il verde … entro il 31 dicembre di ogni anno”, per garantire le quantità minime di spazi pubblici …. destinati … a verde pubblico”;
Invitiamo pertanto Sindaco, Assessore e Dirigenti, ciascuno per la propria competenza, a porre fine alle trasgressioni delle norme del Regolamento Comunale del Verde Urbano Pubblico e Privato di cui l’Amministrazione di Palagiano si è opportunamente dotata, applicando le sanzioni e operando con il buon esempio.
Palagiano 09.12.2020
Presidio Libera “G. Tedesco” Palagiano
Domenica Pettoruto
Circolo Legambiente Palagiano
Amalia Anzolin
LIPU – Delegata Provinciale
Paola Lodeserto
Wwf Trulli e Gravine
Sergio De Bellis